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Channel: Shabby Chic Interiors
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Cupcakes & Decorazione

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Poco prima di Natale, mia madre ha tenuto un corso di pasticceria. La cucina si è riempita di un dolce profumo e le partecipanti tra chiacchiere e farina, hanno passato un piacevole pomeriggio. Oggi sono qui a informarvi che la cuoca Simonetta (la mia mamma), terrà un nuovo corso di Cupcakes & Decorazione. Aperto a tutti i golosi, amanti della cucina e principianti. Se volete passare qualche ore in compagnia, tra zucchero e cioccolato allora segnatevi questa data, il 17 Marzo. L'orario di inizio corso è alle ore 14.00 e terminerà intorno alle 18.00. Il corso si svolgerà a Pieve Ligure - Genova.

La lezione si baserà sulla preparazione di vari tipi di cupcakes, alla fragola, al limone, al cioccolato e alla mandorla. Verrano ricoperti di pasta di zucchero e decorati con delle creazioni sempre in pasta di zucchero. Si cucinerà, si assaggerà e si impareranno i segreti della decorazioni in pasta di zucchero. E sarete voi stessi a cucinarla, oltre a un tipo di frosting alla crema di burro...la mia preferita! A fine corso verranno rilasciate delle dispense con le ricette eseguite durante la giornata. Iscrivetevi subito, i posti sono limitati! :) Durante la giornata cucinerete:

  • Cupcakes alla fragola
  • Cupcakes al limone
  • Cupcakes alla mandorla 
  • Cupcakes al cioccolato
  • Pasta di zucchero
  • Crema di burro

::  Corso di Cupcakes & Decorazione  ::
Pieve Ligure - Genova
17 Marzo 2013
ore 14.00 - 18.00

Per informazioni ed iscrizioni scrivete una mail asimonettabacci@libero.it




Industrial Style

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Buon lunedì amici, siete "sommersi" dalla neve? Dalle finestre di casa mia, si vedono i monti innevati e i prati completamente bianchi, sembra di essere ancora in pieno inverno...e pensare che io sono in trepidante attesa della primavera! Avete mai sentito parlare di industrial style? Alcuni critici sostengono che con la prima rivoluzione industriale - siamo in Inghilterra nel XVIII secolo - nasce la figura del progettista orientato alla produzione industriale. Anche se all'epoca questa figura, non era come lo conosciamo al giorno d'oggi e cioè un insieme di conoscenze stilistiche, concettuali e progettuali: pareti di mattoncini a vista o dipinte di bianco, mobili dalla linea lineare, acciaio nell'arredamento, muri effetto lavagna, insegne pubblicitarie utilizzati come decorazione...

Il terso paese pilastro portante del disegno industriale fu l'Italia. Il nostro paese contribuì significativamente al mondo del design, soprattutto nel campo dell'arredamento, dell'automobile, navale e del vestiario creando della progettazione in Italia un vero e proprio marchio di qualità: il made in Italy. Per la prima volta nella progettazione industriale, vengono valorizzate a livello internazionale notevoli qualità di realizzazione, cura dei dettagli, fantasia del disegno e delle forme, durevolezza. (Wikipedia)

Perché oggi ho introdotto questo discorso? Perché il post di questo lunedì riguarda lo stile industriale...e c'è anche una sorpresa per voi. Shab, ci vuole far conoscere cosa per lui caratterizza l'industrial style: una serie di vecchie insegne dalle frasi ricercate. Eccovene solamente una piccola parte, quelle che mi sono piaciute di più: "I'm not bossy, I just have better ideas" (Non sono autoritaria, ho solo idee migliori), "If you want breakfast in bed sleep in the kitchen" (Se vuoi la colazione a letto dormi in cucina), "A clean house is the sign of a broken computer" (Una casa pulita è segno di un computer rotto)...questa è bellissima! Industrial style e vintage, due stili che adoro. 

~   ~   ~

E' vero, prima vi ho parlato di sorpresa. La nostra Elisabetta di Shab ha deciso di aprire un bel giveaway! In premio una insegna a vostra scelta tra le tre che vedete qui sotto. Un premio tutto in stile industriale. Vi lascio i link dei premi per poter ammirare al meglio queste insegne: 


Per iscrivervi al giveaway avete tempo una settimana intera, cioè da oggi fino alla mezzanotte di domenica. Nei giorni successivi proclamerò il vincitore che potrà scegliere la sua insegna preferita tra le tre messe in palio. Le regole per partecipare al giveaway sono molto semplici e veloci:


N.B.I commenti anonimi non verranno conteggiati.
Buona fortuna a tutti! 


~   Shab  ~
Per informazioni: info@shab.it

potete trovarlo anche su:


Una sedia per ogni tavolo

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Non molto tempo fa, una ragazza mi chiese quali sedie potesse abbinare al tavolo di cucina. Ho preso la palla al balzo e mi sono messa subito a studiare. A mio parere il gusto è l'elemento principale che comanda la scelta ma quando siamo davvero in difficoltà, quando abbiamo paura di sbagliare, allora ci sono alcuni accorgimenti da tenere in considerazione. Una delle prime cose da prendere appunto in considerazione quando si devono acquistare le sedie per il tavolo da pranzo, è tenere conto dello stile e dell'armonia che i due elementi messi assieme, possono creare. Quello che dobbiamo ricercare è il perfetto risultato estetico. Non ci sono regole precise, ormai il design ha sfidato ogni legge in materia. Se all'inizio non si sarebbe mai pensato di accostare una sedia ultra moderna ad un vecchio tavolo d'epoca, al giorno d'oggi dobbiamo ricrederci, perché tutto ciò che è originale, diventa eclettico. Certo che anche in questo caso, c'è stile e stile e noi ovviamente non vogliamo sbagliare. 

Quindi cosa dobbiamo tenere conto? Innanzi tutto è da valutare se il tavolo a cui dobbiamo accostare delle sedute, è il tavolo da pranzo, il tavolo dove si ricevono gli ospiti e se in qualche modo è "padrone" della zona salotto-cucina. Rimane esposto? Vive in un unico ambiente, in una grande zona living? Oppure è invece appartato? Nel primo caso, se il tavolo fosse al centro del nostro appartamento, allora diventerà l'elemento rappresentativo della nostra casa e del nostro stile di vita. Anni fa era usuale avere due locali distinti cucina e soggiorno. Oggi giorno nelle moderne abitazioni questo non avviene più, tanto che non solo queste due diverse funzioni coesistono, ma spesso se ne aggiunge una terza, il cosiddetto angolo cottura. In questo caso la funzionalità diventa l'elemento da ricercare.

Quindi, un'altra cosa fondamentale è valutare lo spazio vivibile che abbiamo in casa. Se la nostra cucina non è spaziosa, se non abbiamo la sala da pranzo, sarebbe una spesa inutile comprare delle poltroncine che se pur stupende e molto comode, ruberebbero molto spazio, tanto da rendere scomoda la vita in casa. Bisogna saper valorizzare il proprio tavolo, cercando di valorizzare l'intero ambiente. In questi casi, sarebbe quindi meglio evitare le seggiole imbottite, con rivestimento in pelle o stoffa ma optare dei modelli in legno o in acciaio, magari declinando la scelta in una forma inusuale capace di regalare carattere e originalità all'intero ambiente. Se abbiamo una stanza moderna, le sedie colorate, trasparenti e realizzate con materiali plastici sarebbero un'ottima alternativa.


In ogni caso, come accade per ogni altro elemento d'arredo si può decidere una sedia affine allo stile del nostro tavolo, come nel caso del classici "coordinati", oppure una sedia a contrasto. La scelta più importante è proprio forse questa. Desideriamo delle sedute capaci di attirare l'attenzione dei nostri ospiti, oppure preferiamo delle sedute in linea come il nostro tavolo? Vogliamo che le sedie siano le vere protagoniste oppure cerchiamo uno stile unico? Non esiste una risposta giusta o sbagliata anche se il buon gusto in questo caso può darci una mano. E' comunque sempre più facile scegliere sedute in linea con il nostro tavolo, in modo da creare uno stile unico, piuttosto che indovinare il contrasto perfetto. In questo caso, come dicevo poco fa, il buon gusto fa da padrone.

Una scelta sempre valida è quella di optare per tavoli e sedute realizzati nel medesimo materiale e con lo stesso stile. Una scelta moderna invece ma al contempo elegante è quella di accostare delle poltroncine imbottite con stoffa a tavoli squadrati dalla linea pulita ed essenziale. Oggi poi anche le sedie che un tempo potevano sembrare inadatte al tavolo della sala da pranzo, possono benissimo trovare il giusto posto in casa. Pensate solamente alle classiche sedie da giardino, quelle con tanti listelli di legno e dalla struttura in metallo. Se fossero anche un pò usurate, sarebbero perfette. Se le sedute da scegliere fossero destinate ad essere accostate ai banconi della cucina, gli sgabelli sarebbero senza dubbio i più indicati. In ogni caso il mercato offre diverse opzioni tra colori vivaci e tonalità neutre, forme innovative o ispirate alla tradizione e sedute realizzate in diversi materiali. Il legno risulta la scelta capace di donare più calore alla casa, inoltre è legato alla capacità di "invecchiare" bene...e noi tutti sappiamo quanto ci fanno impazzire i mobile dalla patina "invecchiata"...tavoli o sedie che siano.


P.S. Vi ricordo che questa domenica 3 Marzo, sarò a Milano a tenere un corso di tecnica shabby. Per informazioni ed iscrizioni scrivete una mail a sarahtognetti@yahoo.it


Contrasto in cucina

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Nel post dello scorso lunedì ho cominciato a parlare di stile industriale. Ho fatto menzione a quelle vecchie pareti fatte di mattoncini rossi che io semplicemente adoro. Avrei tanto voluto trovare sotto il vecchio intonaco di casa mia, una parete come questa, ma ho solo trovato pietre e nemmeno belle esteticamente da essere lasciate a vista. Prendere in considerazione l'idea di realizzare una finta parete di mattoncini, neanche a parlarne, si vedrebbe lontano due chilometri l'effetto finto che non sopporto. Per cui capirete che quando ho visto queste foto per la prima volta, ho avuto un colpo al cuore. Una casa svedese, una cucina luminosissima, una casa bianca piena di luce. 

