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Channel: Shabby Chic Interiors
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Buone vacanze a tutti!

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Eccoci qua, è arrivato il giorno di chiudere il blog per la stagione estiva. Anche se quest'anno non andremo da nessuno parte in ferie, ho bisogno di staccare la spina per ricaricare le pile. Ci godremo un pò di mare ligure e lavorerò ai miei progetti. Spero di darvi al più presto delle belle notizie a riguardo, sono in fermento. Siccome non mi piace lasciarvi a bocca asciutta e dal momento che mancherò per almeno un mese intero (dai che Settembre arriva in fretta!), vi lascio in compagnia di alcuni post, i più popolari dire. Se per caso ve li foste persi, eccoli qua pronti per voi, come fossero nuovi.

Innanzi tutto voglio ricordarvi il calendario dei corsi di tecnica shabby. Il 21 Settembre ricominceranno i miei corsi e in quella data avrà inizio anche una nuova avventura: Shabby Chic in the Garden. Ecco le date dei prossimi corsi:

  • 21-22 Settembre - Shabby Chic in The Garden, Celle Ligure (Savona)
  • 28-29 Settembre - Manifestazione Fiori Frutta Qualità, Celle Ligure (Savona)
  • 4-5-6 Ottobre - Mini corsi di tecnica shabby, Fiera Creattiva di Bergamo
  • 20 Ottobre - Corso di tecnica shabby, b&b Valdirose (Firenze)
  • 9-10 Novembre - Spazio Culturale MY G, Milano

Rimanendo sempre in tema di corsi, vi ricordo che sono aperte le iscrizioni per i corsi individuali di tecnica shabby. I corsi si terranno nella mia città, Genova ed entro i 200-300 km intorno al capoluogo ligure. Vi ricordo che per qualsiasi informazione sui corsi di tecnica shabby (di gruppo o individuali) potete scrivermi una mail: sarahtognetti@yahoo.it


Se siete curiosi di vedere come proseguono i lavori nella mia casetta allora potete farvi un giro nell'etichetta "my home", dove troverete una raccolta di articoli dedicati appunto alla "cala lotta". Ma ve lo ricordate il post in cui vi ho mostrato per la prima volta le foto della casetta? Mi sembra passato un secolo! Per chi non se lo ricordasse e non sapesse il significato di "cala lotta", ecco la semplice spiegazioni. Qualche anno fa quando la Bea era ancora piccina e storpiava un pò le parole, ma soprattutto non riusciva ancora a pronunciare la lettere erre, ha coniato le due parole ormai famose "cala lotta", che significano casa rotta. 

Altri post dedicati alla mia casetta? In "Lavori di ristrutturazioni" vi mostravo il procedere dei lavori. La realizzazione della soletta e della scala in muratura. Ne "Il tetto - Atto finale", vi facevo finalmente vedere il nuovo tetto. E da lì in poi, tutto ha avuto un altro sapore. In "Forza ed energia" vi ho fatto vedere forse per la prima volta, il mio papà all'opera. E la prima volta che abbiamo dormito in casa nostra? Mamma mia che emozione rileggendo "Un sogno che diventa realtà"

E la grande soddisfazione che abbiamo provato nel progettare e costruire il nostro tavolo? Trovate tutti i passaggi nel post "Per fare un tavolo ci vuole il legno". La nostra ultima grande impresa? La realizzazione della ante della cucina nel "Restyling di una cucina Ikea". Ma quest'estate non ce ne staremo solamente a prendere il sole in spiaggia. Dobbiamo assolutamente terminare "La mia mudroom", rivestire una poltrona, pitturare una credenza, insomma saranno vacanze per modo di dire. 



Uno dei post che avete apprezzato maggiormente degli scorsi mesi è senza dubbio "Effetto carta da parati: un rullo magico". Nell'articolo vi ho mostrato come decorare una parete interna simulando l'effetto carta da parati. L'idea vi è piaciuta un sacco, tanto che molte di voi mi hanno scritto nei giorni seguenti dicendomi di aver comprato il rullo magico. Ora però ragazze vorrei vedere i vostri lavori, mandatemi le vostre foto! :) Quando si parla di arredamento e di stile shabby si va sempre sul sicuro. Un altro post che vi era piaciuto particolarmente è stato "Un armadio da trasformare"

Due post ricchi di consigli sono "Una sedia per ogni tavolo", dove cercavo di spiegare il giusto abbinamento tra sedia e tavolo ed il post "L'arte del ricevere" dove potete trovare una bella intervista alla regina del bon ton, Csaba della Zorza. Volete sognare ad occhi aperti? Leggete "Il sogno di Marie" e lasciatevi trasportare nel suo mondo. Volete invece concretizzare l'idea di aprire un blog e di farne un lavoro? Allora non dovete perdervi le sante parole di Cata e di questo apprezzatissimo post "Lavorare online da casa"

Volete vedere l'arredamento di una bellissima casa del Nord Europa? La trovate in "Idee da copiare". Con tutti questi link a vecchi post, sembrerà di stare ancora un pò insieme e vedrete che Settembre arriverà in un attimo. Ma prima di lasciarvi vi lascio all'ultimo post, un post che sa di sole e profuma di mare. Con Agosto alle porte non poteva proprio mancare "Profumo di mare". Buone vacanze a tutti! :)



Se volete rimanere in mia compagnia e seguire i lavori di ristrutturazione della mia casetta potete trovarmi su facebook alla mia nuova pagina Shabby Chic Interiors, oppure su Instagram, o cercatemi sul mio profilo facebook. Buona estate a tutti! :)



Nuovi progetti

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Come forse molti di voi già sapranno, lo scorso weekend è venuta a trovarmi Federica e la sua famiglia. E' stato per lei un viaggio di piacere sì ma anche di lavoro, perché proprio in questa occasione abbiamo lavorato ad un progetto nato "così", da una telefonata tra una chiacchiera e l'altra, e che in breve, brevissimo tempo si è trasformato invece in realtà. E' stato quindi un fine settimana all'insegna della creatività. Sabato siamo state prese interamente dal nostro progetto mentre domenica è nata l'idea di un nuovo e più grande progetto da realizzare assieme. Eh sì, quando c'è sintonia è facile dare il meglio di sé e con Federica c'è molto feeling. Innanzi tutto siamo due pazze scatenate...e lo potete vedere da questo video girato assieme...siamo entrambe blogger da qualche anno e mamme. Ma ora vi lascio alla presentazione del nostro progetto. Sappiate solo che ogni venerdì sui rispettivi blog ma a settimane alterne (venerdì prossimo partirò io), vedrete un post dedicato. Non vedo l'ora di cominciare, a prestooo! :)

A scuola di recupero

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A scuola di recuperoè il titolo del servizio che la rivista Casa da sogno ha dedicato ad un mio corso di tecnica shabby, per la precisione al corso tenuto in collaborazione con Blanc MariClò nella magica cornice della Blanc Farm a Pontedera. L'occasione è stata quella di promuovere i prossimi corsi che si terranno a Torre a Cona, splendida location che si trova vicino a Firenze. Purtroppo non ho ancora una data precisa da comunicarvi ma credo quasi con certezza che il mio corso di tecnica shabby sarà programmato verso primavera. Comunque appena decideremo la data, sarà mia premura informarvi.

Che dire? Per me è un grande onore avere un intero articolo che parla dei miei corsi. Gli sforzi che metto in quello che faccio, vengono ripagati giorno dopo giorno e questo servizio, le mie foto sulla rivista sono una conquista di cui vado molto fiera. La passione è la mia energia principale, quando c'è questa sono sicura di riuscire ad andare avanti lavorando a testa china, dormendo poche ore a notte. Proprio in questi giorni ho partorito un'idea che potrebbe cambiare il mio futuro e sto lavorando di gran lena per far sì che questo accada...e il prima possibile!


Francesca Garavini mi ha accompagnata in questa bella giornata di corso e ha scattato le foto che vedete nel servizio. Per una volta mi trovate a corto di parole, non so che aggiungere di altro per non cadere nella banalità. La mia felicità credo che sia palpabile e potrei scriverlo cento volte di fila in questo post, ma non riuscirebbe comunque ad avvicinarsi al mio stato d'animo. Mi sento solo di aggiungere un semplice grazie. Grazie a voi per essermi stati accanto in questi anni, grazie perché continuate a credere in me e in quello che faccio. Grazie a Francesca, e grazie di cuore a Claudia e a Mariangela. 



Accessori unici per la casa

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Lo scorso Aprile, durante un corso di tecnica shabby tenuto ad Ovada, nel bellissimo B&B di Paola "Pizzo di Gallo", ho visto per la prima volta questo "oggettino" e sono andata letteralmente fuori di testa. Valentina, amica in comune mia e di Paola, lo aveva regalato per il compleanno proprio alla padrona di casa. L'oggetto in questione se ancora non lo avete capito è la testa d'alce (o di cervo, non ho ancora ben capito) che vedete nelle foto qui sotto. La produce Miho, famosa azienda italiana che si è buttata nell'ecologico - questi oggetti decorativi sono in materiale ecologico (MDF ovvero Medium Density Fibreboard) e realizza decorazioni per la casa: casette per uccellini, porta pane, sgabelli, orologi, ma anche sedie, poltrone e cucce per i nostri amici a quattro zampe. Io non appena ho trovato in un negozietto di Chiavari, questo trofeo rivestito con un patchwork di carte da parati, l'ho subito comprato...come potevo non farlo?


Non appena sono arrivata a casa l'ho aperto assieme alle nanette e anche loro erano entusiaste dell'acquisto: "Mamma è per noi?", "Mamma possiamo metterlo in camera nostra?". Vallo a spiegare a loro che la bimba grande sono io! In un attimo, grazie alle semplici spiegazioni lo abbiamo montato. Perfino i resti di ogni foglio, gli scarti tanto per intenderci, erano così belli che ho fatto fatica a buttarli via. Li ho tenuti qualche giorno da parte, in attesa di un'illuminazione, un'idea di riciclo, ma niente, alla fine ho dovuto fare ordine e gettarli nella spazzatura. Sigh...anche le bimbe erano dispiaciute! 

