Alla mattina quando mi sveglio assaporo il suono del silenzio. Le bimbe ne approfittano degli ultimi giorni di vacanza e fanno il pieno di sonno. Quando scendo in cucina, Artù ed Ellie mi vengono incontro scodinzolando e mi danno il buongiorno tra una leccatina e una carezza. Sul fuoco c'è la mia tisana a scaldare e devo decidere cosa mangiare. La mia colazione non è mai la stessa. Mi piace viziarmi e concedermi qualche coccola così sto a sentire di cosa ha voglia la mia pancia e poi comincio la giornata.
Questo è il mio modo per vivere la cosiddetta Slow Life, questi sono i miei riti. Per me il mattino è sacro e ha bisogno dei suoi ritmi. Se ho un appuntamento la mattina presto, preferisco svegliarmi molto tempo prima e vivermi con calma la sveglia e i primi momenti del giorno. Non salto mai colazione, anche se lo volessi non potrei mai, ormai sono abituata così.
E poi guardo fuori dalla finestra e da come si muovono gli alberi, dalla luce che filtra dalle tende, cerco di capire se farà caldo o se invece è meglio preparare il maglioncino. Chissà se anche Aurélie Mazurek, al mattino le piace guardare fuori dalla finestra e capire dalla natura il tempo che farà. Le splendide foto che vedete oggi sono della casa di questa donna dall'animo creativo e mamma di due splendidi bambini.
Quando guardo queste foto riesco a respirare l'atmosfera rilassante della casa. Ambienti accoglienti in cui vecchi mobili e pezzi originali francesi coesistono abbracciandosi e rendendo caldo questo luogo. I colori polverosi rendono tutto permeato da una calma surreale. La natura esterna è anch'essa in sintonia con la casa. Sembra un luogo fatato, un posto magico.
Aurélie è senz'altro una maga nel creare le giuste atmosfere: un mazzo di fiori freschi qui, uno di fiori secchi là. C'è molto da imparare dai suoi styling. La semplicità sembra essere la sua chiave di lettura e i colori dai toni neutri aiutano a mantenere una certa armonia agli ambienti.
Quello che ho notato sbirciando il suo profilo Instagramè che in questa casa non esistono mobili grandi. Qualche vecchio armadio che non supera i 2 metri, mobili da buffet, mensole e una cucina in muratura molto semplice corredata da un tessuto grezzo ecrù e da vecchie assi di legno.
Quelli che chiamiamo piccoli piaceri quotidiani, sono in realtà momenti preziosi che dobbiamo imparare ad apprezzare fino in fondo. C'è chi ama "fermare il tempo" e concedersi un pausa da tutto e da tutti durante il caffè del dopo pranzo. Chi invece, come me, piace cominciare il giorno con ancora gli occhi stropicciati e con tutta la calma possibile.
Non nego di correre per certe cose, ma appena posso e vi giuro che riesco a farlo piuttosto spesso, mi piace vivere lentamente lontano dal trambusto della città e dalla frenesia quotidiana. Abitiamo in una zona della città che viene chiamata "prima campagna". Dietro casa abbiamo boschi e monti bellissimi. Quando ho bisogno di qualcosa, prendo la macchina e scendo i 5 km di curve (stiamo in cima a una collina, a 350 m sul livello del mare) che mi separano dai primi supermercati.
So di essere fortunata. Ho un marito che mi aiuta nella gestione della casa e delle bimbe (è un papà molto presente) e apprezza le mie stesse cose. Forse è proprio questa la magia, il fatto che a piacerci siano le medesime cose. Lui ha bisogno dei suoi spazi e capisce e rispetta i miei. Sì, penso che il rispetto sia alla base di tutto, anche della Slow Life. Perché il rispetto comincia da te, ma finisce con le altre persone.
Photo by Aurélie Mazurek