Non tutto è bianco però: la parete di mattoncini crea un ottimo contrasto e spicca sul tutto l'arredamento. Il top della cucina è grigio scuro e alcuni mobili sono lasciati color legno. Molto bianco è vero, ma condito a giuste dosi da elementi capaci di creare forte contrasto. Perfino il lampadario a gocce, sistemato in quell'ambiente lineare e pulito, crea originalità alla stanza. Le foto del reportage della casetta, le potete trovare su Stadshem. Un'idea che voglio assolutamente copiare, anche se non so ancora bene dove (camera da letto oppure studio?), è la parete su cui appoggia il letto della camera matrimoniale. Tante foto e ritagli di giornale, appesi con pezzi di scotch (sempre di un colore a contrasto con la parete) che decorano il muro, lasciandolo comunque "vuoto ma pieno". Vuoto perché la parete resta libera su gran parte della sua superficie, piena perché l'occhio è catturato da questo collage diventa come l'elemento principale decorativo di tutta la stanza. 

Anche nella mia cucina, ho mischiato alcuni elementi a contrasto. Se le pareti sono chiare, le mensole bianche e i mobili della cucina pitturati in colori neutri, mi sono divertita ad aggiungere qualche oggetto dal colore scuro. Il mio top ad esempio è in pietra ed è di un colore grigio scuro, quasi nero. Sulle mensole ho sistemato degli oggetti in metallo che affiancati alle ceramiche bianche, crea un effetto meraviglioso alla vista. Ultimamente ho aggiunto una scritta di legno "EAT", dipinta di rosso. La volete vedere? Potete trovare la fotoQUI, nella nuova pagina facebook di Shabby Chic Interiors. Buon fine settimana a tutti, questa domenica sarò a Milano a tenere un corso di tecnica shabby e con me ci sarà una fotografa d'eccezione: Camilla Anchisi. Non vedo l'ora di mostrarvi il suo reportage! :)



P.S. Avete tempo ancora fino a questa sera (ore mezzanotte) per partecipare al bellissimo giveaway firmato Shab. Per iscrivervi cliccate QUI, è semplicissimo!


Camper o Roulotte

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Qualche giorno fa, ho dato inizio ad una discussione parecchio stimolante: camper o roulotte? E soprattutto perché? Nel giro di poche ore, ho raccolto alcune esperienze, tante emozione e molte storie buffe. Si potrebbe scrivere un libro a riguardo, che raccolga le esperienze di "camperisti e roulottisti". Io lo sarei la prima a comprarlo. E' da tanto tempo che penso ad un viaggio in camper. Penso alle bambine e a quanto si divertirebbero. Penso ai miei ricordi di piccola campeggiatrice. Andavamo in un grosso camping sulla riviera Adriatica, in provincia di Ancona. Un mare pessimo, ma delle vacanze meravigliose. Ho tantissimi bei ricordi legati a quel periodo...nonché il primo bacio! Ma bando alle ciance, questo post è tutto per voi, con le vostre esperienze e le vostre emozioni. Do a voi la parola. 

La scelta di Francesco cade sul camper. Per lui le cose positive sono il senso di libertà, la possibilità di avere la "casa delle vacanze" che preferiamo e il contatto con la natura. Ma dice anche che i divieti presenti su tutto il territorio costringono a sostare nelle aree attrezzate e qui la libertà viene ovviamente a mancare e qui si sconfina in una delle cose negative. Dice anche: "Ricorco con piacere le vacanze in Sardegna dove si aveva dormito praticamente sulla spiaggia e appena sveglio invece che lavarmi in bagno, mi lanciavo in mare. Oppure ricordo le sveglie all'alba a Livigno con i campanacci delle mucche che partivano per il pascolo e più di una volta mi univo ai ragazzi pastori con cui avevo fatto amicizia. Insomma che se si hanno dei bimbi, adoreranno questa esperienza".

Alessia racconta: "Quando ero bambina, i miei genitori decisero di prendere una piccola roulotte usata, giusto per fare un'esperienza. La vacanza fu così bella che decisero di comprarne una nuova e più grande. A poco a poco acquistarono tutte le attrezzature e dopo alcuni viaggi in giro per l'Italia, provammo l'esperienza del campeggio stagionale, meta il Lago di Garda. Prenotavamo da Pasqua a fine estate e tutti i weekend tornavamo nella nostra roulotte che ci "attendeva" in campeggio. La differenza tra la roulotte e il camper è con la prima si ha la possibilità di metterla in pianta stabile e nello stesso tempo di muoverti liberamente con la macchina (anche se trovo un pò difficile fare manovre e parcheggiarla nelle piazzole dedicate), mentre con il camper puoi visitare molti più luoghi nell'arco della stessa vacanza (ed è molto più comodo da guidare). Una volta acquistato uno di questi mezzi, si apre un mondo nuovo fatto di accortezze e furbizie. Come ad esempio imparare che se si viaggia d'inverno in montagna, è indispensabile portare con sé il liquido antigelo. Oppure che serve sempre una bombola di scorta e il numero del rifornitore di zona sempre a portata di mano, perché pur che se ne dica, quando fuori ci sono -10°...c'è freddo! Un'altra accortezza è quella di impostare il navigatore a bordo "su camion", in questo modo non si rischia di infilarsi in stradine dove diventa difficile fare manovra, oppure di rimanere intrappolati in sottopassaggi. Voglio sottolineare che i viaggiatori su casette mobili, sono sempre pronti ad aiutarsi l'un l'altro. Cosa utilissima per i neofiti viaggiatori".



Eleonora invece racconta: "Credo che i miei primi ricordi nascano su di un camper. Siamo negli anno '80, quando i miei genitori appena sposati, spinti dallo spirito post-sessantottino e con una grande voglia di viaggiare, decisero di acquistare il loro primo camper: precisamente era un furgone Iveco, rosso fuoco, completamente attrezzato all'interno. Mia sorella ed io ci abbiamo trascorso le prime vacanze. Eravamo in quattro e gli spazi non erano sufficienti. Nel 1992 finalmente, acquistammo un vero camper e tutto al suo interno era perfetto. Io avevo solo sei anni, ma ricordo ancora il primo viaggio con lui! Con il camper abbiamo compiuto i viaggi più belli e più lunghi, vacanze memorabili che ricordo con tantissima nostalgia ma con un sorriso immenso. Ogni occasione era valida per "caricare" il camper e partire. La località di destinazione si decideva anche il giorno prima. Se un domani avrò la possibilità economica, proverrò di nuovo questa meravigliosa esperienza che ti permette di conoscere e avvicinarti a luoghi e cose mai viste e te lo permette di fare in un modo differente rispetto ad una vacanza in albergo. Credo che viaggiare in camper con dei bambini sia comodissimo. Avere dietro con sé una specie di casa mobile, ti permette di avere la comodità di un posto fisso con tutte le tue cose a portata di mano. Un episodio curioso è avvenuto a Procida. Con il camper ci addentrammo in un vicolo di paese troppo stretto e mio padre era in difficoltà nel non distruggere i balconi che si affacciavano su questa stradina (puoi immaginare gli uomini e il loro orgoglio di non chiedere aiuto), quando alcuni anziani fecero cenno a mia padre di fermarsi. Lo aiutarono ad uscire indenne da quel passaggio pericoloso, c'era chi guardava a destra, chi guardava a sinistra...parlando in un dialetto pressoché incomprensibile. In tutti i paesi visitati abbiamo riscontrato molta benevolenza e calore. I miei genitori mi hanno trasmesso la cosa più bella: non solo l'amore per il viaggio, soprattutto la capacità di spirito di adattamento. La condivisione, la pazienza e la tolleranza perché il camper ti spinge a dividere gli spazi già stretti, a dividere la privacy, ad andare per forza d'accordo. Secondo me il camper lega la famiglia, la fa conoscere in profondità, abitua al cambiamento. Il camper è famiglia, amore e felicità".

A sentire i vostri racconti sono sempre più convinta che una vacanza in camper sia assolutamente da provare. Posso immaginare le scene con Beatrice e Mathilde le risate che scoppieranno in alcuni momenti. Ma andiamo avanti con le vostre esperienze. Simonetta ci racconta: "Ho sempre viaggiato in roulotte. Da bambina ne avevamo una lunga otto metri e giunti al confine con la Svizzera, ricordo che non ci fecero passare perché sostenevano che fossimo zingari. Così facemmo marcia indietro e passammo dalla Francia. Arrivati a Parigi, meta del nostro viaggio, l'unico campeggio che ci ospitò si trovava in perferia dove c'eravamo noi...e dei circensi. Fuori dalle loro roulotte, rigorosamente al guinzaglio, tigri e pantere! Ti parlo più di trentacinque anni fa...che bei tempi. Macchina e roulotte insieme erano lunghe più di tredici metri, praticamente un tir. Con mio marito abbiamo vissuto in roulotte per ben cinque anni, mentre ristrutturavamo casa e il mio primo figlio è nato proprio lì. Che dire, sicuramente ho sangue rom nelle vene...gli svizzeri ci avevano visto lungo!".



Etta sceglie il camper e spiega che con questo mezzo si ci può spostare praticamente ovunque. In ogni città si trovano spazi dedicata alla sosta dedicata ai camper (la maggior parte delle volte sono gratuiti) e dotati anche di energia elettrica, carico e scarico delle acque. Si posso visitare più luoghi nella stessa giornata o durante il viaggio, in quanto il concetto è turismo itinerante. Inoltre offre la possibilità di socializzare e conoscere usi e costumi di ogni singola nazione che si visita. E' la propria casetta che viaggia con te! Per Etta, uno degli aspetti negativi sono l'autonomia delle utenze come acqua ed energia elettrica. Ci racconta di un viaggio del cugino: "Stava andando in un paesino di pescatori in Turchia, c'era una strada che si stringeva e portava ad un grosso parcheggio. Non sapendo che quello era l'unico parcheggio, continuò lungo la stradina che scendendo si restringeva sempre più. Ad un certo punto si trovò di fronte un piccolo pontile in legno in mezzo al mare e non riusciva più ad andare avanti o indietro e neppure a girarsi. Pensò di mollare il camper in mezzo al mare, era disperato! Dopo poco tempo, dalle quattro casette di un paesino, spuntarono dei ragazzi che in inglese chiesero se avesse bisogno di aiuto. Cominciarono a spingere il camper ma non c'era nulla da fare. Finché un ragazzo che di mestiere faceva il collaudatore alla Mercedes, prese in mano la situazione e sgombrò il pontile da sedie e tavoli del ristorantino. Fece una mezza manovra sul pontile e riuscì a girare il camper. Aiutato da dieci persone che spingevano, finalmente riuscì a portare il camper in un parcheggio in cima alla stretta rampa. Che avventura!"