Miho realizza insoliti accessori per la casa. "Unexpected Things" ovvero oggetti inaspettati, è lo slogan che accompagna quest'azienda italiana con produzione "Made in Europe". Un design esclusivo reso ancora più unico dall'anima green. Come prima vi accennavo tutti i prodotti sono realizzati utilizzando materiale ecologici e sfruttando esclusivamente energia rinnovabile. Le fantasie inconfondibili che utilizza Miho sono create da abili designer italiani mentre la produzione viene effettuata interamente in Germania. Ogni accessorio è un prodotto da assemblare e collezionare. Miho unisce un prezioso design e un divertente fai da te


Alla fine come era ovvio, le bimbe hanno vinto e hanno portato tutte felici la testa d'alce nella loro cameretta. E' un oggetto sicuramente molto particolare. O si ama o si odia. Conosco persone a cui lo hanno regalato che se potessero lo regalerebbero a loro volta, ma io faccio parte di quella categoria che ama i prodotti della Miho e se vede un trofeo come questo, va in brodo in giuggiole. E voi a quale categoria appartenete? 

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission


A tavola con Sarah e Federica: "Poesie in fiore"

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Buongiorno amici, finalmente è arrivato il momento di mostrare cosa abbiamo realizzato Federica ed io. La scorsa settimana vi avevamo anticipato in un videoil nostro progetto e per me è un grande piacere farvelo vedere. Ma partiamo dall'inizio, lo sapete che mi piace raccontarvi le cose da come sono nate. Un giorno di qualche mese fa, era estate di questo ne sono certa, Fede ed io eravamo al telefono per le "solite chiacchiere" tra amiche. Sono quattro anni che conosco Federica e oggi più che mai posso dire che tra noi si è instaurato un'intesa pazzesca. Niente invidie, niente gelosie, solo sogni condivisi. 

A un certo punto della telefonata mi è sorto spontaneo dire: "Fede bisogna che io e te facciamo qualcosa assieme". E così in cinque minuti è nata l'idea. Il nostro progetto? La decorazione della tavola. Non vogliamo rubare il lavoro a chi sicuramente è più esperto di noi ma ci piaceva l'idea di creare un qualcosa di semplice alla portata di tutti senza tanti termini complicati o giri di parole. Come potete vedere la location dove sono state scattate le foto è la mia casetta. Fede è stata la fotografa ufficiale e in una giornata abbiamo realizzato sei tavole. Oggi vi mostro la prima tavola "Poesie in fiore" e venerdì prossimo troverete la seconda tavola decorata sul blog di Federica, Sweet as a Candy. A settimana alterne, ogni venerdì fino al primo Novembre, scoprirete un nuovo post "A tavola con Sarah e Federica". Rimanete con noi fino all'ultima puntata! :)


Poesie in fioreè la prima tavola del nostro progetto. La voglia di sole, di belle giornate e vento tiepido è ancora forte perciò è il momento buono per una tavola fresca e profumata. Ho la fortuna di abitare in campagna e fuori casa trovo fuori spontanei che crescono al limitare della strada. I miei fiori preferiti sono le peonie, le violette e i ranuncoli ma per una tavola semplice come quella che abbiamo realizzato i fiori di campo sono perfetti. In special modo questi fiori di carotina selvatica regalano all'atmosfera quell'aria romantica tipica dello stile shabby chic che a noi piace tanto.

Lo scorso mese al mercato di Forte dei Marmi, ho acquistato questa tovaglia floreale. Non ero ancora riuscita ad utilizzarla in una bella occasione e questa era perfetta per fare la sua entrata in grande stile. Dalle sfumature violetto pastello, spruzzata da una nuvola di fiori, sembra essere nata per questa tavola di fine estate. Ho riempito i tre vasi in vetro trasparente più semplici che avevo in casa. La tovaglia e i bicchieri in cristallo di colore differenti erano già di per sé originale, per cui piatti e vasi li ho cercati più semplici possibili. La bottiglia per l'acqua invece riprende il disegno dei bicchieri e le posate rigorosamente vintage, sono anch'esse differenti l'una dall'altra. 


Una tavola semplicissima, fresca che invita a gustare insalate colorate e pesce al forno. Per chi come me non è ancora rassegnato all'autunno, questa tavola è perfetta per ricordare l'estate e le sue belle giornate. La prossima settimana, venerdì 4 Ottobre, troverete sul blog di Federica un nuovo post sulla decorazione della tavola. Questo progetto è nato dall'idea di fare qualcosa assieme, senza pretese, con gli oggetti che ognuno di noi possiede in casa. In questa prima fase, se seguirete i nostri appuntamenti, troverete qualche consiglio e facili idee da riproporre a casa vostra.

La seconda fase del progetto invece ci vede più creative che mai. A fine giornata, quando Federica aveva ormai finito di scattare, quando tutte le memory card erano piene e i nostri piatti, bicchieri, tovaglie, posate, tovagliette...erano sparse per la cucina, ci siamo guardate negli occhi e ci siamo dette: "Non può finire così". Ci vedrete nuovamente assieme per dei workshop sulla "decorazione della tavola". Ci metteremo all'opera e insieme realizzeremo segnaposti e un centrotavola. Federica svelerà come fotografare una tavola apparecchiata e interverranno esperti del settore. Ci piacerebbe organizzare questi workshop a Genova (a casa mia) e a Bologna ma non escludiamo di poterli fare anche in altri luoghi. Cosa aggiungere altro? Rimanete con noi e lo scoprirete! :) Buon fine settimana a tutti!

Photo by Sweet as a Candy. Don't copy or use whitout permission


Cersaie un anno dopo

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Si è appena conclusa a Bologna la trentunesima edizione del Salone della Ceramica, l'ormai famoso Cersaie. Lo scorso anno ero presente anch'io e da allora non vi ho mai raccontato questa bellissima esperienza. Aspettavo il momento giusto tutto qui, ed ora è arrivato. Mettetevi comodi perché questo sarà un racconto "non breve". Nel Settembre dello scorso anno vi accennai in due post (prima parte e seconda parte), del mio ingaggio per Gamma Due, azienda leader nel settore della ceramica e del mio entusiasmo per quel nuovo lavoro. Ricordo che passai settimane da incubo in cui non facevo altro che domandarmi: "Ce la farò mai?", "Riuscirò in questo compito?". E' stato Gigi con il suo supporto a darmi l'energia e forse anche la capacità di proseguire a testa bassa in questo nuovo progetto. 

Pensate che quando ricevetti la mail da parte dell'art director di Gamma Due, non ci diedi neanche tanto peso. Pensai subito: "Figuriamoci se riesco in questa impresa"! Ed invece eccomi qua a raccontarvi di una delle esperienze lavorative più belle della mia vita. L'estate che precedette la fiera fu un caos totale: tra viaggi verso Modena, incontri di lavoro e telefonate per cercare di trovare l'occorrente necessario a noleggio, non ebbi il tempo di accorgermi che il mese di Settembre era quasi alle porte. Il mio compito è stato quello di allestire e arredare uno spazio adibito come fosse una vera abitazione, uno stand di quasi 300 mq compreso la zona bar.

Tutto a noleggio avete capito bene. Credo di aver contattato ogni azienda in Italia che produce dall'arredamento al complemento d'arredo. Occorrevano letti, ma anche materassi, cuscini con tanto di lenzuola e coperte. Dovevo reperire la cucina intera, per cui erano perfetti tavoli e sedie ma dovevo cercare anche chi mi noleggiasse il lavandino, forno, fornelli e frigorifero. Senza contare di tutti i lampadari, le applique, le lampade, i tappeti e tutte le ceramiche per i tre bagni: lavandini, docce, bidet, vasca da bagno (mi ero subito imputata su una vasca da bagno con i piedini) e tutta la rubinetteria. La "casa" doveva avere un'anima shabby e l'arredamento doveva essere ovviamente in linea con lo stile. Ero nel mio! :)


Lo ammetto non è stato facile. Ci sono stati giorni in cui ho pensato: "...e ora che faccio?". Poi tutto un tratto la luce! Un ultimo viaggio in azienda per definire i dettagli finali e il viaggio successivo sarebbe stato verso Bologna, città magica che ospita tutti gli anni il Cersaie, il Salone della Ceramica per l'Architettura e per l'Arredobagno. Il viaggio verso l'Emilia è stata una comica, il furgone sgangherato, la radio (anch'essa sgangherata) che suonava lo stesso CD per tutto il tempo perché incantata, quindi o con quella musica (un mix di canzoni cubane...) o senza musica. La partenza in ritardo, le strade sbagliate, le code in autostrada, un inizio non proprio da manuale, ma molto divertente e sicuramente adrenalinico.

Arrivati in zona fiera il panico: il pass da ritirare, ma nessuno aveva segnato i nomi, i telefoni che non prendevano e la lancetta dell'orologio che correva sempre più veloce. Solo quando abbiamo finalmente trovato il padiglione giusto (ci sono "milioni" di padiglioni lì dentro), ho potuto tirare un sospiro di sollievo. Lo stand doveva essere pronto. Dovevamo arrivare, scaricare tre furgoni (pieni zeppi), cominciare a montare tutto il mobilio e arredare le stanze. Salgo nel grande montacarichi assieme a un mucchio di addetti al lavoro, tutti omoni "truci" con le braghe calate e la sigaretta di traverso tra le labbra e mi ritrovo al terzo piano, davanti allo stand di Gamma Due. No ma quello non è lo stand di Gamma Due, non è ancora terminato. Ci sono ancora i pavimenti ricoperti dal naylon e non hanno ancora montato le porte. No no impossibile, devono ancora posare alcune piastrelle. Sì sì quello è proprio lo stand di Gamma Due. Oddio... Dovevate vedere la mia faccia!


Quello che mi si è prospettato davanti era l'apocalisse. Un andirivieni di operai provenienti da ogni parte del mondo. Mi sembrava di essere nel centro storico di Genova. Dovevo stare attenta a dove mettevo i piedi perché in ogni superficie calpestabile vi erano posati secchi di pittura, attrezzi da lavoro, piante e fiori, oggetti imballati ma soprattutto si doveva stare attenti a quei pazzi guidatori di muletto che sfrecciavano zigzagando tra noi umani e tutto quel "popò di roba" posato a terra. Lo stand di 300 mq ancora a soqquadro. Non erano pronte le due camere da letto, né la cucina. Il salotto era invaso da bancali di materiale e i tre bagni sottosopra. Perfino la spa e la zona bar erano ancora in "ristrutturazione". 

