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Channel: Shabby Chic Interiors
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Shopping da Ikea e Maisons du Monde

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Una decina di giorni fa, giusto un giorno o due prima che cominciasse la scuola, ho girato, assieme a mia mamma e alle bimbe, un pomeriggio tra Ikea e Maisons du Monde. Si trovano tutte e due a Genova Campi e solitamente, a meno che non sia proprio di corsa, quando vado da una parte vado anche dall'altra. 

Volevo visitare assolutamente Ikea perché a settembre ci sono sempre un sacco di novità ed avendole viste in anteprima, avevo già adocchiato "due cosine" da comprare. Beatrice  invece adora M.d.M. e col fatto che sono vicine e non c'erano ancora i ritmi serrati che impone scuola/attività sportiva/ripetizioni... potevamo permetterci di gironzolare tutto il santo giorno.

Inoltre le giornate erano ancora calde e dell'autunno non si sentivano ancora i sentori. Non che odi l'autunno eh intendiamoci, ma questo cambio di stagione è stato talmente repentino che non ho fatto in tempo a mettere via le infradito che il giorno dopo ho dovuto tirare fuori i maglioncini più pesanti. 

Mi piace andare da Ikea perché riesco sempre a prendere qualche nuovo spunto e poi da quando ho acquistato la serie di libri "Trovalo!", attendo con le nuove edizioni. Infatti Trovalo! Parte 3è finito in un lampo nel mio carrello. 


Beatrice e Mathilde amano questi pomeriggi e amano entrare in ogni ambientazione e recitare la parte della padrona di casa o dell'amica in visita. Se ogni tanto non sono io a dire "andiamo", si perderebbero davvero l'intera giornata lì dentro. Questa volta abbiamo trovato l'allestimento di un bar e non vi dico: ci abbiamo messo una buona mezz'ora per allontanarci da quel luogo. Ci siamo dovute sedere a turno sugli sgabelli e fare finta di ordinare un cappuccino, un frullato, un caffè... che buffe!

Appena entrati da Ikea, sopra una delle insegne luminose c'era scritta questa frase: siamo fatti per cambiare stile. Ho subito pensato che potesse essere il mio motto di sempre, il mio mantra. Al Nord sono abituati a cambiare faccia alla casa ogni tot, è solo qua in Italia che si tende ad avere la stessa cucina per vent'anni (la cosa mi mette ansia solo a pensarci) o lo stesso colore alle pareti per tutta la vita. Io non potrei mai. Penso che il cambiamento faccia parte del mio DNA. Secondo me ho un gene piccolo piccolo che di nome fa "cmb", ovvero cambia! ;)

A proposito di colore e di pareti, sono stata invitata a Milano a un evento promosso da Sikkens che si terrà il prossimo giovedì presso Cargo Milano. Non vedo l'ora di essere là, vi terrò sicuramente aggiornati con delle dirette da Instagram. 


Maisons du Monde ti accoglie con i suoi mille colori e una marea di complementi d'arredo suddivisi per sfumatura. Bea ne va pazza! Ho comprato dei nuovi cuscini per il divano e alcuni vasi di colore blu. Come avevo scritto su Instagram non tanto tempo fa, questo colore sta diventando il mio preferito di sempre. Non mi ricordavo di essere mai andata in fissa per un colore come questa volta. 

Ognuna di noi è uscita da lì con il proprio sacchetto, anche la piccola Mathi ha fatto shopping e mi chiedo se questi negozi abbiano una sorta di richiamo magico o sortilegio che imponga ad ogni persona che entri di comprare almeno una cosa. È pazzesco questo fatto: vai da Ikea per farti un giro, non hai nulla da comprare eppure esci con almeno un sacchetto. Com'è possibile tutto questo? Dev'essere magia, non mi do altre spiegazioni!

Oggi è il compleanno di Beatrice. È entrata a far parte delle nostre vita facendoci diventare una famiglia, una mattina di dodici anni fa. Sembrava ancora estate quel giorno, il sole ha voluto omaggiare la sua nascita regalando a tutti noi tanta gioia. Quel sole ora è lei che ogni giorno ci regala un raggio della sua felicità. Buon compleanno amore mio!

Photo by Sarah Tognetti


Il valore dell'amicizia

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Lo scorso 26 settembre Beatrice ha compiuto dodici anni e venerdì sera ha festeggiato con le sue amiche. Abbiamo organizzato una piccola festa a casa nostra e le fanciulle si sono fermate a dormire. Il pigiama party era la cosa che più premeva a Bea e più la emozionava. Non vi dico a che ora sono andate a dormire quelle pazze, vi basti sapere che il sole stava per nascere. L'ultimo ricordo (vigile) che ho è quello di Gigi che verso le 2:00 è entrato in camera loro per dire di fare più piano, poi il nulla più assoluto. 

Era da tanto tempo che non vedevo Bea così felice. Intendiamoci, lei è una bimba (posso chiamarla ancora bimba?) solare e spensierata, ma nell'ultimo anno, a causa del cambio scuola, aveva un po' perso le sue compagne con cui è cresciuta durante gli anni delle elementari e questa cosa l'ha scombussolata parecchio. Alla fine parlando con lei e scoprendo alcune dinamiche, abbiamo deciso di ricambiare nuovamente scuola iscrivendola in quella dove frequentano quasi tutte le sue amiche. È rinata e vederla così felice mi riempie il cuore di gioia. 

Un bel pigiama party era il minimo che potevamo organizzarle e vederla così spensierata, così sorridente ci ha veramente fatto capire quanto sia importante l'amicizia, soprattutto a quell'età. Il valore dell'amiciziaè un sentimento d'amore e come tale va coltivato. Spetta a noi genitori aiutare il nostri cuccioli a far crescere questi rapporti. 

Domenica mattina, dopo una colazione a base di waffle, siamo andati dietro casa a fare alcune foto. Vi ricordate lo shooting d'autunno dello scorso anno? Le ragazze mi hanno chiesto di ripetere l'esperienza e sono stata super felice di accontentarle. Sentire le loro risate mi ha regalato un giorno speciale: quando si sono arrampicate sull'albero aiutandosi l'una con l'altra mentre una spingeva e l'altra tirava, quando con lo skateboard cercavano di compiere qualche acrobazia, ma l'unica cosa che sono riuscite a fare è stata discendere sedute sulla tavola (e anche lì c'è stata qualche difficoltà!). Quando erano tutte abbracciate con gli occhi che ridevano e quando alla fine siamo tornate a casa affamate e abbiamo divorato un piatto di pastasciutta. Una giornata speciale, un giorno da ricordare. 

Photo by Sarah Tognetti

Dormire in una grotta

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Leggendo il titolo vi starete chiedendo, Sarah sei impazzita? Come è possibile dormire in una grotta? È possibilissimo e questa, che oggi voglio condividere con voi è una storia incredibile. Quando mi imbatto in "favole" come questa, mi viene da pensare che ancora al mondo tutto può accadere, come l'idea di trasformare in un bed & breakfast, una vecchia grotta abbandonata ormai da anni. Una persona può ancora realizzare i propri sogni e il sogno di Alexis Lamourex, giovane francese, è stato proprio questo: dar vita a un posto di charme pagando il suo sogno un euro.

Avete capito bene, Alexis si è aggiudicato all'asta una grotta scavata nella pietra situata nella valle della Loira, a circa due ore da Parigi, che nessuno voleva. Per la cifra simbolica di un euro è diventato il proprietario di quello che ora è l'Amboise Troglodyte, un b&b che ha saputo riscuotere molto successo su Airbnb e soprattutto è diventato una fonte di reddito. 

La storia di questo giovane ragazzo comincia quattro anni fa, quando lui, allora ventitreenne e la sua ragazza, rimangono senza lavoro a seguito della chiusura del bar in cui prestavano servizio entrambi. Disoccupati e con una situazione economica alle spalle insostenibile, si è ricordato di una grotta abbandonata in cui aveva vissuto una zia almeno venticinque anni prima e andò a visitarla. Racconta che l'ambiente era invaso da rifiuti, senza acqua corrente ed elettricità, ma che in quel momento vide un potenziale e non appena il governo mise all'asta la proprietà, Alexis, si aggiudicò la grotta per un solo euro. 