Anche Angela sceglie il camper. Le piace la libertà di scegliere dove fermarsi a dormire e a mangiare. Il poter vivere in contatto diretto con la natura, mangiando fuori o facendo due chiacchiere in compagnia. Pensa che per i bambini sia un'esperienza indimenticabile. Mentre le cose che non le piacciono sono gli spazi ristretti e il dover economizzare acqua ed energia elettrica. Ci racconta un "buffo" episodio: "Trovammo un posteggio a San Sepolcro (Toscana) per dormire. Una volta sotto le coperte mi accorsi di aver dimenticato l'aerosol a casa...ed io sono asmatica. Mi venne l'ansia e cominciò a mancarmi il fiato. Mio marito chiamò subito la guardia medica che prontamente ci invitò a raggiungere l'ospedale. Con qualche difficoltà trovammo l'ospedale. All'ingresso ci aspettavano l'addetto alla reception e la guardia medica. Mi sentii una vera diva, loro aspettavano proprio me! Una volta finita la visita il dottore mi prescrisse l'aerosol e mi disegnò con molta precisione su di una busta di una radiografia, l'itinerario da seguire per raggiungere la farmacia di turno. Salutammo, ringraziammo il personale dell'ospedale e ci mettemmo alla ricerca della farmacia in una città a noi sconosciuta guidando il camper per la prima volta. Dopo diversi giri a vuoto (e qualche imprecazione di mio marito), trovammo la farmacia. Il farmacista ci accolse con il tappeto rosso e ci offrì perfino da bere. Dopo una chiacchierata tornammo sul camper per raggiungere il posteggio e chiudere finalmente gli occhi. Una volta sul mezzo mi accorsi di respirare benissimo e che non avrei avuto bisogno di fare l'aerosol. Ma non ebbi il coraggio di riferirlo a mio marito, che sicuramente sarebbe diventato "ex marito" seduta stante. Una cosa da sottolineare è che durante tutta questa avventura i bambini (o forse dovrei dire ghiri), non si sono accorti di nulla!".

Queste storie vi hanno convinti a organizzare un viaggio che sia in camper o roulotte? Io ero titubante...ma adesso non voglio perdere l'occasione di vivere un'esperienza esaltante con tutta la mia famiglia. Senza contare quanto sarà divertente arredare il camper come fosse una seconda casa! :)


Restyling in stile shabby

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La scorsa domenica si è definitivamente aperta la stagione dei corsi di tecnica shabby. Il primo vero appuntamento è stato Milano che ci ha accolto con un sole splendido, sembrava quasi di essere in primavera. E' stata una giornata movimentata, produttiva e serena. Yael ci ha accolti nel suo bellissimo Spazio Culturale MY G, dove lei stessa tiene corsi di mosaico. Uno spazio appena fuori la città dove poter divertirsi ed imparare un sacco di cose. Diventare creativi e poter lavorare con passione ad un progetto, rilassa e nello stesso tempo ci rende tutti un pò artisti. Inoltre se il vostro mestiere è l'architetto o il grafico oppure siete un artista e non sapete dove realizzare i vostri progetti, alloSpazio MY G, per tre giorni alla settimana, potete avere un luogo tranquillo e attrezzato per creare le vostre opere, i vostri disegni, i plastici e tanto altro. Per informazioni: info@spazioculturalemyg.com

La scorsa domenica ho avuto otto splendide ragazze che grazie a tanta tenacia e passione, sono riuscite a portarsi a casa, il loro mobiletto finito. Hanno compiuto un restyling in stile shabby in piena regola. Non smetterò mai di sentirmi fortunata, anzi super fortunata per quello che sto facendo: il lavoro che amo. Fortunata anche perché domenica 3 Marzo, è stata con noi Camilla Anchisi, una bravissima fotografa che ha immortalato tutta la giornata, passaggio dopo passaggio. Questi sono solamente alcuni dei suoi tantissimi scatti e a breve vi mostrerò l'intero reportage del corso. Anch'io non vedo l'ora di vedere tutte le foto, sono curiosissima! Colgo l'occasione per ringraziare Camilla che con molta professionalità ha lavorato senza sosta dalla mattina fino alle 19.00 di sera. Sei un vero tesoro lo sai?

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission

Il prossimo fine settimana sono in programma due nuovi corsi, la destinazione questa volta è Torino. Le giornate in cui potrete partecipare saranno sabato 9 o domenica 10 Marzo. La location che ci ospiterà sarà Palazzo Graneri della Roccia - Via Bogino 9 - sede del Circolo degli Artisti. Entrambi i corsi inizieranno alle ore 10.00 e termineranno intorno alle ore 18.00 circa. 

Per maggiori informazioni ed iscrizioni: sarahtognetti@yahoo.it


Workshop creativi

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Lo sapevate che Blanc Mariclò, il famoso marchio toscano, sta per lanciare i primi 5 workshop creativi dell’anno in collaborazione con alcune delle più seguite blogger della rete? I temi saranno: decorazioni fai da te, cucito creativo, arte della tavola, tecniche di restauro shabby chic (e indovinate che sarà l'insegnante?) e cake desing. Un'iniziativa originalissima a cui faranno da cornice gli store monomarca italiani e la Blanc Farm in Toscana. 

Si parte con un corso dedicato alla creazione di originali idee fai da te per decorare la tavola di Pasqua. Il primo workshop è in programma domenica 17 Marzo, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, nel negozio monomarca di Viareggio - Via Fratti 76 - e vedrà come special guest due mie carissime amiche: Gaia Borzicchi e Alessandra Aghilar. Vi ricordate il loro primo workshop tenuto al B&B Valdirose, in contemporanea al Memoires de Noel? Le ragazze avevano fatto il pienone, tanto da dover "dire di no" alle tante persone che avrebbero voluto partecipare. Quindi cosa aspettate? Prima che i posti finiscano prenotate il vostro per non perdere questa divertente occasione di stare assieme e di creare qualche decorazione con le proprie mani. Il tema del workshop sarà ovviamente la Pasqua.


Chi è alla ricerca di ispirazione decò e di idee originali da realizzare con le proprie mani in vista della Pasqua alle porte, per stupire i propri invitati, potrà iscriversi al corso di crafting per passare qualche ora in compagnia di Gaia e Alessandra che guideranno ognuno, passo a passo, alla creazione di bellissime uova pasquali, eleganti segna posto e originali ferma tovagliolo, allegri pom pom di carta decorativi e tutto quello che sul momento scaturirà dalla propria fantasia. Il pomeriggio sarà animato, fra le altre cose, dai buonissimi dolci preparati da Alessandra. Il workshop creativo durerà 3 ore. Nel prezzo è incluso tutto il materiale utilizzato per la preparazione delle decorazioni, una sorpresa per tutti i partecipanti e la merenda. Per motivi organizzativi i posti saranno limitati...quindi affrettatevi a prenotare il vostro!

Il mio workshop, all'insegna del restauro in stile shabby chicè previsto per il 19 Maggio e si terrà nella meravigliosa Blanc Farm in Toscana (provincia di Pisa). Non appena uscirà il comunicato stampa da parte dell'Azienda, vi potrò dare maggiori informazioni. Buona 8 Marzo a tutte le donne!


Per informazioni sul corso, i costi e le modalità di iscrizione: info@blancmariclo.com


Matrimonio in stile shabby chic

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Fra poche settimane comincerà la primavera, fra poco tempo ricomincerà il periodo più bello per sposarsi. Quale stagione migliore se non la primavera per celebrare il proprio matrimonio? Personalmente penso che sia il periodo più bello dell'anno: non troppo caldo, non troppo freddo, fiori freschi e profumati. Amo la primavera e amo i matrimoni in stile shabby chic. Sono certa che prima o poi capiterà anche a me, ma al momento mi diverto ancora a sognare e a cercare qualche foto ispirazione nel web...e ce ne sono veramente tante! Pochi giorni fa sono stata contatta da una "creative wedding", Alessandra Puglisi che mi ha mostrato le foto di questo servizio. Non è difficile immaginare la mia reazione no? Mi sono innamorata di ogni singolo dettaglio: le rose nei calici di cristallo, le vecchie chiavi utilizzate come segna posto, i libri legati da un nastro di pizzo, il colore delicato dei fiori, e la scelta di spargere quei piccoli boccioli sulla tavola apparecchiata. Ma vogliamo parlare della torta? Ecco, la mia torta la immagino proprio così. Magari decorata da qualche rametto di lavanda o rosmarino.

Ho potuto conoscere Alessandra, scambiandoci tante mail e mi ha fatto conoscere il suo lavoro. Non avevo mai sentito parlare di creative wedding, solo di wedding planner. Lei non solo organizza matrimoni, ma il suo lavoro è quello di creare un matrimonio, inoltre lo fa seguendo una politica corretta con carta riciclata per gli inviti, fedi in oro riciclato, diamanti no-conflict, insomma, non posso essere più che d'accordo. Un matrimonio ecologico che non rinuncia allo stile. Questa è la nuova filosofia slow declinata per il giorno più bello. E' la nuova tendenza presentata a Roma, nell'evento ideato e realizzato da Alessandra della Dionisia Events, per offrire una risposta concreta ai suoi clienti. Il suo blog Dionisia Events, è interamente dedicato al matrimonio politically correct, all'insegna della sostenibilità ambientale. Ogni dettaglio è stato pensato nel rispetto della natura. In più nel post di oggi, Alessandra avrà una sorpresa bellissima per voi!