Trovo subito Gianluca, l'art diretor di Gamma Due. Mi vede pallida, provata:"Tutto bene Sarah? Siamo quasi a tiro, mancano solo alcune cose". E rimarca la pronuncio sul solo. "Solo?" gli rispondo ironicamente. "Credevo di dover cominciare subito ad arredare". Per farvela breve perché in quella settimana di allestimento sono successe un sacco di cose memorabili, ho subito capito una cosa: ero l'unica donna presente in mezzo a un indefinito numero di omaccioni. Il mio compito in quella settimana è stato quello di trasformarmi in un sergente, incurante degli sguardi cupi di alcuni, truci di altri e perseverante in ogni mio comando. D'altronde una settimana prima, una cugina mi disse per telefono: "Sarah sarai la sola donna in mezzo a tanti uomini, fatti subito valere"

I giorni sono volati, letteralmente. Le nottate pure. Per colpa della mia timidezza non sono riuscita a legare con nessuno...seee ci credete? Praticamente dopo un giorno il signore del montacarichi era diventato il mio migliore amico e sapevo a menadito la storia di tutti gli operai che lavoravano con me. Sveglia alle sette di mattino, colazione in albergo e di corsa un taxi (amo i tassisti bolognesi). Arrivo in stand, lavoro, lavoro, chiacchiere e lavoro. Rientro in albergo, doccia e di corsa questa volta verso il centro della città dove ci aspettavano buon cibo, musica e divertimento fino alle tre/quattro del mattino. Ho fatto una settimana da urlo. Due settimane non le avrei rette. Vi dico solo che quando sono tornata a casa, il giorno dopo ero a letto in coma con la febbre.


Adoro Bologna, è una città magica, viva. Pulsa energia da ogni angolo di strada, è galvanizzante. Ricordo ogni singolo momento passato in quella città, ogni persona che ho conosciuto. Dal tassista che racconta la storia di quando è stato minacciato e derubato, all'operaio che mi racconta la storia dei suoi figli. In particolar modo nello stand di Gamma Due c'era un squadra di Polacchi che mi è rimasta nel cuore: tutti omoni tatuati, con i quali è preferibile non discutere. Meglio averli come amici piuttosto che come nemici. Si sono dimostrati grandi lavoratori e molto pazienti...con la sottoscritta. Soprattutto quando nel mio inglese incerto gli facevo tirare giù un quadro perché storto di qualche centimetro, oppure gli facevo smontare una mensola (montata in un mosaico di ceramiche) per spostarla poco più a destra. O anche quando alle otto di sera (facendogli gli occhi dolci ovviamente) gli dicevo: "Sorry...one last job"!

E' stato un piacere lavorare per Gamma Due, ho conosciuto un team affiatato e appassionato del proprio lavoro. E' una gioia vedere questo. La settimana è stata sfiancante è vero (magari se fossi andata a dormire ad un orario decente la sera...), ma sarei pronta a ripeterla domani, e ancora dopo domani. Il giorno dell'inaugurazione è stato spettacolare. L'alba con un cielo terso è stato il preannunciarsi di una giornata tutta da ricordare. E quando il treno con me sopra, è partito verso casa, quando i saluti con tanto di lacrimuccia sono stati fatti, è rimasta sotto la pelle quella sensazione di famiglia che si era creata in quella settimana. Grazie Davide che hai creduto in me, grazie Gianluca che mi sei stato accanto, grazie Matteo per il tuo aiuto indispensabile.


I miei "angeli"

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission


Mercanteinfiera a Parma

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La prossima settimana sono stata invitata a visitare Mercanteinfiera. Quella di quest'anno sarà la trentaduesima edizione e si tiene a Parma dal 5 al 13 Ottobre. Ma cos'è Mercanteinfiera? E' una mostra internazionale di modernariato, antichità e collezionismo. E' una vera e propria città antiquaria nella quale più di mille espositori, provenienti da tutta Europa, esibiscono le proprie scoperte a migliaia di visitatori, amanti dell'arredamento vintage, collezionisti e cultori della memoria. 

E' un evento unico da non perdere, uno tra i più importanti appuntamenti del settore su scala europea. Se me lo permetteranno vorrei realizzare un bel reportage fotografico. Troverete un sacco di proposte preziose ma anche curiose e originali. Ogni anno il Mercanteinfieraè presente con due appuntamenti: uno a primavera ed uno in autunno. Il tutto si svolge a Parma (quartiere fieristico) nel cuore della mia amata Emilia. Cosa dite vi ho convinti a venire? Ci vediamo là?


Ho sempre sentito parlare di questa fiera ma non ho mai avuto l'occasione di andare. Inutile dire che sto già fremendo dall'eccitazione...e con me il portafoglio. Non si sa mai cosa si troverà girando per un mercatino. E questo non si tratta proprio di un "mercatino". Quando giro per le bancarella dei mercatini della mia città, trovo sempre qualcosa che mi attrae. Oggetti a cui non avevo mai pensato ma che appena visti, puf, è come amore a prima vista. 

Così nascono le mie collezioni. In casa ne posseggo delle più svariate: dalla collezione di mattarelli a quella di pennelli da barba. Dalle tazze del latte alla collezione di porta uova. E poi ancora vecchie chiavi, cristalleria, bilance da cucina (quelle tedesche che adoro), nastri di pizzo, sveglie. Insomma un vasto repertorio. Se un giorno decidessi di disfarmi di tutti questi oggetti potrei partecipare anch'io al Mercanteinfiera! :)


Pronti per l'appuntamento di venerdì "A tavola con Sarah e Federica"? Non perdete il prossima post. Questa volta lo troverete sul blog della Fede, Sweet as a Candy

Photo by Sweet as a Candy. Don't copy or use whitout permission


Una fattoria nella campagna londinese

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Avete mai pensato di cambiare casa? Lo so che in molti si scontrano tutti i giorni con questo pensiero. Scontrano perché non è facile di questo periodo, affrontare una spesa incombente come quella dell'acquisto della prima casa. In molti, soprattutto all'estero la preferiscono in affitto. Noi italiani no. La prima casa deve essere nostra. Nostra con la N maiuscola. E' il nostro rifugio, il nido dove tornare dopo una giornata di duro lavoro. Dove riposarsi e rilassarsi lontano dai mille pensieri quotidiani. Quando anni fa, ero ancora alla ricerca di casa, nel girare tra le tante abitazioni in vendita, cercavo un segnale positivo che potesse esprimermi serenità. Qui a casa sono serena, è una sensazione che ho percepito fin da subito. 

Pensate che vicino a casa mia c'è una chiesetta che dista circa 50 metri. Ogni quarto d'ora le campane suonano e non con un solo rintocco. Sono le 11.30 di mattina? Allora suoneranno 11 rintocchi "grandi" e 2 "piccoli". E' mezzanotte e tre quarti? Le campane suoneranno 12 rintocchi "grandi" e 3 "piccolo". Beh, avevo paura che le campane non mi lasciassero chiudere occhio, che mi disturbassero ad ogni ora e invece le amo. Già dalla prima notte passata in questa casa poco più di anno fa, ho dormito come un bambino. E se devo essere sincera, io che ho sempre avuto paura di stare in casa da sola, ho sempre avuto paura dei rumori "strani" che si sentono di notte, in questa casa per la prima volta mi sento davvero tranquilla. 

Un bel preambolo per raccontarvi la storia di Nick e Bella che dal centro di Londra si sono trasferiti in campagna. Ambe due fotografi di professione, hanno cercato nella loro casa un qualcosa di particolare. Quel particolare che li richiamasse come la mia casetta mi ha chiamato non appena ho varcato la porta di casa. Inoltre hanno voluto investire nella loro abitazione in quanto possibile set cinematografico grazie all'originalità che vi dimora. 


La proprietà è una piccola fattoria, probabilmente risalente al 17° secolo. Inizialmente, dicono i proprietari, era un accumulo di ruggine e macerie. Non di certo la casa che quando la si vede, si esclama "wow"! Però Nick e Bella hanno intuito subito il grande potenziale e grazie a un duro lavoro hanno trasformato questa abitazione. La famiglia si può ritenere più che soddisfatta. 

Ma il risultato di questo duro lavoro non è solo una bella casa accogliente e familiare, ma una casa di stile che ha attirato servizi fotografici per la moda, come ad esempio per Vogue Italia. Nick racconta di aver avuto la casa invasa di persone tra addetti al lavoro e modelli. In quei giorni pioveva e l'ingresso era pieno di fango. La loro casa è stata il set di molte riviste come Country Living, Daily Mail, John Lewis, Home and Gardens e tantissime altre. Un successo enorme che ha portato alla coppia un bel reddito con il quale paga mutuo e bollette. E voi avete una casa che potrebbe essere il set fotografico per qualche rivista/casa di moda? Sapete che esistono dei siti web che specializzati in questo? Io ci farei un pensierino.


La stanza più grande della casa è senza dubbio la cucina. Le pareti sono bianche e alcune di vecchi mattoni. Le travi della cucina sono state lasciate del loro colore naturale e il tutto rendo l'ambiente armonioso. Il tavolo di pino invece è stato pitturato e nel corso degli anni ha già cambiato colore più volte. Nick e Bella dicono di essere soddisfatti dell'angolo del salotto dove è in bella mostra (ma perfettamente funzionante) una vecchia stufa Jotul. 

I libri salgono su entrambi i lati del camino e sulla mensola centrale potete ammirare una collezione di nidi di uccelli. L'enorme specchio dorato francese invece è il protagonista della zona divano. In questo locale, sia le travi che il pavimento di legno è stato dipinto utilizzando il colore "James White" di Farrow & Ball. Sicuramente a questa coppia non manca l'occhio per i dettagli. Perfino gli interruttori della luce sono originali in bachelite e quelli mancanti sono stati recuperati in stile retrò. 