In un anno e investendo tutti i risparmi messi da parte, Alexis e la sua ragazza sono riusciti a trasformare una grotta inospitale in un accogliente alloggio di charme, superando le loro aspettative. Ho guardato le foto del b&b diverse volte perché non credevo ai miei occhi, hanno fatto veramente un ottimo lavoro. Colori caldi alle pareti e mobili d'epoca lasciati a legno naturale per rendere il luogo  caldo e confortevole. Voi prenotereste in un luogo come questo? Io sicuramente sì.

Fotografie: Amboise Troglodyte


Boiserie per decorare un ambiente

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Mi è venuta voglia di scrivere questo post, dopo che la settimana scorsa ho ricevuto una mail da parta di una  ragazza, la quale mi chiedeva consiglio su come decorare una parete con la boiserie. La boiserie non è altro che una pennellatura decorativa che copre un muro o una parte di esso. Negli scorsi anni, dopo che vi avevo mostrato la nostra boiserie che abbiamo messo nei due bagni, in molti mi avete chiesto se fosse semplice da realizzare, se fosse costoso e quali fossero i passaggi per la messa in posa. 

Niente di estremamente complicato, serve solo una buona padronanza con il trapano e il seghetto alternativo (o la troncatrice nel caso abbiate questa) per il taglio su misura. Sì perché per risparmiare un po' di soldini dovete acquistare delle tavole o dei pannelli di legno da adattare alle vostre misure, ai vostri spazi. È facile immaginare quanto possa chiedervi un falegname per un lavoro su misura no? 

La prima cosa da fare, dopo aver preso tutte le misure, è quello di costruire uno scheletro in legno da fissare a muro su cui in seguito andranno fissati a loro volta le assi della boiserie. Occorrono Fisher e trapano. Se ad esempio decidete di realizzare una boiserie in perlinato come la mia e cioè alta da terra circa 1.10 m, allora basteranno due travetti orizzontali che corrono lungo tutta la boiserie, lungo tutte le quattro pareti. Fissateli a muro a circa 25 cm da terra (il primo travetto orizzontale) e a circa 25 cm (in meno) della fine del perlinato. Ogni 50 cm circa, fissate altri travetti questa volta verticali e inseriteli tra i due orizzontali montati già a muro.


Adesso siete pronti a montare il perlinato o il pannello di legno che sia. Occorre un avvitatore elettrico e viti da legno. Le viti vanno ovviamente avvitate sui travetti di legno fissati a muro. Una volta montata l'intera pennellatura potete aggiungere il battiscopa (nel caso lo vogliate) e la chiusura della pennellatura che potrebbe essere una cornice o una piccola mensola. Se scorrete il post fino in fondo, sotto le foto ho inserito un video veramente ben fatto dove spiega come montare una pennellatura  in legno uguale a quella della prima foto del post. Io l'adoro!

Penso che la boiserie doni carattere all'ambiente e impreziosisca la parete su cui è montata. È abbastanza facile da realizzare, la spesa è contenuta e se volete cambiargli colore ogni sei mesi (come faccio io), è facile da pitturare! ;) Mi sono divertita a cercare alcune immagini di ambienti differenti impreziositi dalla boiserie. Li trovo tutti di gran classe. E voi cosa ne pensate? Vi piace? La vorreste in casa vostra? 


Fotografia copertina: vtwonen 

Pareti effetto cemento con Sikkens

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Un paio di settimane fa sono stata ospite di Sikkens per il lancio della nuova collezione di effetti decorativi Urban Deco. Ho viaggiato assieme a Valentina, la mia compagna di viaggio number one, in direzione Milano, dove si è tenuto l'evento. Un intero piano del famoso store Cargo, allestito con i colori tendenza dell'anno che hanno fatto da cornice ai veri protagonisti della giornata, ovvero questi effetti decorativi materici che si ispirano al cemento, allo stile industriale e contemporaneo e che hanno conferito a tutti gli ambienti un tocco ricercato e raffinato.

Salite al quarto piano dello store Cargo, siamo state accolte dai responsabili Sikkens che ci hanno guidato alla scoperta della nuova collezione. Abbiamo potuto toccare con mano le pareti decorate e girando tra i vari ambienti, ho trovato il mio effetto decorativo preferito. Quale? Innanzi tutto voglio dirvi che esistono quattro diverse lavorazioni e stili che ricreano un mood industriale e sono in grado di conferire all'abitazione, eleganza e modernità allo stesso tempo.

Mentre ammiravo con gli occhi a cuore lo styling curato nei minimi dettagli (nella testa ho cambiato arredamento alla mia casetta almeno una dozzina di volte!), è arrivata Camilla che si è subito aggiunta ai cori di "wow" miei e di Vale. In quell'occasione ho capito quanto sia bello poter fare un lavoro che si ama in compagnia di amiche vere che condividono con te la tua stessa passione. In quel momento mi sono sentita veramente fortunata: 

  1. Perché ero stata invitata da Sikkens a scoprire la nuova collezione Urban Deco. 
  2. Perché è stato altamente motivante lavorare con un'azienda così grande e importante che reputa serio il lavoro di noi interior blogger.
  3. Perché ho potuto fare tutto questo con delle grandi colleghe ma soprattutto delle care amiche.


Tornando a parlare degli effetti decorativi, vi svelo che il mio preferito è senza ombra di dubbio lo spatolato. Ciascuno degli effetti proposti può essere realizzato in vari colori, anche se il team Sikkens ha studiato e selezionato una gamma di colori capace di esaltare la matericità e l'aspetto estetico finale di ciascun effetto.

  L'effetto Spatolato ripropone la naturale percezione tattile del cemento patinato, molto ricercata negli ambienti urbani. È versatile e si presta sia a contesti commerciali che residenziali come loft urbani, ma anche piccole abitazioni che ricercano dettagli unici.

  L'effetto Cassero ripropone in chiave rivisitata e dai toni nordici minimalisti, la lavorazione tipica del calcestruzzo a vista gettato in opera. Può essere realizzato sia in fasce orizzontali che verticali per dar vita ad ambienti moderni dall'atmosfera sofisticata. 

  L'effetto Inciso abbina all'effetto naturale del cemento una lavorazione pulita e lineare dai toni minimalisti. Conferisce agli ambienti modernità e un'atmosfera sofisticata metropolitana.

  L'effetto Battuto propone uno stile dai sorprendenti risultati scenografici e di grande impatto ispirati allo stile industriale. È moderno ed elegante allo stesso tempo.


È stato veramente interessante scoprire non solo questa nuova collezione, ma anche lo studio che c'è stato dietro a un progetto così grande. Inoltre in quell'occasione, assieme ai responsabili Sikkens, abbiamo potuto parlare di come il colore sia l'elemento principale in una casa e nella trasformazione di essa. Se vi chiedo qual è la prima cosa che si piò cambiare in un ambiente per trasformarlo, cosa vi viene in mente? Al colore non ci sono dubbi. 

Beh da oggi, grazie a Urban Deco, finitura decorativa all'acqua che simula l'effetto materico del cemento, non esisterà solamente il colore per cambiare volto alla propria abitazione, ma ci saranno anche i quattro effetti decorativi che arricchiranno una parete, una stanza o l'intera casa. 

Siete curiosi di scoprire qualcosa di più sul nuovo colore dell'anno 2018? Martedì scorso sono stata invitata da Sikkens alla presentazione di quello che sarà il nuovo colore del prossimo anno. Se mi avete seguito su Instagram Stories lo avrete già capito e Heartwood vi dovrebbe ricordare qualcosa! ;) Presto vi racconterò della mia emozionante serata milanese.

Photo by Sarah Tognetti

Ultimi acquisti e novità per la casa

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Vi ricordate quando il mese scorso ho passato una giornata di shopping compulsivotra Ikea e Maisons di Monde? Oggi vi mostro alcuni dei miei acquisti. Innanzi tutto dovete sapere che da qualche mese a questa parte provo un amore profondo per il colore blu. In casa vorrei vedere blu ovunque: alle pareti, nei cuscini, nelle coperte, nei piatti, nei bicchieri... Insomma, quando quel giorno ero partita per una spedizione punitiva lo avevo fatto pensando proprio al fatto che avrei dovuto comprare "qualcosa" di blu. 