Alessandra ci spiega: "Personalmente, l'aspetto che trovo più orgininale nella proposta è l'idea di poter "recuperare" in modo creativo i vecchi abiti da sposa. Un oggetto che si reperisce sulle bancarelle può diventare una creazione attuale e glamour. Si risparmia moltissimo (di questi tempi non guasta) e si indossa qualcosa di originale e di sostenibile, perché si recupera un oggetto inutilizzato. Anche il cerchietto indossato dalla sposa merita una menzione speciale perché è realizzato recuperando con creatività i flaconi di plastica dei detersivi che sono stati ritagliati e lavorati a caldo per creare i petali del fiore. E' una creazione di Alecci & Di Paola, due eco-designer romani".

Continua: "Questi principi sono alla base del mio lavoro. Due anni fa ho introdotto in Italia la tendenza dell'eco chic che si basa esattamente sull'idea di valorizzare il territorio, i prodotti sostenibili e promuovere un'eleganza intima negli allestimenti dei matrimoni. Mi sembra originale anche l'idea di mescolare elementi recuperati dai corredi delle nonne, estremamente preziosi, con materiali semplici come i segnaposto realizzati con legni di recupero e fiori di carta (creazioni Alessandra Fabre Repetto). Credo sia un allestimento particolarmente adatto a matrimoni intimi e festosi. Le torte sono realizzate magistralmente da Francesca Manciati, che ha studiato con Peggy Porchen e oltre ad essere meravigliosamente belle sono buonissime perché lavora solo materie prime di altissima qualità".


Ma ora vi svelo la sorpresa che Alessandra offre alle lettrici di Shabby Chic Interiors. Dovete innanzi tutto sapere che il giorno 7 Aprile, presso il Grand Hotel Minerve di Roma, nell'ambito di una "festa di primavera" dedicata alla moda, si terrà un "bridal tea" in stile shabby chic. Alessandra omaggia le lettrici del mio blog, con dei biglietti invito per questo bellissimo evento, ben 30 inviti omaggio riservati ai lettori di Shabby Chic Interiors. Cosa dovete fare per avere il vostro invito? Scrivere una mail ad Alessandra fornendo il vostro nome e cognome: dionisiaevents@gmail.com Una volta spedita la mail con queste informazioni richieste, vi arriverà un invito personalizzato che potrete stampare ed esibire all'ingresso del Grand Hotel che ospiterà l'evento. Siete già pronte per il Bridal Tea? 

Queste foto sono protette da copyright, non utilizzare senza permesso

Per vedere altre foto del servizio fotografico, cliccare QUI.

Hanno collaborato: {Event design - Dionisia Events}, {Fotografie - Tiziana Chieruzzi}, {Abito sposa ecologico - Lecicale} - {Fiori di Carta - Alessandra Fabre Repetto} - {Fiori - Maya de Roo}, {Torta e cupcakes - Le dolci creazioni}, {Suite grafica - Cristina Salvatori}, {Modella - Natasha Driesse}, {Trucco e acconciatura - Valentina Parrino}, {Assistente alla fotografia - Alessandra Feliziani}, {Attrezzature - Studio Fotografico Outside}, {Assistente per gli allestimenti - Alessia Franceschini}, {Location - Piccolo Ranch Ostia Antica - Roma}



Acquisti di Natale

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Era da parecchio tempo che volevo scrivere questo post, ma causa mancanza di tempo non sono mai riuscita a scattare qualche foto che ritraesse i miei acquisti al Memoires de Noel...cioè parliamo del Novembre scorso, fate voi. Mi sembra strano vedere le decorazioni natalizie oggi che siamo in Marzo. Ma si sa, non c'è limite per parlare e festeggiare il Natale, quindi "beccatevi" questo post in stile natalizio! :) Il guaio di partecipare al mercatino di Natale più bello d'Italia (posso dirlo?), è che sei sicuro che tornerai a casa con il portafoglio vuoto. Tra l'altro lo scorso anno, avevo come vicine di banco, due ragazze fenomenali che con le loro creazioni e complementi d'arredo, hanno fatto furore. 

A differenza dell'anno 2011 che non ho avuto un attimo di tempo di girare tra i banchi, lo scorso Novembre mi sono imposta di soffermarmi ad ogni singolo banco. Ho così avuto modo di conoscere persone squisite e ahimè di spendere la metà dei soldi guadagnati! A parte gli scherzi, se Irene deciderà di aprire le porte del Valdirose per la III edizione del Memoires de Noel, vi consiglio di non perdervelo assolutamente. Per noi amante dello stile shabby e vintage, questo mercatino è il più bello in assoluto. Vogliamo cominciare il tour virtuale? Ecco il mio bottino.

La conoscerete sicuramente perché vi ho già parlato di lei e del suo meraviglioso pollice verde. Di chi parlo? Di Simonetta, la mia compagna di viaggio (anche lei abita in Liguria), la mia musa per tutto ciò che riguarda fiori e giardini. Eravamo vicine di banco e non ho potuto non prendere quelle meravigliose ghirlande a forma di cuore, realizzate con le bacche rosse (rosa canina Simo? Non mi ricordo più). Durante le festività natalizie, sono state appese alle tre finestre del soggiorno di casa mia. Si entra in un unico locale (a parte lo studio in un angolo) e cucina e salotto sono in un unico grande ambiente. Mi piacevano un sacco queste piccole ghirlande appese alle finestre. Da Francesca invece ho acquistato queste vecchie palle/pigne di Natale che ho tenuto all'interno di questo piattino in peltro che vedete in foto, posate su del muschio stabilizzato regalatomi da Simonetta. Una manciata di piccole pigne hanno completato il "quadretto". Ma non è finita qui, perché da Francesca ho comprato due piccole cornici ovali e una collezione di vecchi timbri. Uno più bello dell'altro. 


Poi è stata la volta di Daniela. Vedere le sue cosine, fa lo stesso effetto di un tuffo al cuore. Impossibile rimanere impassibili. Da lei ho acquistato delle vecchie formine per biscotti. Era da tanto tempo che le cercavo e non appena le ho viste...zac, le ho prese tutte! Il Memoires de Noel 2012, ha visto l'ingresso di un'altra ragazza creativa, Jennifer Diederich. Americana di nascita, ma fiorentina di adozione, una splendida ragazza dall'accento originale che disegna abiti DI-VI-NI. Da lei non ho potuto non acquistare un colletto in un tono delicato di giallo e una gonna davvero molto bella. Un'altra ragazza ha fatto la sua apparizione alla II edizione del mercatino, ovvero Rossana, per tutti Nanacea: esponeva collane, orecchini,  morbidi peluche e copertine per i più piccoli. Il tutto realizzato con della stoffa liberty molto, molto bella (la finirò di usare questo aggettivo oggi? Eppure è così tanto bello questo mercatino, che non posso che ripeterlo all'infinito!). Da  lei ho comprato una collana ponpon. 

Sembrerà impossibile ma al mercatino ha partecipato perfino Cata. Come ha fatto che abita a Bogotà? Lei è una donna dalle mille risorse, capace di stupire chiunque. Aveva spedito ad Irene tempo addietro, alcune bustine troppo carine. Come ho fatto a resistere? Infatti non ho resistito e ne ho comprate ben due, una per la sottoscritta ed una per una cara amica. Uno dei banchi più belli è senza dubbio l'angolo di Chiara e delle Bianche Margherite. Se per caso siete passate da me per un saluto e non mi avete trovato, il motivo era perché stavo davanti alle  creazioni di Donata, tutta colpa sua quindi. Le vedete quelle bellissime creazioni con il filo di ferro? Sono tutte opera sua e delle sue mani d'oro: il cucchiaino, la coroncina, la ghirlanda con la scritta "bonheur". Cosa ne pensate dei miei acquisti di Natale?

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission



Un fiore in giardino

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E' in arrivo la primavera la sentite l'aria frizzante? Qui ieri mattina si è alzato un vento freddo e piuttosto che chiamarlo frizzante, lo chiamerei gelido. Comunque sugli alberi hanno cominciato a spuntare alcune gemme, nei campi ci sono tanti narcisi che colorano di giallo il panorama davanti a casa e le violette circondano i grossi tronchi.  Adesso come non mai mi manca un giardino. Pensate che davanti casa ho ancora un cantiere "mezzo aperto": cumuli di pietre in attese di costruire un muro, terra da sbancare, assi di legno da bruciare, qualche attrezzo ancora in giro qua e là e una "bellissima" rete arancione che circonda il tutto. Romantico no? Ed io che sogno il mio giardino. Il mio piccolo giardino. 

Non ho mai avuto il pollice verde, ma la capacità di parlare alle piante quella sì. D'altronde parlo anche ai muri, figuriamoci se non parlo ai fiori! Da quando ci siamo trasferiti qui in campagna (forse non tutti sanno che lo scorso Settembre, abbiamo traslocato in un piccolo paese sulle colline di Genova, a circa venti minuti dal centro), ho una grande voglia di dedicarmi alle piante. Mi immagino già con un grande cappello di paglia a proteggermi dal sole, curare i miei fiori. Nel sogno indosso anche un paio di zoccoli di legno come quelli che portava mia madre ragazza e delle bellissime (anche fighissime sarebbe stato azzeccato) forbici vintage da giardinaggio.


Assieme a Simonetta, progetteremo il mio giardino/terrazzo. Mi piacerebbe utilizzare come pavimentazione la stessa pietra che abbiamo messo in casa a pian terreno, ma tralasciando alcune zone verdi dove saranno posizionate delle piccole aiuole: cespugli di ortensie, rosmarino, salvia e qualche lavanda adorneranno i bordi del giardino. Vado matta per i vecchi vasi in coccio decorati e ricoperti da quella patina bianca meravigliosa. Per accedere alla porta d'ingresso, ci saranno tre gradini in pietra e a fianco di essi mi piacerebbe mettere due grandi vasi contenenti delle rose rampicanti. Mese dopo mese, queste cresceranno fino a raggiungere la piccola tettoia che protegge la porta color verde salvia. Il colore tipico delle case della Provenza. 