Non c'è dubbio che Nick e Bella, con grande maestria hanno creato un luogo perfetto per un set fotografico. Ma il loro vero successo non è solo quello di aver creato un ambiente scenografico unico, ma allo stesso tempo di non aver perso di vista il fatto che prima di tutto la fattoria è la casa di famiglia. Una casa di cui possono essere giustamente orgogliosi e in cui le loro figlie potranno godere di un'infanzia magica.




Interni di stile

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E' appena terminato un lungo weekend pieno di creatività. Ne vengo fresca fresca (si fa per dire...in verità sono distrutta), dalla Fiera Creattiva che si è tenuta a Bergamo nei giorni scorsi. Anche quest'anno sono stata ospite di Elisabetta nel suo bellissimo stand. Ogni volta che vado, ci sono sempre più visitatori. Se le volte scorse ho visto donne trainare trolley pieni zeppi di materiale creativo, questa volta si erano portate dietro un vagone intero...oppure il santo marito da caricare di sacchetti! Poveri loro. Anch'io non ho potuto esimermi dallo shopping. Nei prossimi giorni vi mostrerò il bottino che mi sono portata a casa. Ma parliamo del post di oggi. 

Quando la primavera scorsa ho scoperto queste foto, è stato amore a prima vista e non vedevo l'ora di condividerle con voi. Ma ho dovuto aspettare che Enrique Menossi, fotografo eccezionale e proprietario di questi scatti, rifacesse il nuovo sito. Ora che finalmente tutto è sistemato, ho il via libera per mostrarvi le sue foto. Quante parole esistono per descriverle? Credo che solo la parola "meravigliose", basti e avanzi, non serve aggiungere altro. Siete d'accordo? Questi interni di stile dovrebbero essere d'ispirazione per tutte quelle persone che mi chiedono avvilite:"Sarah in casa mia ho il cotto come posso fare per rendere l'atmosfera shabby?" oppure "Odio il cotto, secondo te questo pavimento potrebbe stare bene con lo stile shabby?". Guardate queste foto e rispondetevi da soli. Sì, questo pavimento non è particolarmente rosso ma a mio parere, lo stile dell'arredamento si accosterebbe alla perfezione. 



A mio parere questi interni sono ricchi di gusto. Forse alcuni di voi penseranno che sia facile fare una bella foto avendo a disposizione scenografie come queste, ma non è così. Quest'estate ho avuto la possibilità di vedere all'opera due fotografe professioniste e ho potuto constatare il grande impegno che si cela dietro un "semplice" click. Tecnica, studio e un grande occhio per immaginare l'inquadratura perfetta ancora prima di scattare la foto. E' questo che secondo me distingue un bravo fotografo. 

In molti mi chiedono che tipo di macchina fotografica utilizzi. Innanzi tutto io non mi sento assolutamente una fotografa ma una persona a cui piace fotografare. Anni fa, feci un corso di fotografia con la reflex manuale (quella con il rullino tanto per intenderci) del mio papà. Fu quasi un disastro. Nel senso che negli anni successivi, rimossi ogni sapere su diaframma, luce, tempi...insomma una tragedia. Il mio insegnante mi ripeteva che avevo comunque un buon occhio e forse ho imparato a compensare la carenza di tecnica con questo. Comunque posso dire che più tempo si tiene in mano la macchina fotografica, più si impara ad utilizzarla. Forse non spenderei più soldi in un corso, ma comprerei un buon libro ed una macchina fotografica in modo da esercitarmi subito. Il mio segreto? Scatto tremila fotografie per ogni scenografia, su queste ce ne saranno due carine no? ;)


Mi piacerebbe fare un piccolo sondaggio per capire quale sia secondo voi, l'elemento fondamentale per la buona riuscita di una fotografia. La luce? Non credo. Con l'aiuto del cavalletto e con una buona macchina che abbia abbastanza "ISO", si riesce a scattare in condizioni pessime facendo comunque una foto luminosa. Pochi giorni fa si parlava con un amico proprio di fotografia. Mi raccontava che navigando nel web era "inciampato" in una discussione. Il tema era, secondo voi quali sono le parole per descrivere una bella fotografia? Tra i tanti utenti che hanno commentato la domanda, ce n'è stato uno che ha risposto: "Se avessi le parole perfette per riuscire a descrivere una fotografia, non fotograferei, perché è proprio con quest'ultima che riesco ad esprimere con un'immagine, quello che non riesco a dire con le parole". Beh, sono d'accordissimo con questo utente. E voi come la pensate? Mi piacerebbe conoscere il vostro parere.

P.S. Non so se tutti sapevate che la mia cagnolina Ellie era incinta. Scrivo era perché "giustamente" ha aspettato il weekend in cui non ero a casa per partorire ben cinque cucciolotti pelosi. Oh quanto mi sarebbe piaciuto esserle accanto. Farle qualche carezza mentre aspettava che uscisse il primo cagnolino e gustarmi il momento. Egoisticamente parlando, non vedevo l'ora di assistere al parto. Nella mia vita ho visto nascere vitelli, puledri, conigli, criceti, gatti e perfino canarini...ma cagnolini mai. Va beh, per ora mi godo la mia neo mammina e i suoi teneri cinque cuccioli: due neri come la pece (come era la loro mamma appena nata) e tre bianchi con qualche macchia nera sparsa qua e là (come il loro papà). Sarà un divertimento trovargli i nomi assieme a Beatrice e a Mathilde. Loro sono euforiche e non fanno altro che parlare del momento del parto e di quanto sono belli i cuccioli. Le mie cucciole, i miei cuccioli, ora la famiglia si è allargata a dieci...gulp! ;)

Photo by Enrique Menossi. Don't copy or use whitout permission


La mia casa su Abitare Country

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Me lo state chiedendo in tanti in questo giorni:"Sarah ma è vero che la tua casa è su una rivista?" - "Di che rivista si tratta?". Ebbene sì, con molto orgoglio vi dico che su Abitare Country di Novembre-Dicembre (in edicola in questi giorni), troverete un servizio dedicata alla mia casetta. Ma quanto sono felice? Per me è davvero un grande onore, anche perché le foto che sono state pubblicate sono le mie e di Simonetta. Ricordo quel giorno ancora con il sorriso sulle labbra. Era pieno Agosto e fuori c'erano almeno 35°C. Cosa facevamo noi? Addobbavamo la casa con le decorazioni natalizie, ascoltavamo Frank Sinatra, cercavo negli scatoloni l'albero di Natale e soprattutto tiravo fuori i maglioni di lana per qualche scatto ad hoc. Ma quanto ridere ci siamo fatti? 

Pensate che mentre scattavamo qualche foto in giardino, alla porta d'ingresso dove avevo appeso la ghirlanda di alloro e a fianco a me c'era un vistoso albero di Natale, i vicini di casa incuriositi dal trambusto, passeggiavano avanti e indietro cercando di passare inosservati. La maggior parte di loro se ne andava sorridendo, ma alcuni scuotevano la testa increduli. Credo di essere diventata la pazza del paese, quella che in piena estate festeggia il Natale. Le bimbe di certo non hanno aiutato. Se ne andavano in giro sbraitando e canticchiando che a casa loro era arrivato Babbo Natale! Che famiglia di matti!


Un altro divertentissimo momento è stato quando verso ora di merenda, le nostre pance hanno cominciato a brontolare e in un lampo ho esclamato: "Perché non facciamo merenda con il pandolce e lo spumante?". L'idea ovviamente è stata accolta con entusiasmo e al ritmo di Feliz Navidad, abbiamo brindato al servizio fotografico, al Natale anticipato, all'amicizia e alla mia casetta, protagonista indiscussa di queste pagine. 

Le foto che abbiamo scattato quel giorno sono veramente tante e la redazione ha fatto la scelta finale. Mi avete chiesto: "Ma le foto della mudroom?", effettivamente quelle non ci sono, come il progetto fotografato dalla A alla Z sulla ghirlanda natalizia, ma ve lo giuro, Simonetta ed io avremmo scattato 500 foto, sarebbe stato impensabile pubblicarle tutte. Quelle che non vedrete nel servizio, ve le mostrerò qui sul blog, mano a mano che si avvicina il Natale. Per ora mi godo questo servizio! 

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission


A tavola con Sarah e Federica: un tè con Mister Teddy

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Bentornati amici eccoci al terzo appuntamento "A tavola con Sarah e Federica". Il nuovo progetto mio e di Federica che ha come tema la decorazione della tavola. Quest'oggi vedrete "un'apparecchiatura" molto speciale, nata quasi per gioco. Fede ed io eravamo nella camera delle mie bimbe e assieme a noi c'era il piccolo Gianmarco che giocava con qualsiasi cosa potesse afferrare. Beatrice e Mathilde erano sedute a tavola e giocavano a fare le mamme, così quasi per gioco appunto, ho detto: "Perché non apparecchiamo qui per una merenda festosa?". Ed ecco le foto di quel famoso sabato.

Beh chi invitare per una merenda speciale come ospite d'onore? Ma Mister Teddy naturalmente! Sempre pronto ed elegante con una camicia a scacchi (era un vestitino della Petit Bateau di Mathilde), sì è subito messo comodo a capotavola. Come merenda tante caramelle, marshmallow e succo di frutta. Il tavolo è stretto ma così si sta tutti più vicino. Volete unirvi anche voi?


Regole da seguire per questa tavola: colore, colore e ancora colore. Come segnaposto abbiamo utilizzato dei vecchi cubi in legno con l'iniziale del nome. Stoffine di cotone fantasia erano i tovaglioli. Ovviamente uno diverso dall'altro e poi centrini di carta per movimentare ancor di più la tavola. I grossi bicchieri in ceramica colorati è stato un acquisto di qualche anno fa alla Rinascente. Erano tutti in saldo e non ho saputo resistere. Ne ho comprati otto gialli, otto azzurri, otto rosa e otto verde acqua. Ho sempre pensato che per un compleanno o per un picnic fossero perfetti ma ora devo aggiungere che sono perfetti anche per una merenda con Mister Teddy!