L'inghippo sta tutto in quella parola: qualcosa. Il problema più grande (che poi a dirla tutta non si può neanche chiamarlo problema), sta nel fatto che da Ikea era appena uscita la nuova collezione Ypperlig e non so se ne avete già sentito parlare, ma per me che sono una neo-amante dello stile nordico, è stato amore a prima vista. 

Questa collezione è stata realizzata con l'azienda danese di design Hay ed è stata pensata per far spazio alla condivisione in soggiorno. È caratterizzata da una forte identità scandinava unita alle più recenti tecniche di produzione. I prodotti uniscono sfumature morbide a design lineari. Pensate solo che Ypperlig significa "fascino della semplicità". Io la amo! 


Ho comprato un cuscino della linea Ypperlig da Ikea (quello più grande in foto e nel colore blu ovviamene) mentre gli altri cuscini che vedete sul divano li ho presi da Maisons du Monde. Suo è anche lo sgabello in legno chiaro (che avete visto nelle foto sopra) su cui ho sistemato una delle mie piantine preferite, una zamioculcas.

Vi ricordate che prima di partire per le ferie estive avevo buttato all'aria lo studio? O meglio, la libreria dello studio. Eccovela fotografata nel suo splendore. Ho comprato ben ventidue classificatori e sistemato al loro interno quasi tutte le riviste d'arredamento. Ogni volta che le guardavo mi mettevano in testa una gran confusione. Ora trovo molto più rilassante lavorare al computer circondata dall'ordine che il colore bianco regala. Mi ci voleva.

Notato qualcosa di nuovo sulla scrivania del mio studio? Eh eh, non potevo lasciarmi scappare la lampada da tavolo firmata Hay. È bellissima. Con un semplice sfioramento di un dimmer nascosto nella parte alta della lampada, si può regolare l'intensità della luce. È veramente comodo. 


Sempre parlando della nuova collezione Ikea (e giuro che questo non è un post sponsorizzato, anche perché sono mesi che cerco di contattare quelli di Ikea, ma nessuna mi considera, SIGH!), ho comprato alcuni portacandele. Il set di portacandelina (giuro si chiama così, non l'ho inventato io) e il candeliere sia nel colore grigio scuro che in quello verde. Questi ultimi due non sono ancora riuscita a trovarci un degno posticino in casa, ma lo farò presto.

Come avete potuto notare il mio gusto si sta orientando sempre di più verso lo stile nordico. Sarah hai abbandonato lo stile shabby? Non ti piace più? No tranquilli, non l'ho abbandonato e credo che mai l'abbandonerò, ma in questi ultimi mesi mi piace mischiare il classico mobile vecchio e usurato con qualche oggetto dalla linea decisamente più contemporanea. Lo stile nordico ha linee molto pulite e un design che mi sta affascinando un casino, ragion per cui ve ne sto parlando spesso qui sul blog.

Spiegata la mia passione per lo stile nordico, non potevo non comprare un libro sul design scandinavo e così nella mia libreria, da pochi giorni è entrato a far parte The Scandinavia Home di Niki Brantmark. Se dovessi scegliere un aggettivo solo, per descrivere questo libro sarei in serie difficoltà. L'unica cosa che mi verrebbe da dire (fare) se ognuno di voi si trovasse di fronte a me sarebbe: ahhh! Che sarebbe poi un respirone sognante. Sono famosi i respironi sognanti, non ne avete mai sentito parlare? ;) Cosa ne dite se la prossima settimana ve lo mostro nella rubrica Rassegna Stampa

Photo by Sarah Tognetti

Rassegna Stampa: The Scandinavian Home

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Nello scorso post vi avevo accennato all'ultimo libro acquistato e promesso che lo avrei recensito per la rubrica Rassegna Stampa. Era da marzo scorso che non vi mostravo un libro e beh, vi ho fatto aspettare anche troppo, che dite? Quindi eccomi qui a dare il benvenuto a questo piccolo capolavoro di fotografia e ispirazione: The Scandinavian Home di Niki Brantmark.

Sapete tutti ormai del mio folle innamoramento per lo stile nordico, quello che non sapete invece è che fino a poco tempo fa non avevo nessun libro, neanche uno piccino piccino che parlasse o descrivesse questo stile. Dovevo per forza rimediare. Vale (come al solito è tutta colpa sua!) è accorsa in mio aiuto parlandomi prima e facendomi vedere in seguito, questo libro incredibile. 

Ricordo ancora quel momento. Lei era da poco tornata dalla Svezia con il team Nordic Love, io ero sul divano di casa sua e stavo ascoltando i suoi racconti sui luoghi da poco visitati. Tra le mani tenevo una tazza fumante di tè e nell'altra The Scandinavian Home. Dopo averlo sfogliato dieci secondi avevo già gli occhi a cuore. Ho mollato il libro sul divano, aperto Amazon e comprato in due secondi. Il giorno dopo faceva capolino tra i libri in casa mia.


In questo libro c'è una selezione delle case più belle tra Danimarca, Norvegia, Svezia e Finlandia. La Scandinavia è famosa per il suo stile semplice e curato. Le linee e la funzione degli arredi sono combinati insieme per creare interni esteticamente gradevoli e pratici. La loro fonte d'ispirazione è la luce la quale abbonda in estate ma scarseggia in inverno e per questo i nordici tendono a sfruttare al meglio la vita all'aria aperta e a catturarla all'interno delle proprie abitazioni.

Il popolo del nord è influenzato dalla natura e dal tempo, il ritmo della vita è decisamente più lento del nostro. Le case sono calde e accoglienti. In questo libro, Niki Brantmark, autore del blog My Home Scandinavian, presenta una selezione curata di splendide case e mostra come lo stile di vita scandinavo si riflette in ogni cosa. Il primo capitolo, Urban Living, presenta stili che vanno dai colori minimalisti allo stile bohémien, dai colori più pallidi a quelli più scuri e drammatici. 

L'ultimo capitolo è dedicato all'evasione: tra rustici in montagna e cottage sulla spiaggia, Niki vuole dimostrare come per il popolo scandinavo sia  importante avere un posto dove fuggire. Veniamo ora alla domanda di rito della rubrica, perché comprarlo? 

Trovo questo libro un perfetto passaggio dallo stile shabby a quello nordico. Intendiamoci, lo stile shabby non c'entra nulla (o quasi) con The Scandinavian Home, ma dovete sapere che nello stile nordico è usanza abbinare ai mobili dalle linee più contemporanee, quelli più vecchi e usurati. Si tratta quindi di un libro che può piacere ai miei lettori che mi seguono da anni. Gli interni fotografati sono ricchi di fascino e scelti con cura. In ogni pagina c'è un dettaglio che avvicina il lettore a questo stile fresco e pulito e cosa non da poco, insegna a creare quell'armonia magica tra moderno e classico. Consigliatissimo. 


Vi lascio a un breve video che ho realizzato ieri pomeriggio, in cui vi mostro sfogliando, la bellezza di The Scandinavian Home. 

Photo e Video by Sarah Tognetti

Lo studio in stile nordico

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Oggi voglio parlarvi di una delle stanze che preferisco in ogni casa. Al primo posto c'è senz'altro la cucina, subito dopo viene lo studio. Non tutti hanno la fortuna o l'esigenza di avere in studio in casa, ma oggi vi spiego come creare il proprio angolo studio prendendo spunto dallo stile nordico(Foto copertina 1. 2. 3. 4.)

Dovete sapere che quando progettammo casa, il mio desiderio era quello di avere una grande (grandissima, ma soprattutto pienissima) cabina armadio. Inizialmente il progetto che ci aveva proposto l'architetto era quello di avere un bagno al piano terra ed uno al primo piano. In questo modo avrei avuto lo spazio adeguato per realizzare il mio sogno. Solo in un secondo momento realizzai che così facendo non sarei riuscita ad avere un angolo studio dove poter lavorare in tranquillità (tenete presente che quando ancora ristrutturavamo casa e nel frattempo vivevamo dai miei, seguivo il blog e lavoravo a computer direttamente dal letto. Un inferno!).