Non amo i giardini ricchi di colore. Dal momento che il mio sarà un piccolo giardino, pensavo di scegliere piante verdi e colori chiari come il bianco e il rosa pallido. Al massimo ci potrà essere la lavanda che donerà allegria con quel tocco di viola molto chic e che comunque non sarà mai un viola molto acceso. Devo fare la lista della spesa: zoccoli, guanti, grembiule, spago, forbici (rigorosamente d'antan). Girando su Etsy ho trovato dei kit molto carini. C'è il kit naturale che comprende sapone e crema per mani al miele oppure la crema specifica al limone. C'è l'insostituibile set da giardinaggio che comprende alcuni attrezzi del mestiere, secchio e guanti e questo set che comprende anche un piccolo marsupio da legarsi in vita. Certo che per chi come me ha voglia di shopping, anche l'hobby del giardinaggio ha il suo perché. 


Nei giorni scorsi non ero ancora riuscita a proclamare il vincitore del bellissimo giveaway offerto da Shab, ricordate il post "Industrial style"? Oggi finalmente tutti conosceremo il nome del fortunato che si aggiudicherà una delle tre targhe a scelta, messe in pali da Shab. Purtroppo voglio svelarvi per rispetto, che ho dovuto eliminare qualche commento arrivato in ritardo. Mannaggia, ma prossima volta non dovrete lasciarvelo scappare. Ma bando alle ciance, signore i signori il commento estratto tramite Random.orgè il commento di Federica che neanche a farlo apposta scrive: "Anche io partecipo! Non vinco mai niente ma mi piace lo stesso ;) Ciao ciaoooo"! Hai visto cara Federica che hai vinto? Ora non potrai più dire che non vinci mai nulla! Manda una mail ad Elisabetta info@shab.it scrivendole che sei la vincitrice del giveaway sul mio blog...e ricordarti di scegliere la tua targa industrial style preferita! 


P.S. Non perdetevi il post di lunedì. Vi mostrerò finalmente la mia camera da letto!


La mia camera da letto

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E' con grande piacere che oggi vi mostro alcuni scatti della mia camera da letto, la "camerona" così come la chiama la piccola di casa. Se la sua camera è chiamata da tutti cameretta, la nostra per lei non è altro che la camerona! Come vedrete ho fotografato solamente una parte della camera, perché? Perché non abbiamo ancora l'armadio e in giro ci sono sparsi alcuni scatoloni. Non mi sembrava molto carino riprendere il disordine che creano quelle scatole, così mi sono centrata sul letto (vestito ad hoc per l'occasione con le lenzuola Bellora) e sui comodini...anche se comodini proprio non sono. Preparatevi ad un post pieno di foto. Ma andiamo con ordine, ora vi racconto un pò di cosine.

Partiamo dal nostro letto, ne sono molto orgogliosa. La testata del letto non è altro che una vecchia porta, recuperata nella casa dei nonni del mio compagno. Era molto rovinata, si portava dietro tanti segni del tempo e parecchia muffa. L'ho ripulita con acqua e amuchina e carteggiata con carta a vetro fine per renderla bella liscia. Una passata di cera neutra ha completato il tutto, lucidandola anche un pò. L'abbiamo appesa al muro tramite dei fischer mentre il letto è un comunissimo letto a cassettone: comodissimo per contenere coperte e lenzuola. A proposito di lenzuola, vorrei parlarvi un attimo di queste che vedete in foto.


Anni fa, in giro per saldi, trovai delle federe meravigliose e conobbi il marchio Bellora. Acquistai le ultime federe sullo scaffale anche se diverse l'una dall'altra. Erano veramente troppo belle per lasciarle lì. Per farvela breve, passano gli anni e sempre in giro per negozi, trovo questa Parure di lino bianca che mi sta chiamando. Mi sussurra: "Sarah senti come sono morbido, non puoi lasciarmi qua, guarda quanto siamo belle". Effettivamente le lenzuola erano quelle che ho sempre cercato e non ho mai trovato. Di un bianco candido, di un morbido lino (che non brucia le ginocchia quando ti giro nel cuore della notte), eleganti ma semplici al tempo stesso. Non ci pensai due volte e le comprai senza battere ciglio. Sono fiera della mia parure, anche perché il marchio è tutto italiano.

Passiamo ai comodini o meglio al tavolino e al vecchio baule. Dalla mia parte mi accompagna in tutte le case, questo tavolino bianco in metallo di Ikea. Lo comprai dieci anni fa e da allora mi segue ad ogni trasloco. Lo trovo semplice e contemporaneo, insomma non mi stanca mai. Dalla parte della dolce metà invece ho messo un vecchio baule comprato anni fa in un mercatino dell'usato. Non ricordo nemmeno il colore originale dell'oggetto, so solo che non appena ha varcato la soglia di casa mia, l'ho ridipinto in avorio. E così è stato fino a pochi giorni fa finché Gigi non ha preferito dare quel tocco in più di colore. Adesso il baule è di un bel verde salvia. Indovinate cosa contiene? Vi do un aiutino: pesa una tonnellata. Avete capito vero? Eh sì, l'ho riempito con gran parte delle riviste di arredamento che precedentemente erano disposte in pila accanto alla parete. Ora è tutto più ordinato...anche se per spostare il baule, devo chiamare una gru! Un giorno, quando avrò sistemato il mio studio, saranno nuovamente tutte allineate, ma in ordine e in bella vista. Ma soprattutto non dovrò tirare fuori mezzo baule per cercare una rivista!


Rimanendo Nel tema del colore, voglio dire alle tante persone che me lo hanno chiesto quale tinta ho utilizzato per le pareti della camera: il colore è lo Skimming Stone della Farrow & Ball. Lo trovo un colore meraviglioso, anche se consiglio di destinarlo ad ambienti luminosi, altrimenti ingrigisce troppo. E' elegante, non eccessivo e possiede quel tocco maschile che in una camera da letto adoro. Ci penso poi io a rendere la stanza più romantica con fiori, "cornicette" e i miei ammennicoli vari. Nei mesi scorsi trovai ad un mercatino, quella meravigliosa cappelliera che fa capolino accanto alla specchiera (trovata accanto alla spazzatura). Pensate che all'interno contiene tre cappelli d'epoca uno più bello dell'altro. Sarebbero da mettere in mostra.

La specchiera invece, come prima vi ho accennato, l'abbiamo trovata diversi anni fa accanto ai bidoni della spazzatura. Mi ricordo che quella sera eravamo a cena da dei cugini di Gigi, quando ad un tratto entra in casa un amico e ci avverte che se volevamo prenderla, nel vicolo sotto casa, accanto all'immondizia, c'era una bellissima anta con specchio. Lui poverino non era riuscito a spostarla perché l'anta pesava veramente un sacco. Così corsi giù dalle scale assieme a tre baldi e valorosi uomini e ci appropriammo della "specchiera". Successivamente prima di pitturarla, aggiunsi dei decori in legno per renderla un pò mossa, dal momento che la cornice risultava troppo liscia per i miei gusti. Ha lo specchio diamantato...ed io lo adoro!

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission

Quelle che vedete nella foto sopra, sono le federe firmate Bellora, che comprai una diversa dall'altra. Non sono ugualmente bellissime? Vi ricordo che i prodotti Bellora sono disponibili nello shop online, aperto all'incirca da un anno. Se avete voglia di shopping o anche solo per scoprire le fantasie delle tante parure, lenzuola, ma anche asciugamani, accappatoi e tovaglie, vi consiglio di visitare il loro sito.

~  Bellora ~
Per informazioni: webstaff@bellora.it

potete trovarlo anche su:
blog ufficiale: La casa di Lorenza


Workshop di tecnica shabby in Toscana

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Vi avevo già accennato al nuovo corso di tecnica shabby che si è andato ad aggiungere alle date programmate, oggi vi racconterò nel dettaglio cosa accadrà quella giornata. Innanzi tutto la data da segnarvi è questa: domenica 19 Maggio, esattamente tra due mesi. Dove? Nella calda Toscana in provincia di Pisa, niente poco di meno che nella Blanc Farm di Claudia e Mariangela, le sorelle Federighi che nel 2000 entrarono nell'azienda di famiglia e fondarono il marchio Blanc Mariclò. Vincendo le resistenze iniziali e creando un progetto in cui si fondono le loro storie, le loro passioni e le migliori intuizioni, danno vita ad una linea di arredamento shabby chic di grande personalità e successo. Pensate alla mia emozione quando qualche mese fa, ricevetti la telefonata di Claudia in cui mi disse che mi avrebbe voluta come insegnante per un workshop sulle tecniche di restauro shabby. Tremavo dalla gioia. Tenere un corso in collaborazione con Blanc Mariclò nella casa in cui Claudia e Mariangela hanno cominciato a muovere i primi passi e a pitturare i loro primi mobili, è per me un grande onore.

Il 19 Maggio, proprio in collaborazione con Blanc Mariclò, si terrà questo workshop di tecnica shabby in cui spiegherò trucchi e segreti di questa antica tecnica di decorazione: la decapatura. Un corso per imparare le regole di base dello stile shabby. L'incontro avverrà alle ore 9.30 e si lavorerà assieme fino alle ore 18.00 circa. Appassionati e curiosi potranno avvicinarsi a questo stile di arredamento, caratterizzato da colori chiari e dell'aria vagamente romantica, cimentandosi in prima persona con pennelli, colori, carta a vetro e cera. Il mobile della nonna dimenticato in soffitta, diventerà il protagonista della giornata e riprenderà vita grazie a un'accurata opera di restilyng. Vi insegnerò passo dopo passo a trasformare l'oggetto o il mobile da restaurare e alla fine del corso, ogni partecipante sarà in grado di mettere in pratica ciò che avrà appreso durante la lezione. Il corso è adatto ai principianti e a tutte quelle persone che non hanno mai avuto il modo di sperimentare le proprie capacità nelle arti manuali. E' comprensivo di tutto l'indispensabile per muovere i primi passi e imparare i principi fondamentali della tecnica shabby. A fine giornata verrà rilasciata una speciale dispensa che aiuterà i provetti restauratori a realizzare a casa propria due progetti in questo stile. 