Le tazzine delle bambole delle mie cucciole hanno reso tutto più frou frou! A chi non piacerebbe prendere un tè in una tazzina che a malapena contiene 5 ml di liquido? ;) A parte gli scherzi, le bimbe si sono divertite un sacco e si sono prestate da modelle senza neanche che glielo chiedessimo. Appena hanno visto la tavola apparecchiata hanno esclamato in coro: "Che bellooo...possiamo mangiare qua noi?". Qualche elegante vasi di vetro contenente caramelle, hanno completato il quadretto.


Ed ora qualche informazione sull'arredamento. Il tavolo che vedete in fotografia è stato un acquisto non previsto in un mercatino dell'antiquariato. Non previsto perché in quell'occasione cercavo di tutto tranne che un tavolo. Pensate che Gigi lo ha pure distrutto durante il trasloco. Lo ha montato a gambe all'aria sul tetto della macchina e dopo un minuto (dico un minuto), è entrato in una galleria per fare manovra con la macchina. Morale della favola, le gambe di una parte si sono letteralmente spezzate. Il mio urlo (mentre assistevo atterrita alla scena) è stato un urlo di terrore!

Gli sgabelli sono invece un acquisto recente. In tanti mi avete chiesto dove li ho comprati e lo ripeto anche qui, li ho presi da Tiger pagandoli ben 8 euro l'uno. Sono in metallo smaltato, alti come una seduta normale, non sono troppo carini? Io li adoro. Il seggiolone su cui è seduto Mister Teddy è un vecchio seggiolone da bambole, acquistato in un negozietto di Genova (che ahimè ora ha chiuso i battenti) e che recuperava molti oggetti deliziosi come appunto questo seggiolone, direttamente in Francia. 

Si è concluso anche per oggi, l'appuntamento "A tavola con Sarah e Federica", ma non dimenticatevi che venerdì prossimo lo ritroverete sul blog di Federica, Sweet as a Candy. Per ora vi lascio il link dei nostri primi post dedicati alla decorazione della tavola. Buon fine settimana a tutti! 


Photo by Sweet as a Candy. Don't copy or use whitout permission


Shab introduce lo Stile Bohemian

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Buon lunedì amici, avete passato un bel weekend? Il mio è stato molto movimentato. Venerdì sera ho aiutato mia madre nell'organizzazione di una cena per 300 persone in uno dei palazzi più belli di Genova. E' stato esilarante vedere una "donnina" come mia mamma (donnina perché è piccina), organizzare quasi tutto da sola una cena per così tante persone. Ma che dico una cena, le cene erano due: un menù orientale ed uno occidentale. Veramente una grande donna! Sabato sera abbiamo festeggiato il compleanno di Gigi con amici e parenti e domenica abbiamo avuto a pranzo una cara coppia di amici e si è parlato di tanti bei progetti. Insomma un fine settimana ricco.

Quest'oggi vorrei parlarvi, o forse dovrei scrivere mostrarvi uno degli stili che amo, ovviamente dopo lo stile shabby: lo stile bohemian. Assieme a quello industrialè uno dei miei preferiti. Se mi seguite su Pinterest, saprete quanto io ami questo stile così colorato e originale. Oggi anche da Shab, potete trovare dei nuovi prodotti stile bohemian, non è fantastico? Un pò di tempo fa ero al telefono con Elisabetta e tra una chiacchiera e l'altra mi ha messo al corrente l'idea di introdurre nuovi oggetti dall'animo bohemian. Così dopo lo stile shabby e quello industrial, ha creato una bella tripletta di decorazioni negli stili che più mi piacciono. Sarà difficile stare lontano dal suo sito! 


Al momento potete trovare, un set di tazzine, un set di ciotole, zuccheriera e bricco del latte tutti in finissima ceramica lavorata a mano. Durante la Fiera Creattiva di Bergamo, dove sono stata ospite nello stand di Shab, ho potuto ammirare in anteprima i nuovi prodotti e constatare di persona quanto siano ben fatti. Mi hanno fatto venire la voglia di arredare la casa con uno stile completamente diverso. A tratti cerco sempre di mischiare lo stile shabby con un pizzico di provenzale, country e industrial ma ammetto che non è facile rendere tutto armonioso. Così ho pensato che siccome devo ancora finire di arredare lo studio, lo stile che adotterò per questa stanza, potrebbe essere proprio quello bohemian. 

Anche nell'abbigliamento mi piace cambiare spesso look e se un giorno sono una hippy convinta con gonnellona lunga e catenine colorate al collo, il giorno successivo mi piaccio con un pantalone elegante e un tacco 12. Cosa c'è di più bello che poter cambiare? E ancora più bello di riuscire a cambiare look alla casa? Per questo motivo che ho cercato di arredare utilizzando toni neutri, perché con un tocco di colore e qualche oggetto ad hoc, cambia radicalmente faccia!


~   Shab  ~
Per informazioni: info@shab.it

potete trovarlo anche su:


Crea il tuo blog: fai della tua passione una professione

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Chi mi segue sa che sono una lettrice di Casa Facile, rivista creativa dedicata all'arredamento. Di solito mi piace sfogliare questo genere di riviste quando in casa regna pace e tranquillità, in poche parole quando tutti dormono. Attendo il momento con ansia e mi gusto ogni attimo, ogni pagina, ogni servizio. Qualche sera fa, ero sotto le coperte con una tazza di tisana in mano e posato sulle ginocchia l'ultima copia di CF. Ero quasi arrivata alla fine quando per caso mi è caduto un occhio su un servizio sensazionale. Era ora che qualcuno pensasse a un corso del genere. Ma di cosa sto parlando?

Il titolo del servizio è: "Fai della tua Passione una Professione". Vi viene in mente qualcosa? Va bene, va bene vi spiego tutto. Siete creative e volete aprire un blog? Magari realizzando il vostro sogno trasformando il vostro hobby in un lavoro? L'articolo dice: "Fai il grande passo, apri un vero blog per valorizzare online il tuo lavoro!". Tre talenti creativi si sono uniti per dare vita ad un corso unico nel suo genere: Barbara Pederzini - wedding planner, Ilaria Chiaratti - fotografa e Valentina Raviolo - blogger di interni, vi aspetteranno sabato 19 Ottobre ad Abilmente, la mostra-atelier dedicata alla manualità creativa. 


"CREA IL TUO BLOG" sarà il tema principale di questa giornata. Dedicato a tutte le creative che non hanno mai mosso un piede nel web, ma che vorrebbero entrare e farne parte. Importante: per partecipare dovete portare con voi un computer o un tablet e soprattutto prenotare la vostra iscrizione, i posti sono limitati. Per farlo vi basta iscrivervi direttamente sul sito www.cflabblog.eventbrite.it

Ricordo come fosse ieri il giorno in cui ho aperto Shabby Chic Interiors. Era un freddo giorno d'inverno e volete sapere qual è stata la parte più difficile? Trovare il nome del blog. Oh quante prove. Fortuna che ero già partita con l'idea sicura per la scelta della piattaforma. Il blog inizialmente era veramente semplicissimo. Aveva uno sfondo rosa delicato ed è stato così per molto tempo. Solo più di un anno dopo ho cominciato a giocare con il codice html e a cambiare la grafica della pagina.    


Ci sono alcune semplici regole da seguire per aprire un blog ma mi rendo conto che per chi non ha mai "bazzicato" nel mondo dei blog, sia invece complicato. Effettivamente ora che ci penso, anch'io ho trovato alcune difficoltà all'inizio della mia avventura. Ad esempio non capivo come commentare un post e non sapevo neanche cosa fosse un post. Ho imparato più avanti a programmarmi gli articoli (cosa molto funzionale a mio parere) e a dare la giusta importanza alle etichette. Tutte cose che ovviamente vi verranno insegnate al corso di sabato 19 Ottobre dalle tre blogger creative. 

Se potessi andrei anch'io ad Abilmente e di corsa come un treno. Penso ci sia sempre qualcosa da imparare e oltretutto sarebbe un bel modo di ritrovare Valentina e Ilaria (vi ricordate? Erano a casa mia questa estate per un servizio fotografico alla mia casetta) e di conoscere finalmente Barbara. Sono molto curiosa e sono sicura che al corso faranno il pienone. Ricordatevi di prenotare il vostro posto e se sarete presenti a quell'evento e vi va, raccontatemi com'è andata. Chissà quanti nuovi blog apriranno quel giorno! Buona fiera a tutti!

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission


Cinque cuccioli da amare

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Ebbene sì sono nati. La famiglia si è allargata ed ora siamo in dieci! :) La Ellie ha avuto cinque splendidi cuccioli e stanno tutti benone. Non fanno altro che cucciare latte e dormire, cucciare latte e dormire. Che vita dura la loro eh? Sono nati nella notte di venerdì 4 Ottobre ed ovviamente io che avrei tanto voluto assistere al parto, non c'ero. Dov'ero? Alla Fiera Creattiva di Bergamo. Ricordo che era sera tardi e stavo cenando con amici quando con un mms il nonno mi avvisa che è nato il primo cucciolo. Dovevate vedere la mia faccia, tra l'emozione, lo stupore e il dispiacere di non essere con la mia cagnolina. Ho pensato, cavolo ho visto nascere di tutto, cavalli, vitelli, gattini, conigli, criceti e perfino canarini solo i cagnolini non ho mai visto nascere!

Cinque cuccioli pelosi, due neri e tre bianchi a macchie nere come il loro papà. Non sappiamo ancora quanti maschietti e femminucce ci saranno, per il momento è troppo presto ma i nomi li abbiamo già scelti, quelli sì. Sono Pece (tutto nero), Inchiostro (nero con la panciotta bianca), Chiodino (bianco con la testa nera), Cyrano (bianco a macchie nere ed il nasone rosa) e Nemo (bianco a macchie nere). Ovviamente tra qualche settimana, quando scopriremo il sesso dei cuccioli, i nomi potrebbero subire qualche variazione. Per ora sono tutti i nostri "amorini teneroni".


