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L'arte di collezionare

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Buongiorno amici e buon lunedì. Oggi voglio farvi scoprire una delle collezioni a me più care. È una collezione un po' particolare me ne rendo conto ma sono anni ormai che in ogni posto nuovo in cui vado, cerco un pezzo da portare a casa per rimpinguare la mia raccolta. Di cosa sto parlando? Di una collezione di quaderni, diari e block notes. Lo dico a bassa voce, quasi sussurrando…qui in famiglia i miei quaderni sono molto ambiti e le bimbe li desiderano come desidererebbero l'arrivo di Babbo Natale! Adoro scegliere con un cura un nuovo quaderno quando ho un progetto importante che richiede il prendere appunti o il fare qualche schizzo. E poi cominciare a scrivere su di una nuova pagina bianca è una sensazione unica!

Mi è venuto in mente di fare questo post dopo che qualche settimana fa ho postato su Instagram la foto di un quaderno fatto da me e parlato appunto di questa mia strana collezione. Beh dai tanto strana poi non lo è, se pensate che per me scrivere è stata una passione fin dalla più tenere età (penso di conservare ancora qualche diario segreto), ora non potrei più farne a meno. Nè di scrivere né di leggere ovviamente. Beatrice sembra avere ereditato questa mia passione e con i suoi risparmi, le piace acquistare quaderni colorati. Non appena arriva a casa, corre in camera sua, sceglie la penna più bella e comincia a riempire le pagine: "Mamma ho già scritto 50 righe!", esclama gioiosa. 

La settimana scorsa (come ben sapete) è finita la scuola e le bimbe hanno riportato a casa tutti i libri e quaderni. Tra tutta questa carta, Beatrice ha riportato a casa un diario tenuto chiuso da un nastrino di stoffa, non lo avevo mai visto così le chiedo: "Amore cos'è questo quadernino nero?". Lei tutta emozionata mi risponde che è il diario che la maestra ha deciso di far tenere a tutti gli alunni della sua classe. Non mi vuole far leggere tutte le pagine (piccole bimbe crescono), ma solo le parole che ha riportato la maestra sulla prima facciata: il diario può essere un amico silenzioso ed invisibile a cui potrai confidare segreti ed emozioni ogni qualvolta lo vorrai…per sempre!


Tornando a parlare della mia collezione, non solo la trovo piacevole perché amo la scrittura e amo sentire il profumo della carta sotto le dita, ma anche perché ogni qualvolta prendo un quaderno in mano, questo mi lega a dei bei ricordi: viaggi, posti nuovi che ho scoperto, momenti indimenticabili. Come ad esempio il piccolo quaderno in carta riciclata che ho voluto abbellire e utilizzare come gustbook nel giorno del mio matrimonio. Oppure del piccolo quaderno "carnet de bricolage" con tanto di martello e matita in copertina, acquistato a Parigi durante il mio viaggio di nozze.

Quando ero bambina, ricordo che "andava di moda" (passatemi il termine) collezionare farfalle. Per fortuna nel corso degli anni, per un motivo o per l'altro questi animaletti fissati con degli spelli hanno cominciato ad attirare sempre meno pubblico, ma tante sono le passioni che hanno animato nel corso del tempo i collezionisti di ogni età. Mi sono sempre chiesta: "Da dove nasce la tendenza ad accumulare oggetti di vario genere"? Sì perché questa mia raccolta di quaderni & co l'ho chiamata collezione ma forse dovrei chiamarla più correttamente raccolta. 

Rispondendo alla domanda di prima posso dire che anche i bambini in età scolare tendono a collezionare oggetti di valore soggettivo, pieni di senso in un'età di passaggio. Chi di voi non ha mai collezionato figurine di ogni genere? Nella storia, la collezione dei trofei di caccia ha un'origine che si perde nella notte dei tempi. Aspetti culturali, artistici, soggettivi, di passaggio ed evolutivi si intrecciano tra loro. Tra le caratteristiche di un collezionista oggi possiamo citare il desiderio di possedere un oggetto raro, rappresentativo di una certa epoca, di cui poter godere singolarmente in segreto o eventualmente con pochi privilegiati. 

Lo scopo che soddisfa il collezionismo è vario: un modo per evadere o per esprimersi, per comunicare o per distrarsi, per condividere con pochi altri in gradi di comprendere l'unicità di quel particolare oggetto.  Collezionare significa sfidare il tempo, tuffarsi nella storia per ridare vita a delle passioni, rivivere i ricordi che legano a quel particolare oggetto. Forse le mie, anzi togliamo pure il forse, le mie sono collezioni povere perché oltre ad avere una particolare predilezione per quaderni e diari, mi piacciono tantissimi altri oggetti che nel corso degli anni ho imparato ad accumulare: portauovo (ne avrò almeno una trentina), vecchie sveglie, scatole di latta, chiavi in ferro, ai più queste potrebbero sembrare cianfrusaglie, ma per me sono solo dei bellissimi ricordi…tutti da collezionare ovviamente!

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use without permission



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