Passeremo assieme una bellissima giornata, in una location da favola. Inoltre Claudia e Mariangela riserveranno delle sorprese per gli iscritti al corso. Sarò ripetitiva, ma sono emozionata anch'io, perché sarà una giornata unica me lo sento e incontrerò persone speciali. Pensate ci saranno fotografi, chi girerà un video e chissà cos'altro hanno in mente le sorelle Federighi. Qualcosina so...ma svelarvi il segreto adesso che sorpresa sarebbe? Ricordatevi questa data: domenica 19 Maggio. Ci vediamo là?


Per maggiori informazioni ed iscrizioni: info@blancmariclo.com


Stile nordico vs Stile industriale

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In questi giorni sto lavorando alla mia cucina. Ho trasformato la casa in una segheria e fatto un sacco di polvere. Meno male che nessuno in famiglia è allergico. Ieri mattina, in preda ad una crisi di nervi (nel vedere la casa così sporca), mi sono calata nei panni di Mary Poppins e ho lucidato ogni angolo. Le ante comunque sono al loro posto e il disegno che ho scelto mi piace da impazzire. Non è stato facile realizzarle, ma con l'aiuto di Silvano (il marito di mia mamma nonché santo uomo), sono riuscita nell'impresa. Proprio ieri mattina ho terminato di pitturarle e dato che c'ero, ho pitturato le due lunghe mensole posizionate sopra il piano di lavoro. Erano di un bianco appena diverso da quello scelto per il resto della cucina ed anche se la differenza non si notava molto, in cuor mio non ero pienamente soddisfatta. Ora lo sono al 100% soprattutto dopo aver montato i vecchi pomelli appartenuti al mio bisnonno. Sono uno diverso dall'altro e vederli mi riempe il cuore. Sembrerà esagerata la mia reazione, ma ci credete che prima di andare a letto, accendo la luce in cucina e ammiro con gioia il tutto? 

Nei giorni scorsi, una cara amica mi ha chiesto quale altro stile di arredamento mi piace, dopo lo stile shabby chic. Le ho risposto senza esitazioni e i due stili che amo (dopo lo stile shabby ovviamente) sono lo stile nordico e quello industriale. A piccole dosi, li adoro tutti e due immensamente. Del primo amo il contrasto che si viene a creare tra il bianco ed i colori forti. Amo le boiserie di perlinato che rivestono le pareti e amo i pavimenti in listoni di legno. Mi piace la forma e la linea di alcuni mobili perché anche se molto semplici e lineari, hanno quel fascino che li contraddistingue sempre. Dello stile industriale amo ad esempio alcuni elementi in metallo come i vecchi sgabelli o i carrelli che si utilizzavano nelle fabbriche. Anche i "lampadari" di una volta sono meravigliosi e le vecchie insegne o scritte colorate sarebbero tutte da collezione. Come i tanti oggetti vintage che spesso decorano questi ambienti.


Stile shabby in primis, stile nordico e industriale a seguire...a piccole dosi. Ma a piccole dosi direi un pò tutti gli stili. Amo mischiare mobili e complementi di generi diversi e non amo le case tutte "pizzi e cuori". Ecco i cuori proprio non li sopporto. Ebbene sì, ho fatto outing, non sopporto i cuori (Vale lo sto che stai ridendo a crepapelle...se ci penso, lo faccio anch'io ancora adesso!). Resto comunque dell'idea che vorrei avere almeno quattro case (giusto senza esagerare), per poter arredare quattro differenti cucine. Per tutte le idee che ho, la mia cucina è troppo piccola...l'intera casa è troppo piccola! E voi, tra lo Stile Nordico e lo Stile Industriale cosa preferite? Cosa vi piace di più, sia dell'uno che dell'altro?

Cambiando argomento, volevo farvi conoscere una ragazza davvero speciale. Se seguite Shabby Chic Interiors, avrete sicuramente già letto di lei, ma se ancora non sapete chi è Camilla, allora vi consiglio di dare un'occhiata al suo blog e soprattutto alle sue foto. Camilla è stata la fotografa durante i corsi di tecnica shabby che ho tenuto a Milano e a Torino. Mi ha seguito per due fine settimana ed è stata una grande gioia averla con me. Innanzi tutto è una ragazza molto in gamba e poi perché avendo avuto modo di conoscerla, ho apprezzato la sua dolcezza, disponibilità e gentilezza, doti che sanno fare la differenza. In questi giorni sta montando un video con alcune riprese fatte durante i corsi (non avete idea della mia impazienza...non vedo l'ora di vederlo), ma nel frattempo vi lascio i link di alcuni dei suoi tantissimi scatti, fatti nelle settimane passate, buon fine settimana a tutti:


Decorare la cucina

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Buongiorno amici, oggi c'è un nuovo appuntamento con Shab. Per chi ancora non lo sapesse, Shab è un negozio online di arredamento e complementi d'arredo in stile Shabby Chic e Country. E' un portale che combina accessori di arredamento romantici e una community che soddisfa il desiderio degli amanti di questi due stili; nata proprio per condividere con altri appassionati ciò che più si ama e ciò che più ci appassiona. Ogni giorno troverete tante novità ad aspettarvi e non potrete più fare a meno della vostra "dose di ispirazione". Anch'io mi sono iscritta alla community di Shab e trovo spesso idee molto carine da copiare. Inoltre per una chiacchierona come me (che l'avrebbe mai detto che sono una chiacchierona eh?) è sempre un piacere condividere opinioni e idee con altre persone anch'esse amante dello stesso stile che più mi rappresenta. Shab è stato creato per noi e per la nostra casa.

Se seguite Shabby Chic Interiors ma soprattutto se mi seguite su facebook, saprete che in questi giorni sto terminando i lavori nella mia cucina. Nel mese di Settembre avevo acquistato la struttura portante e finalmente in questa ultima settimana, ho realizzato le antine. Manca giusto qualche dettaglio ma per il resto è pronta per essere riempita di oggetti e accessori ad hoc. Quando qualche giorno fa mi è arrivata la Newsletter di Shab e ho visto tutti questi elementi decorativi che sarebbero stati perfetti nella mia cucina, ho dovuto fare un grande sforzo per non dare fondo al mio portafoglio, ma non ho resistito alla tazza graduata e alla campana di vetro. Come si fa a non volere desiderare di possedere almeno dieci cucine, per poterle arredare con tutte quelle cose che amiamo? 

~   ~   ~

Ho lasciato il cuore su alcuni oggetti come la nuova valigetta english style e gli uccellini colorati che fanno tanto primavera. Mi piacerebbe raccogliere qualche ramo dal bosco, metterli in un bel vaso e decorare il tutto con questi uccellini, uno diverso dall'altro. Sarebbe una bell'idea come centro tavola per il giorno di Pasqua. Mmm...quasi quasi, credo che farò un nuovo ordine a Shab. Elisabetta...preparati! :)


~  Shab  ~
Per informazioni: info@shab.it

potete trovarlo anche su:


Corso di tecnica shabby a Milano

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Domenica 3 Marzo, ho tenuto il primo corso di tecnica shabby della stagione. Milano è stata la città scelta per il via del lungo percorso che spero mi porterà lontano. Le località in cui mi piacerebbe andare sono molte e so che molti di voi mi chiamano dal Sud Italia. In questo periodo sto organizzando dei corsi a Padova, a Verona, nelle Marche e forse anche a Salerno. Tra l'altro l'unico incontro vicino alle regione del Sud, al momento è Roma (sarò a Roma l'11 e il 12 Maggio), ma i posti sono quasi terminati per cui avrei piacere ad organizzare un corso oltre la capitale. Vi consiglio di iscrivervi alla Newsletter di Shabby Chic Interiors, in modo da essere sempre avvisati delle novità riguardanti i corsi e i miei nuovi progetti. Nel momento che avrò programmato una nuova data in una nuova città, sarà mia premura avvisarvi tramite la newsletter in modo da non farvi perdere l'evento. 

Vi ricordo che i prossimi corsi di tecnica shabby in programma sono ad Ovada il 21 Aprile e a Varese il 28 Aprile. Ma torniamo a qualche settimana fa, torniamo a domenica 3 Marzo. Partenza all'alba, guida Gigi (santo uomo), siamo da poco entrati in autostrada che mi appisolo e riapro gli occhi a causa di una luce accecante: eravamo nel mezzo di un nebbione da urlo. Ma si può? Si parte con un alba fenomenale a Genova e si arriva con la nebbia! Fortunatamente piano piano, la nebbia ha cominciato a diradarsi e nel momento in cui siamo arrivati (ma non prima di aver sbagliato strada non una ma ben due volte), il sole splendeva alto nel cielo. Ad accoglierci la dolce Yael che ci ha aperto le porte nel suo Spazio Culturale MY G.


Le ragazze si sono date subito un gran da fare. Un gruppo di "only woman" che sembravano conoscersi da anni. Discorso introduttivo, domande, carteggio, scelta del colore, pittura, ricarteggio...sono tutte le fasi di un corso di tecnica shabby. In una sola giornata ogni partecipante è in grado di terminare il proprio lavoro a portarsi a casa il proprio mobile/complemento finito. Lo devo ammettere, sono davvero stupita. In tutti questi anni non ho mai e dico MAI incontrato una persona che non riuscisse a terminare il proprio oggetto. Anche il principiante o la persona con meno manualità, ha saputo fronteggiare ogni passaggio con determinazione e buona volontà. Sono davvero fiera dei miei alunni, di ognuno di loro. 