Ho già ricevuto qualche mail di adozione. Veramente se la Ellie avesse partorito venti cuccioli sono sicura che sarei riuscita a trovare un padroncino ad ogni creatura ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare. Quindi sono qui a chiedere gentilmente a tutti coloro che sono veramente interessati ad avere un cucciolo di pensarci bene e di scrivermi una mail: sarahtognetti@yahoo.it La scorsa settimana ho ricevuto mail del tipo:"Ma che belli questi cuccioli, sono già prenotati? Ne vorrei uno per me" e dopo qualche giorno la stessa persona mi annunciava di averci pensato bene e di non prendere il cucciolo. Quindi vi chiedo solo un pò di decisione e...pensateci bene prima di scrivermi. 

Le bambine ovviamente sono andate fuori di testa. Per loro assistere al parto è stato emozionatissimo ed io sono molto felice per loro. Mi hanno raccontato che ogni cucciolo, usciva dalla Ellie come fosse dentro a un palla. La cagnolina leccava e leccava incessantemente questa palla un pò trasparente (parole loro) finché non usciva il cucciolo.  Ho qualche foto scattata dal nonno dove si intravedono alcuni dei momenti cruciali che custodirò gelosamente. Brava la mia Ellie! Peccato solo che con noi non ci sia più Buster. Mi domando che cosa avrebbe pensato a vedere girare per casa cinque piccoli "palle di pelo". 


Essendo nati due venerdì fa, oggi compiono due settimane di vita. Hanno aperto da pochi giorni gli occhietti anche se non sembra ancora che riescano a vedere. La Ellie è una mamma straordinaria, ha fatto tutto da sola nel momento del parto e da allora è sempre accanto a loro. Per il momento ho trasformato il mio studio in una nursery, così i cuccioli hanno una stanza tutta per loro, calma e tranquillità. La Ellie è sempre molto vigile, è strano vederla così responsabile nei confronti di cinque piccole palle di pelo, soprattutto sapendo che anche lei è poco più di un cucciolo, ha solamente un anno e mezzo. Patatina lei.

Le volte che è con noi (praticamente ogni volta che mangiamo lei si infila sotto il tavolo sperando che cada qualcosa), ha comunque un orecchio puntato verso i suoi bimbi. Appena uno di loro fa un versetto un pò più forte (sembrano piccoli miagolii), lei corre in studio pronta per allattare. Se non è questo allattamento a richiesta! :) Con queste foto vi auguro un buon weekend! Per me lo sarà sicuramente, domani festeggeremo il compleanno alla piccola Mathi e domenica sarò dalla mia amica Irene, a tenere uno dei miei corsi di tecnica shabby al meraviglioso B&B Valdirose

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission

La cucina di oggi: estetica e praticità si uniscono

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Buongiorno amici oggi parliamo di un tema che sta a cuore a molti di noi: la cucina. In questi anni mi sono resa conto che la cucina è uno degli argomenti che richiama più interesse. Sarà perché è il focolare di ogni casa? Sarà perché noi donne (soprattutto noi donne dai), ci passiamo dentro un sacco del nostro tempo, fatto sta che la cucina intesa come ambiente è la parte della casa che ci amiamo di più. La difficoltà di arredare questa stanza consiste nel fatto che bisogna saper unire la praticità del quotidiano all'estetica senza tempo. Ho visto cucine meravigliose, come si suol dire da rivista, ma proprio per questo poco funzionali. Al contrario ho visto cucine molto pratiche e ricche di ogni confort ma anonime nello stile. Che fare? 

Qualche giorno fa ho conosciuto Giulia che mi ha fatto conoscere Arrital Cucine, sono andata a visitare subito il sito e mi è piaciuto innanzi tutto il significato che si dà alla cucina al giorno d'oggi: "La cucina non è solo un luogo dove consumare un cibo. E' lo spazio in cui si dilatano i tempi di un rito. Il rito dell'abitare". Amo questa filosofia e la condivido in pieno. In casa mia ad esempio ho cercato di ampliare se possibile ancora di più questo concetto cercando di unire due ambienti di solito divisi, in un'unica e grande zona giorno dove la cucina coabita con il soggiorno e il salotto. Ho unito lo spazio dedicato al relax e alla convivialità allo spazio destinato al pranzo. 


Ho trovato queste ambientazioni splendide. Beh ovviamente sono tutte scenografie studiate e non è facile trovare stanze così grandi nelle case di oggi ma al di là di questo particolare, ho potuto notare quanto studio ci sia tra gli spazi, mi è subito saltato agli occhi quanta cura ci sia nel dettaglio. Ad esempio nella Cucina Contrada, c'è spazio per un grande forno ma anche per le mensole. Chi di solita cucina tanto significa che possiede molti libri di cucina no? Ecco ho trovato carino che abbiano pensato a questo piccolo dettaglio. Sicuramente se dovessi comprare una cucina come queste cercherei di personalizzarla questo sì. Magari scegliendo maniglie diverse e opterei per un tavolo/sedie in uno stile differente dal resto della cucina. Ma questo è solo un gusto personale.

Giulia descrive molto bene la cucina nei giorni nostri in stile shabby chic: "Chi non ha mai sentito il termine shabby chic? Letteralmente significa “trasandato chic” ed è l’ultima tendenza in fatto di arredamento domestico. Un po' romantico e un po’ retrò, lo shabby chic ha fatto la sua comparsa anche nell’arredamento delle cucine e del living. Al bando quindi cucine dai colori scuri e dalle linee geometriche ed un tantino “fredde”. Da oggi la cucina si colora di tinte pastello e con un deciso richiamo allo stile country per un’ atmosfera calda ed accogliente dal gusto decisamente vintage. I mobili assumono forme rotondeggianti e si arricchiscono di decori che prendono spunto dal mondo floreale. Atmosfere un po’ British mescolate ai colori e fantasie provenzali, fiori e oggetti di riciclo magari provenienti da qualche vecchio armadio di famiglia. Per concludere qualche merletto, fiori ed un pizzico di romanticismo. Ecco la ricetta perfetta per arredare una cucina classica in perfetto stile shabby vintage".


E aggiunge: "Il living e la cucina sono i primi luoghi della casa che "segnalano" i cambiamenti delle abitudini, dei gusti e del modo di vivere gli spazi domestici. In questo preciso periodo storico notiamo infatti un evidente ritorno del living e della cucina come luoghi di incontro e di rifugio" all'interno delle mura domestiche. Ecco quindi spiegato perché anche lo stile classico, magari arricchito da qualche spunto contemporaneo come l'uso di oggetti di riciclo, sta rivivendo oggi il fasto degli anni passati". Giulia consiglia a tutti coloro che abbiano l'intenzione di ri-arredare o arredare la cucina seguendo il trend del momento, di visitare la sezione Classic di Arrital Cucine

Ammetto però che se dovessi cambiare casa (non ti preoccupare amore, non ho intenzione di comprare un altro rustico), mi butterei su altri stili. La mia voglia di cambiare è tanta ed è proprio per questo che vorrei avere a disposizione almeno cinque case per potermi sbizzarrire e arredare ognuna di esse con uno stile differente, con un nuovo stile che mi piace. Ad esempio mi sono innamorata di questa cucina, modello Village. Sarà l'ambiente con le vecchie travi sbiancate, oppure la grandezza del locale, ma adoro questa cucina. Beh sì, forse mischierei qualche particolare con oggetti più rustici o country ma mi piacciono le linee pulite di questa cucina. E per voi, qual'è la vostra cucina preferita? Lo stile (o gli stili) che vi contraddistingue? 



Il valore aggiunto

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Il prossimo mese sarò a Milano a tenere non uno ma ben due corsi di tecnica shabby. Segnatevi queste date: sabato 9 e domenica 10 Novembre. Inoltre mi troverete alla fiera Hobby Show, domenica 3 Novembre dove terrò dei mini corsi pratici di tecnica shabby. Mi ospiterà Yael, creativa al 100% e mamma di due bambini. Dispone di uno spazio appena fuori la grande città, che affitta a chi volesse proporsi per corsi creativi di ogni genere. Le sue stanze sono sempre piene di artisti. Nel suo Spazio Culturale My G, troverete molti corsi tra i quali: mosaico contemporaneo (tenuto da Yael in persona), fotografia istintiva, taglio e cucito, ceramica raku, falegnameria ecologica...insomma ce n'è davvero per tutti i gusti. Con Yael si è creato subito una grande sintonia. Persona speciale dall'animo gentile dedica la sua vita alla creatività in ogni sua forma. 

Non molto tempo fa, Yael ha scritto un articolo che mi è rimasto impresso nel cuore e oggi vorrei condividerlo con voi. Il valore aggiunto, secondo gli allievi. Un articolo quindi scritto non solo da lei, ma da alcune persone che come lei, condividono la passione per le arti manuali, qualunque esse siano. Il suo racconto inizia così: "Dal mio punto di vista, frequentare un corso non è solo imparare cose nuove, ma trovare il modo in cui arricchisce la vita. Oltre alle capacità tecniche, il valore aggiunto può essere quello di trovare del tempo per se stessi, di imparare qualcosa che cambia la vita, per conoscere nuove persone, trasformare un semplice interesse in una vera passione e perché no, un nuovo lavoro".


E la testimonianza di alcuni allievi: "Questo movimento di semplice manualità, richiede non solo attenzione ma anche buon gusto e capacità di vedere il suo risultato prima di vederlo finito. Ti regala la calma quindi è anche terapeutico per coloro che non hanno mai tempo, che si agitano inutilmente e che credono che il tempo debba ogni volta essere riempito. Io sono tre anni che faccio mosaico ed ogni lavoro che ho svolto mi ha appartenuta completamente fino al punto di sentirmi leggera anche per il resto delle giornate successive. Un consiglio a chi è indeciso, fate conto che sia un analista che senza ascoltare i vostri problemi, li risolve. Se siete capaci di capire che mosaico vuol dire stare con se stessi con umiltà e amore - Tina"

"Il valore aggiunto del mio corso di mosaico, oltre chiaramente ad aver imparato una tecnica d'arte che ha tanti campi d'applicazione, è stato riuscire a creare qualcosa con le mie manine, rilassandomi ì, divertendomi e contemporaneamente aver avuto la possibilità di conoscere delle belle persone. Insomma direi proprio che è stato un corso pieno di belle emozioni - Francesca".