Memore di questi orribili ricordi, capii che per la nostra nuova casetta avrei dovuto compiere un'ardua scelta: cabina armadio o studio? Beh la risposta la conoscete tutti poiché giusto la scorsa settimana vi ho mostrato il mio studio tirato a lucido e bello ordinato. 

Per alcune persone è negativo lavorare da casa; il lavoro viene considerato poco produttivo e viene a mancare il confronto diretto con i colleghi che ti spinge a fare meglio. Per altri invece lavorare da casa significa orari flessibili e tranquillità. La mia opinione? Amo lavorare da casa, ma ci sono periodi in cui sento l'esigenza di confrontarmi con colleghe. Riuscire a organizzare un qualche lavoro insieme è un vero toccasana. A proposito di questo, a giorni vi svelerò il progetto a cui ho lavorato assieme a Valentina. Un'idea nata grazie alla passione sempre più forte per lo stile nordico. Potevo avere compagna migliore? Non credo proprio! :)

Scusate se mi perdo per la tangente, questo argomento mi piace un sacco, ma ho tante cose da dirvi. Bando alle ciance, vi stavo "parlando" del dibattito tuttora aperto tra lavorare da casa o meno. Vi ho detto come la penso e credo anche che non è sempre facile separare la sfera professionale da quella privata quando si lavora tra le proprie pareti domestiche. Penso però che ci sia un segreto per cercare di lavorare in serenità e cioè quello di avere uno studio ordinato e che magari si ispiri allo stile nordico.


Lo stile nordico ha linee pulite ed essenziali. In poche parole è semplice. I colori non sono mai forti se non per alcuni dettagli, le sedute sono comode e le scrivanie hanno linee semplici o sono pezzi appartenuti al passato che sanno raccontare una storia. Lo stile nordico ama il vintage ed entrambi si legano alla perfezione creando una magica atmosfera. La linearità dei mobili contribuisce a mantenere l'aspetto ordinato. Il bianco delle pareti cattura la luce e noi tutti sappiamo quanto il popolo del Nord valorizzi la luce naturale. Ma lo stile nordico non si limita ai soli colori chiari, la tendenza d'arredo è proprio la possibilità di aggiungere qualche nota di colore, delicato o intenso. 

Amano i colori energetici come il rosso e il giallo. Amano le tonalità delicate del rosa, dell'azzurro o del verde e amano il nero. Quest'ultimo, mischiato con il bianco delle pareti e con il legno naturale dei pavimenti e/o dei mobili, diventa la combinazione perfetta. Rimanendo in tema pareti, apro una piccola parentesi sulla carta da parati. Loro adorano la carta da parati e la mettono ovunque, in ogni angolo della casa. 

Il legno è per loro essenziale, che sia lasciato al naturale (con le venature belle in vista) o verniciato di bianco, è il protagonista di ogni casa tipica del Nord. È caldo, accogliente e conferisce un aspetto naturale alla stanza. Io mi sto mangiando le mani a non aver scelto come pavimento per il piano terra il legno. È vero la pietra è spettacolare, ma vorrei qualcosa di più chiaro che rifletta ancora di più la luce del giorno. 

Una caratteristica che accomuna un po' tutti gli angoli studio del popolo nordico è la cura con cui si sceglie l'illuminazione. Funzionalità e design sono le basi, se poi la lampada scelta è anche vintage allora siamo a cavallo. Ricordate sempre: stile nordico + design + vintage = top! ;) 

Vi ho fatto venire la voglia di creare un angolo studio in casa vostra, ma pensate di non avere spazio? Non crediate che gli studi nordici siano così grandi, spesso sono angoli funzionali che si prestano tanto al lavoro quanto a zona di lettura e capita spesso di trovare studi integrati in altre stanze, che sia la camera da letto o il salotto. Lo spazio condiviso, la funzionalità, il design, l'aspetto essenziale e le linee semplici sono tutte caratteristiche di questo stile che mette sempre al primo posto la convivialità e l'ottimizzazione degli spazi. Cosa ne pensate di questi studi in stile nordico? 



Recuperare spazio in casa

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Il problema di molti, sicuramente anche il mio, è che in casa abbiamo sempre bisogno di spazio: non c'è abbastanza spazio, c'è poco spazio, ci vorrebbe più spazio. Avremmo tutti necessità di una grande cucina, una grande dispensa, una grande lavanderia, una grande cantina. Pensate che noi non l'abbiamo neanche una cantina e se l'avessimo sono sicura che sarebbe stipata di cose utili e meno utili. 

Due sere fa, stavo pensando (ripensando per l'esattezza), a come sfruttare meglio questo benedetto spazio e più precisamente parlo dell'ambiente antistante lo studio, tra la cucina e la lavanderia/ripostiglio. Al momento ho una libreria in ferro e legno, costruita assieme al magico Silva. Vi ricordate il magico Silva?

Le librerie sono belle e in casa nostra sono estremamente indispensabili altrimenti non saprei dove mettere tutti i nostri libri, ma quella libreria è in un angolino che potrebbe essere sfruttato diversamente, sfruttato meglio. Ieri sera, quando Beatrice e Mathilde già dormivano, Gigi era tranquillo in poltrona e io stavo preparando il pranzo al sacco per la piccola che oggi è in gita con la scuola, decido di comunicare appunto a mio marito l'idea che mi è venuta. La prendo alla larga.

Io: Amore questo weekend hai una gara?
Lui: Domenica, sì. 
Io: (Azz). E sabato hai qualcosa in programma?
Lui: Cosa mi stai chiedendo? Sputa il rospo.
Io: Ho pensato a una cosa bellissima, un'idea per avere una dispensa più grande dove poter mettere sia cibo che piatti, bicchieri, insomma quelle cose lì.
Silenzio
Io: Hai sentito?
Lui: Sì, sì e quale sarebbe questa idea?
Io: Non mi guardare con quella faccia perché non te la dico!
Lui: Ok. 

E fa un sorrisino malefico. Io penso che lo odio, ma non è vero, lo amo anche se ogni tanto fa l'indisponente. Dovete sapere che qualsiasi idea mi sia mai venuta in mente, ho sempre voluto cercare il suo consenso. È un'altra storia se alcune volte, me ne sono fregata del suo disaccordo e ho portato avanti la mia idea senza la sua approvazione. Tanto si sa, come si dice qui a Genova, alla fine viene sempre nel mio carruggio. Sto parlando di cose relative alla casa eh!

Lo so, la mia idea proposta deve sedimentare nella sua testolina, deve maturare e nel frattempo io devo pazientare facendo un lavoro di fino. Goccia dopo goccia, devo fargli capire che "quel" progetto è indispensabile quanto per noi l'acqua. Non pensate che il lavoro di moglie sia semplice eh? ;)

A parte gli scherzi, ieri sera ho accennato a Gigi di questa mia idea, ma sono stata abbastanza vaga e credo non abbia compreso bene cosa avrei (ho) intenzione di fare. Brava Sarah, cosa cavolo hai in mente? Vorrei innanzi tutto eliminare la libreria in ferro e legno e costruire al suo posto una struttura composta da mensole a vista e da ante, della stessa profondità della libreria, da terra fino a soffitto.

Le due porte pitturate di nero effetto lavagna andranno eliminate e al loro posto dovremo sistemarne altre due che seguano la struttura che fungerà da dispensa. Un lavorino facile facile. Però avete idea di quanto spazio recuperato? Già il fatto di sfruttare un elemento da terra a soffitto è di per sé una cosa positiva. Se poi penso al fatto che tutta la struttura sarà in legno chiaro lascato al naturale, mi viene voglia di cominciare subito a realizzarla. E i libri? I libri dove li metti? Per questo ho un'altra idea, ma ve ne parlerò un altro giorno! ;)

Qui ci vuole un bel disegno per far capire a mio marito quello che intendo. L'immaginazione non è una sua qualità, ma è tanto paziente con me, mi sopporta e mi supporta e io non potrei mai a fare a meno del mio "falegname" preferito! :) 


È tempo di un nuovo workshop

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Se mi seguite su Instagram avrete già intuito che c'è una novità nell'aria. Una novità che ha il profumo del Natale, di legna bruciata e di biscotti alla cannella. Un Natale che ha il sapore del Nord perché sapete tutti, quanto in questo ultimo periodo mi sia avvicinata allo stile nordico. Avevo voglia di organizzare qualcosa di nuovo e ho subito pensato a questa idea del Natale nordico a casa mia

Così è nato Natale in stile country-nordic e come compagna di viaggio per questa bellissima avventura non potevo avere amica migliore: Valentina, che dello stile nordico ha fatto la sua più grande passione. Non voglio svelarvi troppo, a breve, sia io che Vale, vi daremo tante altre informazioni, ma non riuscivo a tenermelo per me un giorno in più, dovevo a tutti i costi rendervi partecipi di questa emozionante avventura. 