I prossimi incontri saranno:
  • 21 Aprile - Ovada, Alessandria
  • 28 Aprile - Varese
  • 11 -12 Maggio - Campagnano di Roma, Roma
  • 19 Maggio - Pisa
  • 25 - 26 Giugno - Castelnovo nè Monti, Reggio Emilia
  • 8 - 9 Giugno - Pieve Ligure, Genova
Per iscrizioni e informazioni:sarahtognetti@yahoo.it


Mi spiace che nella foto di gruppo mancasse una ragazza. Ora vi lascio a questo carinissimo video girato da Camilla Anchisi, la stessa autrice degli scatti che avete visto in questo post. Camilla mi ha seguito nei fine settimana in cui ho tenuto un corso a Milano ed un corso a Torino. Tra uno scatto e l'altro a girato (quatta quatta) le scene che potete vedere nel filmato qua sotto. Cara Camilla, ti rinnovo i miei complimenti per il tuo lavoro: inquadrature, luci, scelta della musica, tutto è stato davvero curato. Ho molto apprezzato il tuo impegno e la tua professionalità, grazie di cuore. Non voglio aggiungere altro, se non lasciarvi al video della giornata. Buona visione! :)




Il caos in cucina

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Ci siamo! Finalmente dopo tanto aver pensato e atteso  il momento giusto, ho finito la cucina...o per lo meno, le ante della mia cucina. Scelto il disegno sono andata a comperare il legno, scelto il colore ho acquistato la pittura giusta, in un giorno ho trasformato casa in una segheria: attrezzi sparsi in ogni dove, sega circolare, seghetto alternativo, viti, colla, pittura, un vero laboratorio. Il guaio è che nel mentre la casa doveva andare avanti, le bambine dovevano pur mangiare (e non solo loro) e si doveva utilizzare la cucina. Un vero caos generale! Alla fine del sesto giorno (affermazione molto biblica), tutto è finito. Il fatto è che il settimo giorno invece di riposare, ho dovuto pulire, lavare, scrostare, insomma un tour de force che al confronto Cenerentola mi faceva un baffo!

Dove ho preso ispirazione per la mia cucina? Ma su Pinterest ovviamente. Ogni volta che "approdo" su quella piattaforma, mi vengono un sacco di idee. E' stato facile personalizzare la mia cucina. La parte più difficile forse è proprio stato scegliere il disegno delle ante, ma solo perché ero indecisa tra troppe cose che mi piacevano. Per il resto è filato tutto liscio come l'olio...o quasi. Ma non voglio rovinarvi la sorpresa, nel post di lunedì vi racconterò come ho personalizzato una comunissima cucina Ikea. Farò un reportage dettagliato e vi consiglierò i prodotti da acquistare. Nel frattempo vi regalo un pò di ispirazione, magari tra i lettori del blog, c'è che in questo momento deve rivoluzionare la cucina.

~   ~   ~

La voglia di mostrarvi in questo momento la cucina, tutta pulita e profumata...ma soprattutto in ordine, è tanta. Ma vi lascio con questo "campo di battaglia" per farvi capire cosa ho dovuto sopportare (e con me tutta la famiglia) durante i lavori. Senza tenere conto che la polvere del legno e la segatura si è infilata in ogni dove. Sono davvero una disgraziata! Felice weekend a tutti voi e Buona Pasqua!

La mia cucina durante il restyling!


Pasqua con il sole

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Innanzi tutto voglio farvi gli auguri di Buona Pasqua...e buona Pasquetta. So che oggi aspettavate le foto della mia cucina, il reportage del lavoro svolto e della ante finalmente montate e sistemate. Purtroppo (chi mi segue su facebook è già al corrente), nei giorni scorsi ho perso il carica batteria della macchina fotografica. Risultato? Reflex a terra e possibilità di scattare qualche foto pari a zero. Ero disperata, avevo già trovato l'offerta migliore sui tanti siti di elettronica. L'indomani è accaduto il miracolo. No, non è risorto nessuno ma Gigi mi ha ritrovato il carica batteria. Dove si era nascosto? Dentro l'armadio, tra i miei vestiti. Mi chiedo chi diavolo possa avercelo messo! ;)

Mi spiace non potervi mostrare la mia cucina, ci tenevo tanto. Ma posso assicurarvi che la mia reflex è calda e scattante, pronta per essere utilizzata dalla sottoscritta, per cui aspettatevi un folto reportage tra pochi giorni. Ieri finalmente il sole ha fatto capolino tra le nuvole grigie e nel pomeriggio assieme agli zii (e alle belve a quattro zampe ovviamente) ci siamo fatti una bella passeggiata vista mare. Una passeggiata che avrebbe dovuto avere il compito di smaltire quelle 10.000 calorie ingurgitate per pranzo. Mamma mia ma quanto ho mangiato? Voglio darvi un consiglio: mai, MAI mettersi un paio di jeans stretti il giorno di Pasqua! I primi bottoni, saranno i primi a saltare! ;)



Restyling di una cucina Ikea

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Oggi sono molto felice perché finalmente posso mostrarvi le foto della mia cucina. Sono passati alcuni mesi da quando abbiamo traslocato nella nuova casetta, ma vuoi per una cosa, vuoi per un'altra, non abbiamo mai avuto modo di finire la cucina. Nel senso che nel Settembre scorso acquistammo da Ikea solamente la struttura, con l'idea di realizzare in seguito le antine. Di acqua ne è passata sotto i ponti e di idee ne ho avute fin troppe, alcune realizzabili altre meno. Inizialmente pensavo di rivolgermi ad un falegname per acquistare il legno necessario alla costruzione delle ante, ma sono stata sempre frenata dai cardini che Ikea fornisce in dotazione con la struttura di ogni elemento. Per realizzare della ante in legno, avrei dovuto forare la stessa anta, con due fori asimmetrici e circolari di diametro uguale, su cui avrei dovuto montare solo quel tipo di cardine. Un vero problema per chi non ha gli attrezzi giusti. 

Pensa e ripensa, pensa e ripensa alla fine ho avuto l'illuminazione. Il problema principale (anche se problema proprio non si tratta), era che mi sarebbe piaciuto personalizzare le ante in modo da realizzare una cucina unica nel suo genere. Non che le antine Ikea non mi piacessero, anzi, ma in questo modo non sarebbe stata una cucina molto originale. Quindi cosa ho fatto? Sono tornata da Ikea armata di ottimismo e ho comprato delle ante lisce, senza nessun decoro, senza nessun bordino. Tanto per capirci ho acquistato il modello più economico sul mercato, le Harlig...e ho pure risparmiato. Subito dopo in una falegnameria all'ingrosso ho acquistato due bordini di diverse misure e disegno. Il primo in MDF (un pannello composto essenzialmente da tante fibre di legno che vengono dapprima essiccate e successivamente incollata tra loro con speciali resine, per essere infine pressate fino ad ottenete un materiale pesante e resistente perfino all'umidità), il secondo bordino interamente in legno grezzo. 

Perché ho preferito dei bordini in mdf, piuttosto che dei bordini in legno? Solamente perché questa falegnameria non era fornita di un bordo in legno dell'altezza giusta ed ero con le mani legate, nel senso che il bordino in legno (quello più piccino e più decorativo tanto per intenderci) comandava l'altezza della seconda cornice, quella che avrei montato all'esterno di ogni anta. Guardando le foto potrete capire nel dettaglio cosa intendo. Assieme al marito di mia madre, Santo Silvano, abbiamo tagliato su misura le cornici. Per farlo abbiamo utilizzato una troncatrice, in modo da riuscire a tagliare a 45° i bordini. Con l'aiuto di colla vinilica e chiodini senza testa (spilli), abbiamo montato i bordini. Vi consiglio di tagliare e montare prima tutti i bordini esterni. Successivamente monterete quelli interni. 


State attenti perché gli spilli (i chiodi piccolo senza testa) essendo molto sottili, sono anche molto delicati e se non martellati perfettamente perpendicolari all'anta, si rompono. Il problema - a parte la perdita di tempo e lo spreco di tanti chiodini - è che con il martello potreste andare a "sbattere" involontariamente sulla cornice in mdf o in legno, rischiando di ammaccarla. Per cui, fate attenzione a questo passaggio. Una volta asciugata la colla, ho stuccato la congiunzione negli angoli delle cornici (ma se siete precisi durante il taglio potreste anche saltare questo passaggio). Ho carteggiato con della carta a vetro medio-fine (di grana 120) la parte interna dell'anta e con della carta a vetro appena più grossa, le zone stuccate. Ho spolverato la polvere sottilissima che si è creata e ho passato una mano di aggrappante nella parte interna dell'anta, quella di colore bianco insomma.

Di aggrappanti ne esistono di molti tipi in commercio. C'è quello per metallo, quello per vetro e c'è anche quello universale. Io compro sempre quello universale così mi tolgo da ogni dubbio. L'aggrappante non è altro che un liquido bianco/trasparente che ha la capacità di fissare il colore che andremo a dare in seguito. Si stende sulle superfici lisce e non porose. Una volta asciutto il tutto, ho steso due mani di smalto. Apro una piccola parentesi sullo smalto. Anche in questo caso come per l'aggrappante, esistono molti tipi di smalto in commercio: lucido, satinato e opaco. Non è detto però che se voi acquistate uno smalto opaco, questo non risulti appena lucido. Purtroppo accade anche questo ed io ho dovuto acquistare molti smalti di marche diverse prima di trovare quello che per me risulta essere il miglior smalto in commercio: polveroso e super opaco. Era proprio quello che cercavo da tanto tempo.


Ed ecco che la cucina piano piano ha cominciato a prendere forma. Ho voluto aggiungere una cornice sopra la colonna del frigo perché esteticamente la trovo una cosa più rifinita e nel momento in cui ho pitturato le ante della cucina, ho "ripitturato" anche le due mensole posizionate sopra al top della cucina. Inizialmente le avevo pitturate con uno di quegli smalti che dicono essere opaco, invece risultava un pò lucido. Ora è tutto perfettamente in armonia! La cosa più stancante è stato pitturare il porta bottiglie di Ikea...un incubo. La parte migliore invece? Montare i pomelli che mi avevano lasciato anni fa i miei bisnonni. Ne ho una scatola piena e non è stato facile scegliere. Erano tutti talmente belli. Peccato solo per il pomello grande in vetro che avevo deciso di mettere nella porta del frigo: una sera, si è aperto in due, cadendo a terra e rompendosi in mille pezzi. D'altronde le cose vecchie a volta sono molto fragili. 

