Buon lunedì amici, pronti per festeggiare? Non sto dando di matto eh? Vi avevo lasciato due settimane fa al secondo post dedicato al mio matrimonio (il primo post lo potete leggere cliccando qui). Vi ho raccontato e mostrato la fase della preparazione, l'arrivo in Comune (tra varie vicende buffe ci siamo sposati il primo aprile scorso) e la funzione dove ci siamo scambiati le promesse e ora è giunto il momento di aprire le danze: let's go party!
Gigi ed io ci tenevamo a festeggiare assieme alle nostre famiglie e ai nostri amici, invitandoli in un location diversa dal classico ristorante o dalla tradizionale trattoria, così ci è sembrato perfetto scegliere il Cafè Barbarossa situato nel cuore del centro storico di Genova. Innanzi tutto i ragazzi del locale sono come una seconda famiglia per me (mio fratello prima di trasferirsi a Londra, ci ha lavorato per tanti anni ed io di riflesso, sono entrata nelle grazie dei proprietari grazie al loro bel rapporto), e secondo…il posto è davvero bello e si mangia e soprattutto si beve alla grande!
Così dopo aver scattato qualche foto da neo sposi nella ridente Camogli, ci siamo messi tutti in macchina in direzione del centro della città. Tra una storia e l'altra si erano fatte quasi le 14 e le bimbe stavano morendo di fame, io stavo morendo di fame e durante il viaggio ho avuto un bel calo di pressione dovuto alla tensione e all'adrenalina che sono scese di colpo. Praticamente mi sentivo come se avessi corso due maratone di New York nello stesso giorno: testa leggerissima e gambe pesantissime. Consiglio spassionato alle neo spose: tenetevi una bustina di sali nascosta da qualche parte (e pure un panino o due se soffrite di "sbrano" dopo una certa ora come la sottoscritta).
Arrivati in prossimità del locale scendo dall'auto assieme a mia mamma e alle bimbe mentre Gigi corre a parcheggiare nel silos più vicino. Mi precipito verso il locale vedendolo come un miraggio nel deserto: un grosso frigorifero aperto pieno di cose buone. Entro nel cafè e tutti cominciano ad applaudire e a gridare viva gli sposi. Io rimango in piedi da sola al centro della sala un po' inebetita farfugliando una frase tipo: "Ehi amici Gigi non mi ha già lasciata, è solo andato a parcheggiare la macchina". Diciamo che ho dei vaghi ricordi per quell'ora iniziale dall'arrivo al locale: la mia testa non collaborava e solo in quel momento ho cominciato a sentire la stanchezza dei giorni precedenti. In pratica ero uno straccetto vestito da sposa ma grazie alle cure di mia sorella e a qualche bustina di zucchero sono tornata presto in forma. A Camogli durante le ultime foto mi ero tolta le scarpe e ho camminato a piedi nudi lungo la passeggiata. In quel momento non era il cuore a fare pum pum ma un forte dolore ai piedi che martellava costantemente. Arrivata al locale ho messo i miei amati bikers ed è stato subito un'altra storia!
Che dire della festa? È stata straordinaria (beh sì a parte quella prima ora in cui sembravo strafatta). È stata talmente bella che Gigi dopo qualche giorno mi ha detto che gli sarebbe piaciuto risposarsi di nuovo per rivivere quel giorno. Ero d'accordo su tutto, ma in quel caso avrei incastrato un grosso panino al salame nella giarrettiera come fosse una pistola Beretta. Non si sa mai quando gli attacchi di fame possono arrivare, meglio essere previdenti. Eravamo poco più di trenta e sono riuscita a godermi tutti gli invitati chiacchierando un po' con uno e un po' con l'altro. Il clima era sciolto e conviviale e sembrava che si conoscessero tutti da anni, mentre invece alcune persone non si erano mai visti in vita loro.
I bicchieri hanno continuato a tintinnare fino alle otto di sera e con la promessa di rivedersi presto con tutti ci siamo salutati. Penso che fin da bambina ogni donna sogni il giorno del suo matrimonio ma io mai mi sarei aspettata un giorno come quello. A saperlo prima, forse (e dico forse) non avrei lasciato passare tutto quel tempo. Però sia io che Gigi siamo d'accordo su una cosa: sposarsi con i propri figli che quel giorno hanno avuto gli occhi a cuore, è stato il regalo più bello che qualcuno potesse farci. Che aggiungere altro? La festa era finita e come al solito mi sono messa al volante per portare a casa un marito parecchio brillo e felice. Devo aggiungere altro? Ehi ragazzi questo non è un blog a luci rosse, un po' di immaginazione please! :)
Foto: Andrea Bagnasco
Flowers Designer: Simonetta Chiarugi
Acconciatura: JD Parrucchieri
Decorazioni: Decochic