E poi il Natale è alle porte. Pensate che manchi ancora diverso tempo al 25 dicembre? Queste settimane voleranno, arriverà la vigilia prima che ve ne rendiate conto. Noi stiamo ultimando gli ultimi dettagli. Abbiamo già scelto lo stile e l'anima del workshop, i colori e i progetti che faremo insieme. Abbiamo scelto una data, segnatevi domenica 3 dicembre. Abbiamo scelto il menù e le storie da raccontare. Stiamo preparando delle sorprese per voi. Posso dire, ne vedrete delle belle? Ormai l'ho detto! ;)

Photo by Sarah Tognetti

Il giusto styling tra vintage e contemporaneo

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Non pensavo fosse passato già più di un anno da quando abbiamo "rubato" il mobile svedese ai miei nonni per portarlo nella nostra casetta, eppure è così. Mi sembra ieri che ho cominciato ad apprezzare lo stile nordico, forse perché ho ancora tanto da imparare e ogni giorno scopro nuove cose. Un amore nato piano piano, non come il colpo di fulmine che ho avuto per lo stile shabby, ma che giorno dopo giorno sta crescendo sempre più. Non si era capito vero? ;)

Pinterest e i libri di design nordico ultimamente sono diventati la mia droga, così passo ore e ore ad ammirare e a capire gli abbinamenti migliori, gli accostamenti che mi piacciono di più e gli oggetti di design a cui lo stile nordico ruota. La cosa che mi piace di più sono i mix definiti tra stile contemporaneo e vintage, adoro. Quello che manca nella nostra casetta è senza dubbio un pezzo (intanto partiamo da uno) di design, un oggetto in particolare a cui sto pensando intensamente perché spero che Babbo Natale quest'anno sia tanto buono e bravo da leggermi nella mente (o da leggere questo post).


Di cosa parlo? Di una lampada da mettere sul sideboard svedese, capace di attirare l'attenzione e diventare la protagonista. Ho già qualche idea, ma oggi non è di questo che voglio parlarvi, oggi sono qui per chiedervi un consiglio. Sto impazzendo a trovare il giusto styling, non ho ancora trovato gli oggetti perfetti da mettere in bella mostra sul mobile. Forse è perché in casa ho una scelta limitata di complementi nordici, ma non penso sia solo questo il motivo. Devo ancora riuscire a trovare il giusto equilibro tra il mobile, gli oggetti che voglio posizionare sopra di esso e la parete a cui è poggiato. 

Per la felicità di mio marito (che poi non credo nemmeno se ne accorgerà), voglio ripitturare la parete di bianco. Ho bisogno di bianco in casa. Vorrei eliminare le mensole con i libri e riempire questo spazio di quadri. Mi piacerebbe trovare delle belle stampe e cercare di creare una moodboard tra presente e passato, tra moderno e antico. Quello che più mi farà tribolare sarà proprio scegliere i complementi giusti da mettere sopra al mobile. Voi cosa mi consigliate? L'unica cosa che so per certo (quasi certo) è che vorrei creare un angolo green. Per il resto sono nelle vostre mani. Mi aiutate a scegliere gli oggetti giusti? Se volete, potete anche lasciarmi un link nei commenti, del vostro oggetto del desiderio, sarò felicissima di poterlo vedere. :)


Natale nordico ecco il workshop

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Qualche giorno fa vi ho messo la pulce nell'orecchio a proposito di un nuovo workshop che si terrà a Genova, a casa mia, domenica 3 dicembre. In tanti mi hanno chiesto di cosa si trattasse e oggi voglio darvi tutte le informazioni e raccontarvi di come mi è venuta l'idea.

Mi sembra noioso ribadire il mio "neo-amore" per lo stile nordico, ma se qualcuno è arrivato qui sul blog da poco tempo è giusto che lo sappia. In questi anni il mio gusto è cambiato più volte passando dallo stile shabby chic (che intendiamoci continuo ad amare) a quello industriale e approdando alla fine allo stile nordico. Sarà stata l'influenza di Valentina? ;) Credo proprio di sì!

Così un giorno d'inizio autunno, quando su Pinterest comparivano le prime foto relative al Natale, ho cominciato a pensare a quel periodo tanto atteso da molti e soprattutto ho pensato a come decorare casa mia. Volevo fare qualcosa di diverso dai soliti anni, qualcosa di nordico, qualcosa che vivesse una tradizione popolare e che fosse Vero. È nata così l'idea di fare un workshop dedicato al Natale nordico, in stile country-nordic e ho voluto a farmi compagnia in questa avventura la mia amica e guru dello stile nordico, Valentina.


Volete passare con noi una giornata dedicata tutta al Natale nordico? Con noi imparerete a decorare la vostra casa per vivere l'atmosfera del caldo Natale nordico tra luci soffuse e profumo di cannella. Nella mia casetta, sulle colline verdi di Genova, tra materiali naturali, colori delicati e candele profumate, ricreeremo l'atmosfera tipica del Nord. 

Programma della giornata:

  • Benvenuto tra tisane calde, torte e biscotti
  • Introduzione alle tradizioni tipiche del Nord Europa
  • Tour della casa: stanza per stanza decorazioni in stile nordico
  • Una tavola in stile nordico
  • Pranzo con sapori tipici del Nord
  • Racconti di stile + crea la tua moodboard ispirazionale
  • Laboratorio decorazioni

Durante tutto il workshop sarà a disposizione una piccola biblioteca delle idee in stile nordico. Il corso avrà inizio alle ore 10.00 e terminerà intorno alle ore 17.00 circa.

Per richiedere più informazioni o iscrizioni: sarahtognetti@yahoo.it



Photo by Sarah Tognetti

Pareti invecchiate ad arte

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L'amore per uno stile più contemporaneo mi ha portato ad apprezzare lo stile nordico. Design e linee pulite mi trasmettono freschezza e ordine, quello di cui evidentemente in questo periodo ho bisogno. Eppure quando qualche giorno fa, Francesca mi ha scritto per farmi vedere queste foto, non ho potuto amarle al primo colpo d'occhio. Queste pareti invecchiate sono meravigliose. Queste patine sono perfette per ogni stanza, per ogni stile.

Si tratta di pareti invecchiate ad arte, realizzate da mani esperte. Polverose, scrostate, decorate a mano secondo antiche tecniche di lavorazione pittorica, capaci di donare agli ambienti interni un fascino decadente con un forte richiamo al passato e alla contemporaneità. In linea con la forte vocazione per il vintage che ha contagiato non solo il mondo della moda, ma anche dell'arredamento. 

È una tecnica ideale di decorazione d'interni per cambiare l'aspetto delle pareti e dare un'aria vissuta a un ambiente, soprattutto a chi è alle prese con una ristrutturazione di un palazzo storico, di un casale di campagna, o più genericamente a chi è alla ricerca di un restyling e di un arredamento in chiave shabby chic. 

L'anticatura dell'intonaco così come il colore e le possibili decorazioni pittoriche, possono andare ad arricchire alcune parti della parete su cui si è deciso di intervenire. I risultati sono diversi e personalizzabili, proprio perché si tratta di una lavorazione realizzata a mano come in passato. A volte per esaltare la decorazione pittorica si procede anche all'inserimento di piccole lettere, numerazioni, frasi e simboli floreali dipinti a mano per un risultato unico.


L'effetto finale è quello di un muro logoro dalle sfumature irregolari, altamente decorativo che sembra essere stato esposto per anni all'azione degli agenti atmosferici. In alternativa a questa tecnica pittorica esistono carte da parati verde ossido di rame dipinte a mano o pannelli murali, che simulano la parete invecchiata. Le scelti possibili per decorare con questa tecnica sono tante e sempre personalizzabili. Questa speciale decorazione artistica è realizzata artigianalmente su carta con supporto di garza di cotone. Si fa notare oltre che per l'originalità, per essere priva di cornice. È disponibile sia da appendere che in appoggio su supporto ligneo. 