La cucina non è ancora finita. Cosa manca? Dobbiamo ancora spostare la lavatrice nella zona lavanderia e quindi il vecchio tavolo  che ora è a fianco (regalo di zio) che vedete in foto qui sotto. Al loro posto, Gigi ed io realizzeremo un bancone in legno. Tanto ormai le ossa ce le siamo fatte con il tavolo che abbiamo sistemato in soggiorno. Questo è il restyling di una cucina Ikea, questa è la mia cucina. Con un pò di fantasia, manualità e un tocco magico (in questo sono stati fondamentali i vecchi pomelli di famiglia uno diverso dall'altro), si riesce a trasformare qualcosa di ordinario in straordinario. Vi piace? :)


Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission

Vento dal Nord

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Come un vento dal Nord, oggi vi porto un pò di ispirazione. Un'ispirazione che proviene da un paese lontano, dove il profumo dei pini e il colore bianco, fanno da padroni. Il vento freddo però non è così rigido come può sembrare: la passione per gli oggetti d'epoca della padrona di casa, riesca a riscaldare ogni cosa. Hvìtur Lakkìrè uno dei blog più unici nel suo genere e la proprietaria ha un gusto estremamente in linea con le mie corde. Ogni complemento d'arredo, ogni mobile che raccoglie per il suo negozio ha una storia da raccontare. Riesco ad immaginare cosa possa provare un'appassionata del settore, nel momento in cui varca la soglia del suo atelier: una marea di oggetti sapientemente messi in ordine, fanno bella mostra di sé. Non è un posto meraviglioso? Forse "appena appena" scomodo per noi italiani, ma proprio perché siamo gli abitanti del bel paese, sappiamo riconoscere le belle cose e questo luogo per me è magico. Sarebbe un sogno avere un negozio come questo.

"Sfogliando" le pagine del suo blog, avrei riempito una lista lunga una pagina con i pezzi preferiti. Avrei arricchito le mie vecchie collezioni e cominciato collezioni nuove. Avrei riempito quegli angolini che giacciono ancora spogli, in attesa di essere "riempiti/arredati". Oh quante cose avrei fatto e quante cose farei. Inoltre guardando le tante foto che trovate nel suo blog, vi verranno in mente un sacco di idee. Io ad esempio ho molto apprezzato quei vecchi fogli ingialliti appesi al muro con attaccati dei fiori pressati. E' un'idea che voglio assolutamente copiare. Se si deciderà ad arrivare la primavera, voglio fare una camminata nel bosco alla ricerca dei miei fiori da pressare e far seccare tra le pagine di un grande libro. Prima di augurarvi un buon fine settimana, voglio ringraziare tutte le persone che nei giorni scorsi mi hanno riempita di complimenti in merito al lavoro della mia cucina. Ne sono molto orgogliosa ed i vostri complimenti mi hanno scaldato il cuore. Grazie mille, davvero. Felice weekend a tutti!



Divertendosi con una cornice

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Buongiorno amici, questa che abbiamo davanti, sarà una settimana dedicata ad una piattaforma a livello nazionale, parlo di Subito.it, sito di annunci tra i più grandi d'Italia, completamente gratuito e aperto a tutti. Seguitemi nei post di oggi, mercoledì e venerdì e vi farò scoprire molte cose carine. Per chi proprio non conoscesse Subito.it, deve sapere che è come entrare in una grande bacheca divisa per regioni. In questo modo si ha la possibilità di scoprire se il vostro vicino di casa ha messo in vendita quell'oggetto che cercavate da tanto tempo e risparmiare così sulla spese di spedizione. Oltre alla divisione per regione ci sono tante categorie tra cui navigare come l'informatica, il giardino e il fai da te, le case vacanza, l'abbigliamento...ed una casella di ricerca per i più frettolosi che non hanno il tempo di sfogliare tra i tanti annunci di privati. Ce ne sono tantissimi e ogni giorno troverete nuovi annunci.

Oggi mi soffermo su un oggetto che amo, l'elemento decorativo per eccellenza: la cornice. La cornice a mio parere è quel complemento d'arredo che non dovrebbe mai mancare in una casa. Si trova perfino sulle scrivanie dei nostri uffici, una delle poche cose personali ammesse a tenere compagnia ad importanti documenti impilati e a fatture da pagare. Con una cornice si possono tra l'altro fare un sacco di cose. Io mi diverto molto a decorarle inventandomi nuovi usi: un giorno aggiungo della stoffa ed una farfalla di carta, un giorno delle cordicine di spago. Un giorno trasformo la mia cornice in un porta orecchini, un altro giorno aggiungo un vecchio cucchiaino e diventa un regalo originale per una nascita. 


Posso darvi tantissime altre idee su come poter utilizzare una cornice. Si può aggiungere un specchio ed ecco pronto la specchiera che abbiamo sempre sognato. Sappiate che i vetrai potranno fornirvi uno specchio antichizzato proprio come quelli macchiati che si trovano ancora nei mercatini d'antiquariato. Per il bagno delle mie bimbe, ho comprato due cornici in legno grezzo e trasformate in due specchi perfettamente uguali che ho prontamente appoggiato sulla mensola dei loro lavandini. Non prima di avere pitturare le cornici in stile shabby ovviamente. Un'anta con specchio di un vecchio armadio trovata a fianco alla spazzatura, è diventata la specchiera della mia camera e non vi dico che figurone! Lungo le pareti della scala che portano alle camere da letto, ho appeso tante vecchie cornici una a fianco all'altra. Al momento sono vuote ma credo di volerle riempire con qualche bella foto di famiglia. 

Insomma che sia una cornice oppure uno specchio, c'è sempre la possibilità di reinventare questo oggetto in qualcosa di unico e personale. Io ne ho comprate molte nei mercatini dell'usato, in quelli d'antiquariato e su Subito.it e mi sono divertita un mondo a decorarle anche assieme alle mie bimbe. Nei pomeriggi piovosi quando la noia fa da padrone, tiro fuori dal cappello magico un paio di cornici e ci divertiamo assieme a dipingerle e a personalizzarle. La nonna è sempre la destinataria di questi regali, che ha cominciato a collezionarle dedicando a loro una parete intera. Si sa che qualsiasi cosa regalata dai nipoti è oro! 

Oggi voglio mostrarvi cosa facciamo io e le mie bambine a trasformare una comunissima cornice in legno grezzo in una cornice in stile shabby. Vi spiegherò ogni passaggio nel dettaglio. Restate con me nella spiegazione, vedrete come è semplice e divertente. Innanzi tutto ho bisogno di questo materiale:
  • cornice in legno grezzo
  • impregnante all'acqua
  • acrilico all'acqua
  • due pennelli piatti
  • paraffina
  • carta a vetro
  • cera neutra
  • guanti
  • straccio

In foto vedete una cornice in legno grezzo già pitturata con una mano di impregnante. Era un passaggio fatto nei giorni scorsi che non ho fotografato. Gli oggetti in legno grezzo sono pronti per essere dipinti con l'impregnante e non c'è bisogno di carteggiarli. Questo perché il legno non è mai stato trattato e i pori del legno sono aperti e ricettivi a qualsiasi sostanza noi andiamo a dare. Di solito utilizzo impregnanti di colore noce medio e noce scuro, questo perché di solito nello stile shabby si utilizzano colori chiari per cui il contrasto tra il colore chiaro della pittura finale ed il colore scuro sottostante del legno naturale, si noterà esaltando le cosiddette "screpolature" o "segni d'invecchiamento". Se sotto ad una pittura chiara, avessi un legno chiaro non ci sarebbe contrasto per cui niente stile shabby. 

A questo punto di deve passare la paraffina. Per gli oggetti piccoli come le cornici vanno benissimo le classiche candele bianche che abbiamo in casa, al contrario se dobbiamo pitturare un mobile grande, vi consiglio di acquistare un panetto di paraffina che sarà anche più maneggevole che la candela. Si passa grossolanamente sui bordi e gli angoli e in tutte quelle parti in cui vorrete che riaffiori il colore naturale del legno. Questo passaggio creerà dei piccoli trucioli di cera che dovrete togliere con cura, spazzandoli con uno straccio pulito o un pennello asciutto, altrimenti se si legano con il colore formeranno dei grumi fastidiosi e antiestetici. 

Prendete l’acrilico del colore preferito ed un pennello, che non sia quello usato per l’impregnante. Cercate sempre di tenerli separati. Tingete il pennello nel colore, caricandolo poco alla volta e una volta appoggiato alla cornice, cercate di stenderlo e “tirarlo” bene. Se il colore dell’acrilico che avete scelto è chiaro, vi consiglio di darne una seconda mano (a volte ne occorre anche una terza), mentre se il colore è più scuro, può bastare una sola passata, ma in questo caso, dovrete stare molto attenti con il pennello a non lasciare la “traccia” delle setole. L’acquisto di un pennello valido e a setole morbide, può aiutarvi ad evitare questo antiestetico effetto. L’acrilico impiega poco tempo ad asciugare e come per l’impregnante, sulla sua confezione ci sarà scritto il tempo di asciugatura.


Adesso potete procedere in diversi modi. Potete utilizzare sia della carta vetrata che della paglietta molto fine (assolutamente vietata la paglietta per i piatti) chiamata comunemente lana d’acciaio. Io personalmente utilizzo la carta a vetro in quanto la lana d'acciaio lascia degli aloni grigiastri che proprio non mi piacciono. Cominciate a sfregare nei punti dove in precedenza avete passato la paraffina. Vedrete che piano piano l’acrilico “salterà” e lascerà intravedere il colore sottostante del legno naturale. Questa è un’operazione delicata e non bisogna avere fretta perché si possono causare dei danni. Il rischio è quello di far “saltare” troppo colore, lasciando un “buco” che esteticamente stona e non si armonizza con il resto del lavoro.

Avete  quasi finito il vostro lavoro. Ora dovete solo proteggere l’oggetto passando della cera neutra incolore per mobili. Si stende con uno straccio (preferibilmente di cotone) e si lascia in posa qualche minuto. Infine si lucida con un panno pulito (perfetti quelli di flanella). Il lavoro è finito, adesso potete sbizzarrirvi. Potete ad esempio mettere come sfondo della carta da parati o della stoffa, oppure potete incorniciare una vecchia chiave o un piccolo oggetto che voi amate particolarmente come ad esempio il primo paio di scarpette del vostro bimbo. Via libera alla fantasia quindi, et voila, avete creato la vostra cornice  in stile shabby! Pronti a cercare l'occasione su Subito.it

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission

Sito web: Subito.it


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