Ho rischiato di non riuscire a pubblicare nessun post oggi: Safari mi ha dato forfait e Blogger non aveva intenzione di collaborare non facendomi caricare nessuna foto. Argh che nervi! Fortuna che ci sono mariti volenterosi che mentre tu sei al corso di allievo istruttore nuoto si mettono all'opera per installare un nuovo browser e semplificare così la vita alle loro mogliettine (grazie amore)! Chi mi segue sulla pagina Facebook di Shabby Chic Interiors sa già cosa aspettarsi nell'articolo di oggi ovvero un nuovo look per la mia cucina. Preparatevi, ho scritto un poema! ;)
Ma partiamo da lontano, prima di mostrarvi il piccolo restyling del fulcro della casa voglio raccontarvi cosa ho "combinato" nei giorni scorsi. La settimana appena passata vi sarete accorti che sono riuscita a pubblicare solamente un post. Purtroppo ho avuto pochissimo tempo per stare a computer (compreso rispondere alle vostre mail, ma piano piano arrivo non vi preoccupate) perché ho cominciato i lavori di restyling e consulenza a casa di una cliente. Giovedì e venerdì ero assieme a Gigi nella campagna piemontese a imbiancare le pareti e pitturare il tetto in legno di una camera da letto (qui potete vedere la foto caricata sulla pagina fb).
Abbiamo parecchio lavoro da fare, la casa è molto grande e assomiglia un po' a quel favolo mas in Provenza del film Un'ottima annata. O almeno così me lo immagino dopo i lavori di restyling. Si trova in un borghetto molto caratteristico con una vista totale sulle colline piemontesi, un piccolo paradiso per i fortunati proprietari. Sono partita gasatissima e vedendo il risultato di solo questa stanza, non vedo già l'ora di cominciare la prossima perché l'obiettivo finale arrivi quanto prima. Venerdì sera ero abbastanza KO: la spalla un po'"cigolava" e gli acciacchi della mia veneranda età si sono fatti sentire. A parti gli scherzi, venerdì sera l'unica cosa che mi ha riportato nella terra dei vivi è stata la polenta con salsiccia e cotechino del magico Silvano. È solo grazie a lui se sono ancora qui!
Sabato mattina mi sono svegliata intorno alle 9.30, ho cominciato un libro e intorno alle 17.30 l'ho finito. Questo significa che mi sono alzata da letto solo per nutrire il mio corpo perché il mio spirito l'ho potuto nutrire stando comodamente sdraiata. Alle 18 si è risvegliata in me un'irrefrenabile voglia di fare. Mi sono letteralmente fiondata in cucina e mi sono detta: è giunto il momento di cambiare look al bancone di cucina. E così ho fatto. Ve lo ricordate com'era prima? In questo post, potete vedere le già due trasformazioni che ha subito. Ero stufa del nero e soprattutto ero stufa del colore biancastro/rosa del piano.
L'okumé è un bellissimo legno ma ha una sfumatura rosa che può piacere un sacco, può non piacere e/o può stancare. Una cosa che invece non mi stancherò mai di farmi piacere è il colore del legno vissuto: un miele caldo un po' slavato in alcuni punti mentre in altri sembra quasi macchiato. Il colore delle vecchie assi da ponteggio tanto per capirci. L'asse da ponteggio come quella "nuova" che fa da mensola nella mia cucina. Quando tempo fa ho aperto il mercatino e venduto un po' di mobili e complementi vari, ho venduto anche le due mensole bianche (con tanto di reggimensola disegnati e tagliati dalla sottoscritta) e al suo posto ho inserito questa vecchia asse da ponteggio, regalo del favoloso vicino (lo stesso che ci fornisce uova fresche tutto l'anno).
L'ho ripulita semplicemente carteggiandola bene e incerandola un pochino: il legno aveva proprio bisogno di nutrimento. I reggimensola questa volta sono di Ikea. Ho dovuto eliminare un po' di cianfrusaglie che tenevo appoggiate sui due piani e selezionato l'essenziale che utilizziamo tutti i giorni. Diciamo che ne è valsa la pena perché ne ho approfittato per fare una bella pulizia generale e ora ho più spazio in casa. Ma torniamo al bancone. Stufa del solito colore rosa ho deciso di trasformarlo e di conferirgli quel colore miele caldo che a me piace tanto. L'ho fatto lavorando con della cera noce, lana d'acciaio e stracci per lucidare. La struttura invece, è passata ad essere grigia chiara, dal nero qual era.
Ti sei fermata lì Sarah? Eh no amici cosa credete? Dato che ero in vena ho ripitturato il pensile posizionato sopra al bancone dello stesso colore della cucina (bianco sporco). In foto forse non lo si notava tanto ma mentre la cucina è sempre stata bianca, quel mobiletto era avorio e sinceramente parlando, avevo la nausea di vederlo così. Poi cos'è successo? Niente, è successo che già che avevo il pennello in mano, ho rinfrescato tutta la cucina (lo zoccolo ne aveva veramente bisogno) così ora ho la cucina (quasi) nuova di zecca. Sono tentata di cambiare colore anche all'armadio, quello con la retina da conigli e farlo come il bancone (o quasi quasi tutto bianco come la cucina + cambio tendina bianca per rendere tutto più luminoso) ma siccome non ne sono sicura, per ora rimarrà così ancora per un po'.
P.S. Avete notato le sedie attorno al tavolo? Ci siamo ridotti a mangiare sulle sedie che tenevamo in giardino perché dopo aver venduto al mercatino anche quelle, non ho più avuto il tempo di cercarne altre che mi piacessero.
P.S.2 Vi piacciono le rose nel barattolo di vetro sul tavolo di sala? Sono le nostre rose che abbiamo in giardino. Appartengono a una famiglia delle Mary Rose di David Austin e sono rampicanti. Vorrei che riusciste a sentire il profumo, è qualcosa di meraviglioso, non ho mai sentito rose profumate come queste.
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