I pannelli e i teli decorativi dipinti, sono proposti insieme o anche in alternativa come decorazione d'interni alle pareti invecchiate. Simulano un muro consunto e offrono un'ottima soluzione d'arredo sia per l'impatto scenografico "disinvolto" che per versatilità e riduzione dei costi. Come supporto per i pannelli dipinti vengono utilizzate tele ottenute unendo cartoncino, carta velina e garze di leggerissimo cotone. Forse una delle caratteristiche più interessanti di questi pannelli è che non sono incorniciati. È molto più interessante appenderli liberi come semplici teli alle pareti.

Possono avere diverse fantasie, essere più o meno invecchiati e avere dimensioni grandi o piccole a seconda delle esigenze, quindi sono personalizzabili su richiesta del cliente. Vi è già venuta voglia di cambiare le pareti di casa? Io trovo queste pareti di un fascino pazzesco e i pannelli, se possibile, ancora più belli. Riesco a immaginare la mia camera da letto completamente trasformata con una decorazione del genere. Mi piacerebbe mettere alla parete un pannello decorativo su cotone grezzo, così da poterlo spostare in ogni ambiente nel momento in cui ho voglia di trasformare una stanza.

Per qualsiasi domanda o preventivo, vi lascio i riferimenti di Francesca qui sotto.

Photo by Infraordinario Studio

Via Giorgio Regnoli 4
47121 - Forlì
Telefono: 0543.32272

La Stanza del Sole

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Avete mai sentito parlare di Giardino d'inverno? E di Stanza del Sole? Non vi sto a dire cosa pensavo fossero perché mi prendereste in giro da qui all'eternità, ma posso dirvi quello che in realtà sono: stanze ideali, ambienti domestici dove godersi tutti i piaceri della vita all'aria aperta. Vi ricorda qualcosa? A me ricorda molto i Paesi del Nord che seguono uno stile di vita rilassato, un senso di intimità e di atmosfera accogliente mentre si godono i piccoli piaceri della vita: che sia leggere un buon libro, coccolare il micio o bersi una tisana davanti il camino.

Nella Stanza del Sole la natura entra prorompente, anzi fa parte di essa perché è come se non esistessero barriere. La natura diventa il prolungamento della propria casa, un luogo dove potersi rilassare e godere dei colori delle stagioni. Un luogo dove vivere il quotidiano, condividendo momenti felici con le persone più care. Diventa ben presto il posto del cuore che ci fa vivere all'aperto, ma al riparo dalle intemperie. La Stanza del Sole è insomma un ambiente rilassante, colorato, pieno di luce e di vita.


Oggi mi sono divertita a immaginare come arredare una Stanza del Sole, Gibus. Ho deciso di proporvi due ambienti: il primo in stile shabby chic (perché il primo amore non si scorda mai) e il secondo in stile nordico. In molti blog scandinavi ho potuto ammirare come per loro questo posto sia vissuto a pieno ritmo da tutta la famiglia. Il tempo è dilatato e non esiste bello o cattivo tempo. In questo ambiente splende sempre il sole. 

Comode poltrone e tante sedute per ospitare la famiglia e gli amici. Un grande tavolo, l'immancabile divano e cuscini che all'occorrenza possono diventare morbide sedute per i più piccoli che vogliono trasformare le merende in picnic. Luci soffuse, candele, un tappeto su cui camminare scalzi e assaporare un senso di libertà. Una vecchia credenza che contenga piatti e bicchieri per tutti e un angolino green a cui dedicare alcune ore in spensieratezza. Prendersi cura di una pianta regala pace e serenità, se poi lo si fa in una Stanza del Sole, la gioia è assicurata.


Tavola in stile nordico

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Natale si avvicina, ma prima ancora di festeggiare con la famiglia, domenica prossima, si festeggerà a casa mia il Natale Nordico. Infatti il 3 dicembre, assieme a Valentina, terrò un workshop dedicato al Natale nordicoin stile country-nordic. Se avete voglia di passare una giornata in compagnia, imparando a decorare la vostra casa in questo stile, potete scrivermi una mail per prenotare il vostro posto o richiedere maggiori informazioni: sarahtognetti@yahoo.it.

Tra le tante, ho un sacco di idee su come allestire la tavola, non vedo l'ora che arrivi il prossimo weekend. Oggi farò un post più veloce del solito, sto scappando da Ikea a comprare due "cosine" per il workshop, ma volevo lasciarvi in compagnia di queste belle foto. 

Vi ricordate che vi avevo accennato alla costruzione di una nuova dispensa? L'ha realizzata due settimane fa mio papà (per una volta ero il suo manovale) e ieri pomeriggio, ve ne ho mostrato un angolino. Anche se non ancora terminata, perché mancano le ante da montare, non potevo aspettare un giorno di più, volevo farvela vedere subito. Ve la siete persi? Niente paura, la potete vedere cliccando qui

Al momento ho traslocato un po' di stoviglie dall'armadio in cucina alla dispensa e creato questo angolo nei toni che amo: bianco, blu e vetro trasparente. Era un sacrilegio tenere tutte quelle belle cose al chiuso, non trovate? Vorrei comprare dei cestini di vimini per riempire alcuni spazi, un vassoio tondo in legno e dei nuovi barattoli in vetro. Sarà meglio andare all'Ikea con i soldi contati e lasciare a casa la carta di credito? (Domanda retorica ovvio!) ;)

Rimanendo in ambito cucina, anche se questa volta si parla di cibo, buon cibo, voglio lasciarvi il link all'ultimo post di The Vegan Family. Oggi la mamma ha pubblicato la ricetta dello zimino, lo conoscete? Zimino, in genovese, non è altro che la minestra di ceci. Io ne sono ghiotta e poi di questa stagione è praticamente perfetta. A presto amici!



Villa in una ex fabbrica stile Liberty

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Se amate navigare tra blog nordici e Pinterest è facile che abbiate già visto questa casa, ma qui sul blog non l'avevo mai pubblicata e mi sembrava il momento perfetto per farlo. Si tratta della casa di Christian e Björn, co-fondatore e direttore marketing di Artilleriet, negozio svedese con shop online, noto soprattutto tra gli interior designer, stilisti e blogger scandinavi. 

Lo stile di Artilleriet si concentra nel grande assortimento ben curato tra pezzi nuovi e vecchi. Christian e Björn hanno saputo calibrare design vintage e classico con pezzi moderni e la loro casa rispecchia in toto l'insieme del negozio. Si tratta di una casa accogliente ed elegante, molto personale e vivibile. È il caso di dirlo, insieme hanno allestito una casa da sogno.

Appena fuori Göteborg, s'incontra la loro villa, una ex fabbrica di organi in stile Liberty. La sala cinematografica era uno dei dettagli per cui si erano innamorati quando hanno visitato la casa per la prima volta. Una volta entrati hanno dipinto tutti i muri e le boiserie con i colori di Farrow & Ball e hanno cominciato ad arredarla con pezzi unici provenienti dal passato e altri, dal design più contemporaneo.

In passato Christian ha lavorato per molti anni come designer d'interni all'Ikea, quando lui e Björn hanno cominciato a disegnare la loro cucina. Il tavolo e il bancone vintage vengono rispettivamente dalla Francia e dalla Cina. Gli utensili, hanno preferito metterli in bella vista piuttosto che chiusi in un cassetto. Non è un sogno la loro cucina?


In cucina, lo stile francese, quello più rustico però e lo stile industriale, si incontrano in un'incantevole combinazione. La coppia si è affidata a un esperto falegname per costruire i frontali della cucina. Le classiche porcellane si trovano in un elegante armadio bianco e gli utensili, tutti di alta qualità, sono lasciati esposti in bella mostra. Nella stanza c'è un bellissimo tavolo da pranzo sistemato al centro della stanza e acquistato da un antiquario francese. Lì, è dove lavorano il più delle volte anche se in soggiorno c'è un altro grande tavolo. In inverno invece, quando la stufa in maiolica è accesa, è proprio qui che si siedono per disegnare e discutere dei loro progetti.

