Sono in fermento. Sono in agitazione e ho mille cose per la testa. Le idee si accavallano e i pensieri pure. L'unica cosa che riesce a distendermi è la corsa. Ebbene sì ho cominciato a correre. Dopo l'ennesima "lavata di testa" (in senso positivo eh!) del mio dietologo, ho deciso di provarci e devo dire che...non avrei mai pensato che mi piacesse così tanto. In quell'oretta riesco a non pensare a nulla (se non ad una sete bestiale) e a distendermi i nervi. Il motivo di tutta questa agitazione? Ci sarei arrivata prima o poi, lo sapete che mi piace prenderla larga. Beh il mese prossimo arriverà dall'Olanda una fotografa a fare un servizio fotografico a casa mia. Morale? Devo cercare di fare in un mese quello che mi ero proposta per l'autunno.
E non è mica finita lì sapete? Ho in ballo un grande, grandissimo progetto che sta occupando da tempo i miei pensieri e mi porta in contemporanea momenti ansiosi e di grande entusiasmo. Un'altalena di stati emotivi insomma. Se fra qualche settimana vi chiederò come mi chiamo, sappiate il perché. A parte quest a breve parentesi della mia vita privata e non, nel post di oggi voglio parlare di un grande protagonista:il pallet ovvero il classico bancale di legno.
Quando qualche settimana fa, Simonetta è venuta a trovarmi per discutere degli ultimi dettagli del nostro primo corso che terremo a Settembre, "Shabby Chic in The Garden", mi ha dato una grandissima idea. Anche perché da lei non mi sarei aspettata niente di meno. Vedendo dei vecchi pallet che ho accatastato in un angolo dietro casa, mi ha dato l'idea di creare delle fioriere per i miei davanzali. Subito sono stata un pò scettica. Ho pensato che una fioriera di legno sarebbe durata molto poco, sempre a contatto con le terra umida e con gli agenti atmosferici come pioggia, neve e ghiaccio. Invece Simonetta con calma mi ha spiegato come procedere per rendere (quasi) eterni le mie fioriere.
Mi sono informata un pò su internet e innanzi tutto bisogna fare una distinzione tra fioriera e terrario. La prima si inserisce al suo interno i vasi, mentre il secondo direttamente la terra. Ed è proprio quest'ultimo progetto che vorrei realizzare. Tre bei terrari di uguale misura. Una volta costruiti si deve verniciare il loro interno di catramina. Quel liquido denso e nero con un odorino per niente invitante. Ma è solamente in questo modo che si evita di far marcire il legno. In seguito si pitturerà l'esterno con una o più mani di impregnante per esterno del colore preferito. Io pensavo di utilizzare l'impregnante trasparente perché i miei pallet sono abbastanza vecchi e il legno ha assunto quella colorazione grigina che mi fa impazzire.
Ho inoltre letto che consigliano di utilizzare non solo le classiche viti perché con la pioggia e l'umidità il legno tende a gonfiarsi per cui sarebbe meglio aggiungere della colla da falegname. Ho trovato un bellissimo foto-tutorial nel sito "Fai da te" di Alfredo Onori. Merita veramente un'occhiata. In rete invece mi sono divertita a cercare idee e progetti handmade con l'impiego del pallet. In molti si sono davvero sbizzarriti: testate dei letti, boiserie, tavolini da salotto, porta riviste e librerie a parete, perfino un grande bancone da cucina. La fantasia non ha mai fine e quando è utilizzata nel riciclo di un oggetto povero come il bancale, assume ancora più valore.