"Imparare una cosa nuova, una nuova tecnica per come la vedo io è sempre un valore aggiunto. Anche se magari dopo non prosegui. Sono abituato a lavorare su superfici medio grandi e abbinare i colori in spazi altrettanto grandi. Frequentare un corso di mosaico ha significato soprattutto imparare a rapportarmi con il particolare. Dedicare tempo a scegliere un taglio e una tessera da incastrare con una certa precisione in un disegno precedentemente tracciato, per chi come me ha sempre fretta è stato quasi terapeutico. E' stato un pò come tornare all'infanzia, alle tessere del lego, alle composizione floreali con i chiodi di plastica colorati. Ho unito la mia passione per i colori a quella per i collage - Riccardo".


"Decisa a dedicare almeno una parte del mio giorno libero a me stessa, dopo un piacevole incontro con Yale, ho iniziato questa esperienza. Ho imparato una nuova tecnica artistica sicuramente molto affascinante ma ho anche avuto la fortuna di incontrare delle persone bellissime. L'appuntamento del lunedì mattina è diventato così, un appuntamento sacro. Fare mosaico, scambiare due chiacchiere, bere una tazza di té, ascoltare musica, rilassarsi! E' stata una bella esperienza che senz'altro rifarei e consiglierei. E cosa molto importante sono effettivamente riuscita a dedicarmi un pò a me stessa - Marcella".

Leggendo queste testimonianze e le altre che non ho riportato in questo post, mi rendo conto che una delle cose più interessanti e importanti che lasciano il segno nel frequentare un corso creativo è il modo semplice con cui ci si avvicina a un'altra persona. Una persona che come te condivide la stessa passione. Poi vengono le gioie che si provano nel realizzare un qualcosa con le proprie mani, l'esaltazione nell'apprendere le capacità per riuscire da solo nel lavoro e per aver trovato del tempo da dedicare a un hobby che ti appassiona. 

Il piacere che provo quando comincio un nuovo corso di tecnica shabby è difficile da descrivere talmente è ricco di emozioni. Come una persona ha scritto qualche riga sopra, lo trovo perfino terapeutico. Capace di regalarmi energia ma anche di infondermi sicurezza. Ricordo ancora adesso i miei primi corsi di tecnica shabby. Il cuore a mille, sudorazione delle mani e fiori di Bach sempre in tasca. Piano piano, con l'esperienza ho imparato a parlare in pubblico, a stare serena davanti a "tante" persone, a non avere paura di quello che può accadere. Che poi tra l'altro cosa mai potrà accadere? Però questo l'ho imparato solo con il tempo e il tempo mi ha saputo regalare bellissime emozioni. 

Corso di tecnica shabby tenuto nell'Ottobre del 2011 - Erba (CO)

A tavola con Sarah e Federica: "un pranzo di parole"

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Buongiorno amici quello di oggi sarà il penultimo appuntamento dedicato alla decorazione della tavola, o meglio al progetto mio e di Federica"A tavola con Sarah e Federica". Il tempo è proprio volato è vero. Mi sembra ieri quando ancora al telefono, discutevamo assieme della nostra idea. Poi in un battibaleno si è organizzato tutto: un viaggio verso Genova (per la Fede & familiy), un weekend di lavoro ma anche di chiacchiere, nuovi progetti che nascono e tante, tantissime foto. Ogni settimana che ricevo per mail gli scatti di Federica, rimango sempre a bocca aperta. E' una fotografa davvero in gamba, anche lei come me è riuscita a fare di una grande passione una professione e per questo la stimo molto. 

"Un pranzo di parole" sarà l'ultimo post che vedrete sul mio blog, il prossimo sarà pubblicato su Sweet as a Candy venerdì primo Novembre. E dopo? Non ci sarà una fine, almeno non per ora perché Federica ed io abbiamo intenzione di andare avanti con questo bel progetto. Proprio grazie all'esito positivo che abbiamo potuto constatare, abbiamo deciso di proseguire non fermandoci a singoli post, bensì vogliamo realizzare dei workshop che come tema principale avranno la decorazione della tavola

I primi incontri saranno a Genova e casa mia sarà la location che ospiterà l'evento. In seguito andrò io a Bologna, città di Federica, dove troveremo sicuramente qualche bella location che accoglierà queste due pazze scatenate: noi! Il primo fine settimana di workshop arriverà con l'inizio della primavera. Assieme realizzeremo delle decorazioni che andranno ad abbellire la nostra tavola, Federica ci spiegherà come apparecchiare al meglio per una cena con amici oppure per un pranzo formale. Insomma ci farà conoscere le regole del bon ton e svelerà qualche trucchetto che ha imparato nel corso di questi anni. Inoltre, all'interno del workshop, terrà un mini corso su come fotografare la tavola e per ogni giornata ci saranno degli interventi con esperti di galateo. Non vediamo l'ora di cominciare!


Quando qualche anno, stavamo ancora ristrutturando casa ed abitavamo tutti a casa dei miei genitori, non facevo altro che comprare e accumulare complementi d'arredo e piccoli oggetti decorativi per la mia casetta. Il mio luogo del cuore, aperto 24 ore su 24 è sempre stato Ebay. Cercavo nella categoria "Arte e Antiquariato" qualsiasi cosa che mi facesse battere il cuore. Un giorno navigavo alla ricerca di qualche vecchio gioco (sono un'amante dei vecchi giochi in legno) e ho trovato una specie di scarabeo ma è un gioco francese con delle grandi tessere in legno su cui è incisa una lettera. E' stato un vero affare e mi piace da impazzire. 
  
Con queste lettere mi sono divertita a formare i nostri nomi. Lo trovo molto carino e di effetto come segnaposto. Al centro della tavola, lasciata nuda se non coperta da piccola tovagliette, ho posizionato una cornice vuota che ha incorniciato tre vasi bianchi pieni di ortensie essiccate. Adoro le ortensie essiccate, le ho sparse un pò in tutta la casa. Ora che ho imparato a farle seccare nel giusto modo, sto riempendo ogni angolino con questi fiori. Una tavola molto delicata, nei colori e nelle decorazioni. 


E' veramente un peccato che questa rubrica stia volgendo al termine. Ci siamo molto divertite ad inventare le tavole ed è stato un momento che ci ha unito molto. Per chi non avesse ancora visto i nostri primi appuntamenti di questo progetto "A tavola con Sarah e Federica", ecco i link ai vecchi post:


Non dimenticatevi l'ultimissimo appuntamento di venerdì prossimo sul blog di Federica! 

Photo by Sweet as a Candy. Don't copy or use whitout permission


Il baule dei ricordi: un corso nelle Marche

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Finalmente un corso di tecnica shabby nelle Marche! Ebbene sì sono riuscita ad organizzarmi ma ci è voluto un sacco di tempo soprattutto per trovare la location adatta. Poi un giorno mi contatta Arianna, mi scrive dicendomi che è la proprietaria di un B&B ristrutturato in stile shabby e mi invita a tenere uno dei miei corsi al Baule del Ricordi, questo il nome della location. Corro a visitare il sito e colpo di fulmine! Ho trovato la location adatta.

Così cominciamo a scriverci mail su mail per pianificare al dettaglio la giornata, anzi le giornate dal momento che i corsi saranno due, il 23 e il 24 Novembre. Arianna è una ragazza molto dolce e nelle nostre conversazioni mi racconta com'è nato il B&B. L'idea di aprire un'attività come questa nasce da suo padre, nel momento in cui decide di ristrutturare la casa appartenuta ai nonni materni che ormai era abbandonata da tempo. Queste le sue parole: "Inizialmente mia madre ed io eravamo contrarie, poi siamo state risucchiate nel vortice del suo entusiasmo, soprattutto quando abbiamo trovato nella grotta un vecchio baule. Dentro c'era un vero e proprio tesoro. Non il tipo di tesoro che ti fa diventare ricco, ma quello che ti riempe il cuore e la mente, quello che ti scalda l'anima".

"Nella grotta era rinchiusa la storia dei miei nonni: lettere inviate durante la guerra, vecchi cappelli e vestiti, ma soprattutto foto di cui ignoravamo l'esistenza. Il B&B non poteva che chiamarsi il Baule dei Ricordi! Io e mia madre abbiamo passato un intero inverno a pitturare, carteggiare, smantellare e pulire, mentre mio padre si è dedicato a tutti i lavori di restauro e di giardinaggio. In quel periodo siamo stati davvero una vera squadra ed è grazie alla nostra unione che oggi esiste il nostro piccolo "gioiello". Un vero gioiello perché è così che a noi sembra ogni volta che lo guardiamo".


Quando mi ha raccontato questa storia, mi è venuta la pelle d'oca. Ho subito pensato ai miei nonni e al loro baule. Sarà una coincidenza? Forse Arianna ed io dovevamo per forza conoscerci. Credo di avervi già raccontato la storia dei miei nonni materni ma con piacere la voglio raccontare a chi magari non l'ha mai letta, è troppo bella per essere dimenticata. Dovete sapere che il papà del mio nonno materno era un navigante e come ogni navigante aveva come bagaglio un grande baule dove conteneva le proprie cose. Lo portava con sé durante i suoi tanti viaggi, finché non smise di navigare e lo accantonò in un angolo di casa. Un giorno, stanco di vederselo davanti agli occhi, lo portò lungo il fiume Bisagno e lo diede ad un rigattiere. 

Tempo dopo il papà della mia nonna materna, di passaggio a Genova, trovò questo baule in vendita e lo comprò a poche lire. Lo portò con sé a casa (in Emilia) e se ne prese cura nel corso degli anni a venire. Alcuni anni dopo i miei nonni si misero assieme. Un giorno mio nonno andò a trovare la nonna a casa sua. Non appena entrò in casa si accorse che c'era qualcosa di familiare. Ma certo, il baule di suo papà! Così esclamò: "Ma quello è il baule appartenuto a mio padre"! E i miei nonno capirono di essere stati segnati dal destino. Quando racconto questa storia, ho sempre gli occhi lucidi.