L'incredibile senso del lusso di Christian, ha reso la casa uno showroom in perfetto stile Artilleriet. Il divano Ghost di Paola Navone per Gervasoni, i tappeti Beni Ourain, le lampade di design come l'Atollo di Vico Magistretti per Oluce o la lampada di Mark Eden Schooley, il tavolino a vite di Tom Dixon, chi non vorrebbe almeno uno di questi pezzi in casa?

Sono passati quattro anni da quando hanno completato la ristrutturazione della facciata e dei due piani della casa e ora Christian, dopo aver realizzato un aranceto sta concentrandosi sul giardino. Il suo sogno sarebbe quello di creare tanti angoli relax dove sedersi e riposarsi, ma lui stesso ammette che non sarà mai così, perché l'ozio non vive in lui e non appena termina un progetto, pensa già a quello successivo. Mi ricorda tanto qualcuno, a voi no? ;)

Foto: Kristofer Johnsson - Styling: Lotta Agaton

La mia lista dei desideri

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Quale migliore occasione, se non Natale, per fare una lista? E in questo caso specifico una lista dei desideri. Pensare (a volte sognare) a cosa vorrei in regalo, ma anche pensare al regalo perfetto da fare alla mamma, all'amica, alla sorella... una lista lunga un chilometro che non smettevo più di scrivere. Altro che Babbo Natale, dovrei farmi amico un discendente di Rockefeller! ;)

E poi fare liste mi rilassa e mi riequilibra i chakra. E quando depenno o metto un flag a qualcosa in lista perché acquistato, oh lì sì che sono in pace con il cosmo. Mancano meno di due settimane a Natale e ho già finito di comprare tutti (quasi tutti) i regali e giuro che non sono una di quelle che se vede un oggetto ad Agosto che potrebbe andar bene per essere regalato a Natale, lo compro. No no, io sono piuttosto una che sceglie e compra i regali all'ultimo. La frenesia di pensare a qualcosa di speciale, l'ansia di andarlo a comprare, adoro tutto questo. Senza le corse all'ultimo regalo non è Natale.

Però quest'anno sono stata brava, anche troppo brava. Non ci sarà la corsa alla Vigilia per comprare anche solo "due cioccolatini" perché un vicino di casa se n'è spuntato fuori con un regalo a sorpresa. Sono super preparata, questo Natale le vere sorprese le farò io. Volete sapere quali pensieri farò (e mi farò) questo dicembre? Eccovi la mia lista dei desideri.


  • Un profumatore per ambiente alla mamma e uno alla sottoscritta. Per lei al Melograno e per me Scorze e Spezie. Quelli di Officina delle Essenze sono fenomenali, ricordate? Ve ne avevo già parlato qui.
  • Un anello speciale a mia sorella. Lo cerca da tanti anni e solo quest'anno sono riuscita a trovarlo.
  • Una borsetta (la sua prima vera borsetta) a Beatrice. Me lo ha chiesto con la bava alla bocca e non ho saputo dirle di no. Cuore di mamma.
  • Un morbido maglione di lana per la sottoscritta. Vale la regola che "il mio armadio è sempre vuoto" o anche "non ho niente da mettermi".
  • Una parure di lino per il lettone. Amo il lino, trovo sia perfetto sia in estate che in inverno, ma sono in crisi con la scelta del colore. Help me please!
  • Un orecchino originale per me. Non metto gioielli se non qualche bijoux, ma adoro gli orecchini!
  • A un'amica speciale, voglio regalare The Kinkfolk Table. Lo ha sfogliato a casa mia e se ne è innamorata. Come potevo non prenderglielo? 
  • Un paio di ballerine rosse a Mathilde. Me le chiede da tanto tempo e il rosso è il suo colore preferito.  

Questa è solo una piccola parte della lista. Ho già acquistato i calendari per i bisnonni con le foto delle pronipoti, due cesti con prodotti locali bio per i miei cognati, libri, un sacco di libri e giochi per i miei nipotini. Manca solo un regalo. Un cavolo di regalo che mi manda in tilt: quello a mio marito! Si accettano consigli.

Photo by Sarah Tognetti

Una fiaba per dormire

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Circa una settimana fa, su Instagram, vi avevo accennato al nuovo progetto 100% made in Italy di Design Democratico Italiano che unisce design e funzionalità. Fabio Novembre, architetto italiano che ha collaborato con grandi nomi come Kartell, Driade, Cappellini e Blumarine, ha lanciato la collezione di letti ispirati alle fiabe, Una fiaba per dormire. Oggi ve la posso finalmente mostrare sul blog. 

Il letto si sa, è l'elemento principale della zona notte e non è solo da intendere come un elemento di arredo. Per scegliere quello giusto bisogna prendere in considerazione aspetti pratici e caratteristiche importanti come le dimensioni, i materiali, la testata del letto e così via. La collezione Una fiaba per dormire, tiene conto di tutte le esigenze e riesce a soddisfare il cliente non solo per la loro funzionalità, ma anche per l'aspetto estetico.   

Fabio Novembre: "Dormire, per l'uomo, non rappresenta soltanto il tempo di ricarica delle batterie, ma una esplorazione dell'inconscio. Una serie di letti ispirati alle fiabe saranno i compagni di quel terzo della nostra vita che trascorriamo tra le braccia di Morfeo. Strumenti per dormire, ma anche per sognare"


Volete dare un'occhiata a come vengono realizzati i letti di questa collezione? Lasciatevi catturare da questo video e dalla maestria degli artigiani che con mani esperte compongono i letti dei nostri sogni. Io mi sono divertita a scegliere i complementi d'arredo ideali per ogni letto. 

I miei preferiti sono i primi due letti che vedete qui sotto. Principessa, il primo e Abito, il secondo. Per il primo letto ho immaginato di abbinare elementi naturali come il tappeto in corda e la lampada di bambù. Mentre per la seconda proposta ho voluto enfatizzare la magia che regala il letto Abito: cuscini fiorati e accessori che richiamano la natura, come la campana di vetro con farfalle.

Il letto Nuvola è già di per sé un letto per sognatori e non ho potuto trovare lampada migliore a forma di nuvola. Ho pensato che giocare con i toni delicati del rosa e del tortora fosse la proposta migliore per gli spiriti romantici che amano le linee semplice, l'equilibrio e l'armonia. 

Mi piace mischiare oggetti di design ad altri vintage. Le combinazioni che si possono creare riescono sempre a stupire, ma con questi letti non è difficile stupire. In questi anni ho cominciato ad apprezzare sempre di più il design italiano (beh non solo quello ovvio) e poterne parlare qui sul blog mi rende felice. Cosa ne dite, vi è piaciuta questa collezione? Qual è il vostro letto preferito? 


Design Democratico Italiano

Schiarire un pavimento in legno

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Se mi seguite su Instagram, saprete che nei giorni scorsi ho voluto rivoluzionare casa e affrontare un'ultima fatica prima delle vacanze di Natale.  Cosa ho combinato questa volta? Ho voluto schiarire il pavimento in legno del primo piano. Beh non ho lavorato su tutto il pavimento, sono partita da una piccola zona: il disimpegno su cui affacciano le camere da letto e il bagno delle bimbe. Diciamo che prima di Natale non ho voluto strafare rischiando di stare di nuovo male con la mia ernia cervicale.

Dovete sapere innanzi tutto che il mio pavimento è costituito da un perlinato di assi in larice. Quando mio padre lo montò, decisi di scurirlo perché all'epoca non mi piaceva, mi pareva di vivere in uno chalet di montagna. Forse perché inizialmente anche le assi del tetto erano ancora grezze, la boiserie nei due bagni era in perlinato e ancora da pitturare e mi sembrava tutto così eccessivo che colorarlo era l'unica soluzione veloce che mi venne in mente.

Feci qualche prova: con l'impregnante color noce chiaro (all'acqua) e con la cera noce e scelsi quest'ultima opzione. Una volta trattato, le assi in legno del pavimento, risultavano di un bellissimo color miele. Così è stato per cinque anni, un periodo lunghissimo per me senza cambiare nulla, ma come tutte le cose in casa mia, dopo un po' vanno rinnovate e data la mia folle passione per lo stile nordico, schiarirlo è stata la soluzione ideale. 

