Qualche giorno fa si sono abbassate di colpo le temperature ma io so perché, è arrivata la neve! I monti appena sopra Genova si sono colorati di bianco. Quella sera me ne stavo rannicchiata sotto le coperte tutta infreddolita e poco prima di addormentarmi mi sono tornati in mente i bei ricordi legati alla neve, quando ancora abitavo in Emilia. Castelnovo né Monti il mio paese natio si trova ai piedi dell'Appennino Tosco-Emiliano circondato dal verde e da montagne bellissime. Non si possono di certo paragonare alle montagne della Valtellina ad esempio ma non so perché - forse per un gioco di correnti e aria fredda - a Castelnovo nevica tantissimo.
Non esiste un inverno senza neve, non esiste un inverno dove ogni cosa è colorata come per magia di bianco. I colori svaniscono e tutto sembra piombare in un lungo sonno. Gli uccellini si rifugiano nei loro nidi e così pure gli scoiattoli. Le colline sono distese bianche immacolate. Mi sono venute in mente le giornate che passavo a giocare con il bob, a fare su e giù per un prato con le guance arrossate e cotte dal freddo. I pupazzi di neve con la carota al posto del naso e i vecchi bottoni della nonna attaccati al corpo. La voglia di non tornare mai a casa, solo il buio era l'unico deterrente capace di farmi rincasare.
Questi sono ricordi legati all'infanzia che mi porterò sempre dietro. Quella sera nella mia stanza, rannicchiata nel letto mi sono posta una domanda, cosa amo della neve adesso che sono cresciuta? La cosa che amo più in assoluto è calpestare la neve e sentire lo "scricchiolio" sotto il mio peso. Sembra quasi di camminare su di un vecchio pavimento in legno su cui centinaia di persone hanno già camminato. Un pavimento in legno che ha assorbito passi su passi e che ogni singolo rumore, ogni scricchiolio ne ricorda il tempo passato. Camminare sulla neve mi ricorda il camminare su un vecchio pavimento, l'unica differenza - la parte significativa che mi più colpisce - è che nessuno ci ha ancora mai camminato sopra.
Lasciare le mie impronte su di un prato innevato e sapere di essere stata la prima a camminarci è una sensazione bellissima anche se è difficile per me spiegarvela. Voltare le spalle e vedere il segno delle scarpe mi fa sentire viva, una dimostrazione del fatto che in questo grande mondo esisto anch'io, quello è il mio passaggio. Non è facile farvi capire le sensazioni che provo. E' come avere un foglio bianco a disposizione, un foglio molto molto grande a disposizione, come un prato, una stradina di montagna o semplicemente il sentiero che ti porta a casa, su cui poter scrivere quello che si vuole, su cui lasciare il segno. E a mano a mano che i tuoi passi avanzano lo scricchiolio è sempre più intenso e ti entra dentro. Ci ricordiamo canzoni, ricordiamo le voci dei nostri cari che non ci sono più ed è difficile dimenticare il rumore della neve che scricchiola sotto il nostro peso.
Un suono che diventa come una melodia che mi accompagna quando cammino in mezzo alla neve. Solo il fiato caldo che si trasforma in una nuvola ti tiene compagnia. Da ragazzina per anni ho praticato lo sci di fondo a livello agonistico. So cosa significa trovarsi in mezzo al bosco e non sentire nessun rumore se non la neve che si muove al passaggio degli sci. Ho odiato quello sport forse per colpa dell'età. Alzarsi alle cinque di mattina, lasciare il caldo delle coperte e andare incontro a un freddo polare è sempre stata dura per me. Ma nello stesso tempo l'ho amato molto. Una volta messi gli sci ai piedi, una volta entrata nel bosco lontano dalle urla della gente dove tutti i rumori svaniscono quasi per magia è una cosa meravigliosa. Una sensazione indescrivibile.
Da anni non metto più gli sci ai piedi ma cammino nella neve appena ne ho la possibilità. Oggi ho voglia di neve e di sentire quella melodia che solo questa è capace di creare. Ho voglia di un bel cielo bianco e di vedere i fiocchi che cominciano a coprire tutto. Il colore bianco simbolizza la perfezione trascendente, la purezza, la gioia, l'innocenza. Simbolizza anche un sentimento puro e sincero. Questo è quello che provo quando cammino sulla neve. Le mie origini da "montanara" me la fanno amare all'inverosimile. Amo l'inverno perché amo la neve, senza di questa non è un vero inverno per me.