Ma bando alle ciance, torniamo a parlare di corsi. Segnatevi questa data: 23 e 24 Novembre. Il corso dura un giorno per cui potete decidere se iscrivervi nella giornata di sabato oppure in quella di domenica. L'appuntamento sarà come al solito le ore 9.30 e ci vedremo presso il B&B il Baule dei Ricordi - Montelupone - Macerata. Per qualsiasi informazione o iscrizioni, scrivetemi una mail: sarahtognetti@yahoo.it

Photo by il Baule dei Ricordi


Il bianco e le sue mille sfumature

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Pochi giorni fa ho trovato sul web le foto di una casetta a dir poco meravigliosa. La casa si trova in un piccolo villaggio di pescatori a Ovest della Cornovaglia. La cosa ancora più bella che ho scoperto dopo pochi minuti mentre ammiravo estasiata gli interni di questa abitazione è che si può affittare per una vacanza, breve o lunga che sia. Ma dico, non è stupendo? L'annuncio dice: "Potrete godere del dolce sciabordio del mare..." Che frase poetica, mi viene già voglia di partire. Chi non vorrebbe trascorrere una vacanza in un posto del genere? Io ci mettere la firma, soprattutto di questo periodo che ho la casa nuovamente sottosopra...che stress!

Ebbene sì era il giunto il momento di fare qualche spostamento che avevamo comunque preventivato fin da subito, dovevamo solo trovare il coraggio per avere di nuovo la casa sottosopra e piena di polvere. Lo scorso fine settimana abbiamo realizzato un piccolo soppalco in legno sopra il vano scale. Uno spazio indispensabile per valigie, albero di Natale e tutte quelle cose che non si utilizzano abitualmente ma che per un motivo o per l'altro non si vogliono gettare. Sabato abbiamo fissato i travi al muro, domenica le perline, lunedì lo abbiamo pitturata di bianco come il resto del tetto mansardato e ieri l'ho riempita a tappo. Completamente stipato. 



Ma non ho fatto solo questo, no signore. Non contenta di avere polvere e segatura in giro per casa ho deciso che era giunto il momento di trasformare da magazzino a studio quello che sarà per l'appunto il mio regno. Anche se in questo periodo è diventato una nursery, sono riuscita a ri-tinteggiare tutte le pareti. Scrivo ri-tinteggiare perché non ero pienamente soddisfatta del colore dei muri. Erano di due colori: la parte bassa fino ad un'altezza di 1,10 metro circa da terra era colorata di un verdino, mentre la parte superiore di un panna caldo. Beh questi colori non mi ispiravano più (e forse non lo hanno mai fatto fino in fondo), non mi trasmettevano più energia, non mi davano la carica. Avevo voglia (come ho sempre desiderato fin da subito ma mi sono lasciata convincere) di un colore deciso, molto deciso. 

Ieri mattina sono andata dal mio fornitore di fiducia, ho comprato la mia tinta e tra una riunione all'asilo, il ritiro della macchina dal meccanico e la spesa sono riuscita a pitturare le tre pareti dello studio. Tre pareti perché nella quarta parete voglio installare una libreria su misura che circondi tutta la finestra e questa ho deciso di realizzarla e dipingerla di un colore a contrasto con le tre pareti. Oh ma che sbadata non vi ho ancora detto i colori scelti. Le tre pareti sono di questo colore, mentre la parete-libreria è di questo colore. Pensate che quando ho terminato di pitturare due pareti ho chiamato Silvano per mostrargli il risultato. Ero tutto soddisfatta ed entusiasta, saltellavo come una bambina felice del suo nuovo gioco. Beh lui entra in studio e gli cambia l'espressione. La sua bocca prende una forma di C rovesciata. La stessa che hanno i bambini quando sono tristi o contrariati. Volete sapere cosa è riuscito a dire? "Hai pitturato tutta la casa con dei colori tenui e mi vieni a fare la camera mortuaria proprio in studio"? Non sapevo se mettermi a piangere o a ridere!


Ma torniamo a parlare di questa casa meravigliosa. Vogliamo parlare della cucina? Non c'è un elemento che non mi piaccia. Adoro tutto, dal lungo tavolo in legno, alla panca ricoperta di cuscini. Amo le lampade in stile industriale e il frigorifero. Trovo l'armadio contenente piatti e bicchieri qualcosa di indescrivibile tanto è bello. Giuro che se avessi lo spazio in cucina, ruberei quello che ha mia madre in casa sua, praticamente identico a questo in foto, solo ancora da dipingere in stile shabby.

I colori sono tenuti, i bianchi gessosi e conferiscono un'ambiente tranquillo. La padrona di casa riscrive il "libro delle regole shabby chic" per una casa al mare, preferendo ai classici colori dell'azzurro e del blu, queste tinte neutre. Anche gli ampi soffitti e i pavimenti in legno sono dipinti di bianco. La chiamerei "la casa bianca e le sue mille sfumature". Se volete ammirare altre foto, potete dare un'occhiata sul sito dell'agenzia che mette in affitto questa location da favola. Se decidete di andare però, mi raccomando vi prego di farmelo sapere. Potrei farmi piccola piccola e nascondermi nella vostra valigia! 



Il mio studio, il mio regno

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Oh quanta gioia che provo nello scrivere questo post. Non tanto nello scrivere forse, piuttosto perché quello che vi mostro l'ho desiderato da molto, moltissimo tempo. Cos'è? Il mio studio. Pensate, sul progetto iniziale non c'era neanche questa piccola stanza. Al suo posto si trovava un bagno. Ho pensato e ripensato a un sacco di cambiamenti, avevo idee per ogni gusto ma alla fine ho deciso così: via la cabina armadio (la prossima casetta forse?), due bagni al piano superiore (le scale non ci fanno paura e non hanno mai ammazzato nessuno) e spazio nuovo per il mio studio. Questo pensiero l'ho formulato più di quattro anni fa.

Nel frattempo sono trascorsi mesi, anni in cui per il mio studio non vedevo la fine...tutt'altro. E' stata la prima stanza dove ho trattato il pavimento in pietra ma per il resto è sempre stato difficile scegliere qualsiasi cosa: dalla disposizione dei mobili, a prima ancora il pensare dove mettere le prese per la luce. Le scelta del colore delle pareti poi è stata un parto...forse più. Vi ricordate quella foto in cui vi mostravo alcune prove di colore? Accidenti a me, se avessi proseguito in quella direzione. E invece no, mi sono lasciata convincere che il "Brassica"è un colore troppo scuro per una stanza esposta a Nord e mi sono buttata sul mio colore preferito, il verde. In questo post ero ancora indecisa sulle varie tonalità, ma alla fine avevo scelto un verde salvia molto classico per la parte bassa delle pareti fino a circa 1,10 m da terra mentre per la parte superiore avevo deciso per un panna caldo. 

La settimana scorsa, quando abbiamo cominciato a rivoluzionare casa ho ripensato al mio studio come stanza in cui passerò la maggior parte del tempo durante la giornata. Gigi lo ha già ribattezzato "il mio regno" dicendo alle bambine: "Bimbe se non trovate più la mamma da nessuna parte, venitela a cercare in studio"! Lo diceva per scherzo ovviamente, ma non so poi fino a che punto. Dicevo, la settimana scorsa ho varcato la soglia, ancora senza porta e mi sono guardata attorno. Non sentivo nessuna vibrazione, nessuna bella sensazione, non lo sentivo mio. Urgeva un forte cambiamento, una rivoluzione totale. Così sono tornata dal mio colorificio di fiducia e ho comprato una latta per le pareti. Colore scelto: Brassica!



Sicuramente è di forte impatto, anche perché come dice Silvano, ho pitturato il resto della casa con dei colori neutri e sono andata a fare la "camera mortuaria" proprio in studio! Ihih! Ma a me piace un sacco, la amo e adoro quel colore. Forse era proprio quello di cui aveva bisogno la stanza per decollare, per essere unica ed entrarmi dentro. Poi con i mobili in legno naturale devo ammettere che fa il suo figurone. Appena realizzerò il bancone in cucina, sposterò il vecchio tavolo in studio, non vedo l'ora. I lavori sono ancora tanti da fare: una libreria tutta parete che incornicia la finestra, montare i battiscopa, qualche ritocco di colore alle pareti, appendere quadri e lavagna. Insomma cosine da fare ce ne sono ma non mi demoralizzo. Ora comincio a vedere il mio studio finito.

Anche se metà di esso è adibito a nursery. Eh sì, questi cinque cucciolotti non posso proprio spodestarli. Tra l'altro ci stanno benissimo lì, hanno una stanza tutta per loro. In questi giorni erano molto curiosi a quello che gli accadeva intorno e cominciano ad agitarsi per attirare l'attenzione. Cosa posso dirvi dei mobili/oggetti che vedete in foto? Una delle prima cose che ho rispolverato è quel vecchio mobiletto pieno di cassettini. In origine era ancora più lungo ma non mi stava da nessuna parte per cui l'ho diviso e ho un fratello con altri sei cassettini pronto per essere messo in cucina. Il cassetto che vedete mancante era "sotto i ferri", lo stavo carteggiando un pochino perché faticava ad entrare. Lo acquistai su Ebay parecchi anni fa. Mi ricordo che appena lo vidi pensai: "Questo mobile deve essere mio a qualunque costo"!

Il forma scarpe in legno con la bandiera inglese dipinta è stato un regalo da parte di mia madre che acquistò nel famoso mercatino di Portobello a Londra. Il manichino in legno era il mio di quando andavo alla scuola media e facevamo gli studi del corpo a lezione di educazione artistica. E poi non potevano mancare vecchie scatole di latta, spago, bottoni, charms, un cassetto appeso dove ho inserito alcuni dei miei washi tapes preferiti (presumo che la collezione aumenterà molto presto ora che hanno il loro posto d'onore). La credenza l'ho ridipinta in questi giorni. Era ormai tutta rovinata dai traslochi degli anni passati, soprattutto da quest'ultimo, così gli ho dato una bella "spolverata" con un mix di rimasugli di colori che avevo in casa. Ho mischiato l'avorio (colore base) con un poco di verdone e una punta di nero. L'effetto lo potete valutare voi stessi dalle foto. Che aggiungere altro? Io corro nel mio studio a lavorare e domenica se ne avete voglia potete venirmi a trovare alla Fiera Hobby Show di Milano. Sarò là ad aspettarvi! 

Photo by Shabby Chic Interiors. Don't copy or use whitout permission

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