Vi ricordavate com'era? Nelle due foto sotto, il pavimento era ancora color miele, mentre le pareti e le decorazioni erano diverse. Tra una foto e l'altra sono passati alcuni anni, non vi so dire quanti di preciso. La seconda foto che vedete qui sotto, tanto per intenderci mi riferisco allo scatto con le pareti di quel panna delicato, è la foto più vecchia. Entrammo in casa con quel colore ai muri, ma ben presto mi stufai. Anche lo zoccolo dipinto è diverso: nella foto vecchia è più basso e color verde salvia, nello scatto recente è di un grigio azzurro. Inoltre ho eliminato tante "cosine" che tenevo sulla mensola nelle scale, preferendo uno stile più pulito. Ho solo aggiunto alcune cornici appese  ad angolo che ahimè, non ho ancora finito di riempire. Comunque tra non molto tempo, quello specchio e quelle applique verranno sostituiti da una nuova idea che ho in testa. ;)


Ma veniamo ad oggi. Quanto è figo il mio "nuovo" pavimento? :) Sono felicissima, ho sudato sette camicie, ma sono molto soddisfatta del risultato. Che poi se devo essere sincera non ho nemmeno faticato così tanto. Un pomeriggio ho cominciato a carteggiare e il pomeriggio dopo avevo già steso la cera (a mano), lucidato e spolverato in tutta casa. Eh sì la polvere del legno non perdona nessuno.

Avrei voluto fare due prove anche questa volta. Ero in dubbio se utilizzare l'impregnante bianco o la cera bianca, ma alla fine ho scelto la cera e solo perché finito di carteggiare il pavimento, sono entrata in un Brico vicino a dove abito in cerca dell'impregnante, ma non l'ho trovato. La voglia di terminare era talmente tanta che ho deciso di utilizzare la cera che avevo subito a disposizione in casa. Quindi se mi chiedete, Sarah preferisci la cera o l'impregnante? Non saprei rispondere perché al momento ho visto solo un risultato.

Oh ma avrò a disposizione ben due camere per sbizzarrirmi e fare tutte le prove che voglio. E se poi mi piacesse di più l'effetto dell'impregnante? Non avrei paura a ricarteggiare il disimpegno per eliminare lo strato di cera nuovo e stendere una mano di impregnante. Sono matta lo so! ;)

Comunque penso che non sia una gran fatica dover ricarteggiare il disimpegno. Per togliere la cera noce sì che ho dovuto lavorare di olio di gomito, ma il nuovo strato di cera bianca è davvero leggero, l'ho tirata parecchio e l'ho lucidata con la lana d'acciaio che già di per sé toglie tutta la cera in eccesso. Ora è talmente liscio che ogni volta che ci cammino scalza, rischio di rompermi l'osso del collo. 

Mi avete chiesto, con cosa hai carteggiato Sarah? Con la carteggiatrice elettrica, carta a vetro del 40, ma prima di questo mi sono aiutata con una spatola (tenuta in posizione quasi perpendicolare rispetto al pavimento) per togliere il primo strato di cera. Ho fatto questo altrimenti appena toccavo con la carta a vetro il pavimento, la carta s'impastava con la cera. Il problema era che dovevo cambiare carta ogni due secondi perché questa non carteggiava più, perdeva subito la sua ruvidità. Lavorando prima con la spatola ho eliminato il problema alla radice. Sì, c'è un passaggio in più, ma alla fine si è comunque ridotto perché continuare a fermarsi per dover cambiare carta (tagliarla della misura giusta e montarla) è una perdita di tempo incredibile. 

Una volta carteggiato tutto il pavimento, ho dato una bella aspirata e sono passata direttamente alla cera bianca. Sono sicura che dopo aver lavato il pavimento un paio di volte, diventerà ancora più bello. Ora è troppo "nuovo" per i miei gusti. Guardandolo, trovo ci sia una differenza abissale rispetto a prima. In primis, ha donato all'ambiente più luminosità e in secondo luogo, vedere il contrasto tra il pavimento chiaro e quello scuro delle camere è pazzesco. A questo punto non vedo l'ora di aver terminato tutto il lavoro. La camera di Mathi sarà la prima a passare sotto le mie mani (che tra l'altro sto rivoluzionato già da qualche settimana). Dovrò spostare la fanciulla in camera di Bea e proteggere quanta più roba possibile con teli di nylon perché lo ribadisco, la polvere del legno non perdona nessuno. Cosa ne dite, vi piace il pavimento più chiaro? 

P.S. Ho anche cambiato la panca preferendo questa, dallo stile decisamente nordico. Si tratta del tavolino della serie Stockholm che trovate all'Ikea. È realizzata in rattan e frassino massiccio ed è caratterizzata da un design semplice e lineare. Penso che quell'angolino sia nato apposta per lei.

Photo by Sarah Tognetti

La mia casa si veste a festa

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Non potevo lasciarvi così, senza farvi gli auguri di buon Natale prima di andare in ferie. Ebbene sì, questo è l'ultimo post dell'anno, ci rivediamo dopo l'Epifania. Ci rivediamo quando il blog avrà ormai compiuto 10 anni. Cioè, dico d-i-e-c-i anni vi rendete conto? Il 5 gennaio, Shabby Chic Interiors festeggia gli anni e ho intenzione di festeggiare alla grande. 

Mi piacerebbe dare una festa in casa mia, queste vacanze le passerò a studiare i dettagli per il party, anzi se avete qualche idea, scrivetemi pure, mi farebbe molto piacere leggere le vostre idee. E poi vorrei fare qualcosa con tutti voi. Una diretta su Instagram/Facebook? Più dirette? Sarebbe un modo per fare una bella chiacchierata, per conoscerci meglio e se vorrete, scoprire qualcosa in più di me. Fatemi sapere cosa vi piacerebbe facessi, se potessi, verrei incontro a tutti voi.

Voi che siete la mia più grande fonte di ispirazione. Sì perché le mille idee e i progetti che mi passano per la testa, sono lì perché li ho pensati per voi. Lettori, amici virtuali, con alcuni è nata una bellissima amicizia che è andata oltre la rete. Con altri ci si scrive talmente spesso che sembra quasi di conoscersi da anni. Tutto questo non avrei mai potuto averlo senza il blog, per cui grazie. Grazie dal cuore.

E poi a gennaio non posso proprio mancare l'appuntamento con il concorso "Il mio Angolo di Paradiso". Ci sono state cinque edizioni, siete pronti per una sesta edizione? Ho già in mente un tema, cosa che per gli altri anni non c'era mai stato e sono sicura che sarà ancora più bello, grazie alle vostre foto e ai vostri angoli di paradiso.


Questo per me sarà un Natale speciale: ho tutta la mia famiglia riunita a casa e non vedo l'ora che arrivi presto il 25. Mio fratello è atterrato qui a Genova ieri mattina e assieme a mia mamma, la sera della vigilia, si fermerà a dormire a casa nostra così da svegliarci tutti insieme la mattina di Natale e scartare i regali. Ne parlavamo proprio ieri, è da quando eravamo bambini che non scartiamo più i regali assieme la mattina appena svegli. Era giunto il momento di rinfrescare quei ricordi.

Non vi dirò che ho tanti progetti in serbo perché non è vero. Vi dico invece che, complice il nuovo anno, ho voglia di rimettermi in discussione, di coinvolgervi più spesso, di trovare un canale, una nuova forma di comunicazione (oltre al blog ovvio), che ci faccia sentire ancora più vicini. Sicuramente il 2018 porterà una ventata di freschezza. Questo posso dirlo perché comincio già a sentire il rumore del vento. E non c'è niente come il vento, capace di portare lontano i nuvoloni che l'anno in corso aveva portato. 

Quindi, questo è il mio augurio per voi: che il 2018 sia un anno ventoso, capace di allontanare le nubi scure e di far tornare il sereno. Vi auguro di riuscire a trovare la vostra strada, il vostro postoe di imparare a stare bene con sé stessi. Io mi sto impegnando a farlo, ma sento che ho ancora tanta strada davanti.

Un abbraccio amici e tanti auguri di buon Natale.
Sarah

Photo by Sarah Tognetti
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