Se mi seguite su Instagram, saprete che nei giorni scorsi ho voluto rivoluzionare casa e affrontare un'ultima fatica prima delle vacanze di Natale. Cosa ho combinato questa volta? Ho voluto schiarire il pavimento in legno del primo piano. Beh non ho lavorato su tutto il pavimento, sono partita da una piccola zona: il disimpegno su cui affacciano le camere da letto e il bagno delle bimbe. Diciamo che prima di Natale non ho voluto strafare rischiando di stare di nuovo male con la mia ernia cervicale.
Dovete sapere innanzi tutto che il mio pavimento è costituito da un perlinato di assi in larice. Quando mio padre lo montò, decisi di scurirlo perché all'epoca non mi piaceva, mi pareva di vivere in uno chalet di montagna. Forse perché inizialmente anche le assi del tetto erano ancora grezze, la boiserie nei due bagni era in perlinato e ancora da pitturare e mi sembrava tutto così eccessivo che colorarlo era l'unica soluzione veloce che mi venne in mente.
Feci qualche prova: con l'impregnante color noce chiaro (all'acqua) e con la cera noce e scelsi quest'ultima opzione. Una volta trattato, le assi in legno del pavimento, risultavano di un bellissimo color miele. Così è stato per cinque anni, un periodo lunghissimo per me senza cambiare nulla, ma come tutte le cose in casa mia, dopo un po' vanno rinnovate e data la mia folle passione per lo stile nordico, schiarirlo è stata la soluzione ideale.
Vi ricordavate com'era? Nelle due foto sotto, il pavimento era ancora color miele, mentre le pareti e le decorazioni erano diverse. Tra una foto e l'altra sono passati alcuni anni, non vi so dire quanti di preciso. La seconda foto che vedete qui sotto, tanto per intenderci mi riferisco allo scatto con le pareti di quel panna delicato, è la foto più vecchia. Entrammo in casa con quel colore ai muri, ma ben presto mi stufai. Anche lo zoccolo dipinto è diverso: nella foto vecchia è più basso e color verde salvia, nello scatto recente è di un grigio azzurro. Inoltre ho eliminato tante "cosine" che tenevo sulla mensola nelle scale, preferendo uno stile più pulito. Ho solo aggiunto alcune cornici appese ad angolo che ahimè, non ho ancora finito di riempire. Comunque tra non molto tempo, quello specchio e quelle applique verranno sostituiti da una nuova idea che ho in testa. ;)
Ma veniamo ad oggi. Quanto è figo il mio "nuovo" pavimento? :) Sono felicissima, ho sudato sette camicie, ma sono molto soddisfatta del risultato. Che poi se devo essere sincera non ho nemmeno faticato così tanto. Un pomeriggio ho cominciato a carteggiare e il pomeriggio dopo avevo già steso la cera (a mano), lucidato e spolverato in tutta casa. Eh sì la polvere del legno non perdona nessuno.
Avrei voluto fare due prove anche questa volta. Ero in dubbio se utilizzare l'impregnante bianco o la cera bianca, ma alla fine ho scelto la cera e solo perché finito di carteggiare il pavimento, sono entrata in un Brico vicino a dove abito in cerca dell'impregnante, ma non l'ho trovato. La voglia di terminare era talmente tanta che ho deciso di utilizzare la cera che avevo subito a disposizione in casa. Quindi se mi chiedete, Sarah preferisci la cera o l'impregnante? Non saprei rispondere perché al momento ho visto solo un risultato.
Oh ma avrò a disposizione ben due camere per sbizzarrirmi e fare tutte le prove che voglio. E se poi mi piacesse di più l'effetto dell'impregnante? Non avrei paura a ricarteggiare il disimpegno per eliminare lo strato di cera nuovo e stendere una mano di impregnante. Sono matta lo so! ;)
Comunque penso che non sia una gran fatica dover ricarteggiare il disimpegno. Per togliere la cera noce sì che ho dovuto lavorare di olio di gomito, ma il nuovo strato di cera bianca è davvero leggero, l'ho tirata parecchio e l'ho lucidata con la lana d'acciaio che già di per sé toglie tutta la cera in eccesso. Ora è talmente liscio che ogni volta che ci cammino scalza, rischio di rompermi l'osso del collo.
Mi avete chiesto, con cosa hai carteggiato Sarah? Con la carteggiatrice elettrica, carta a vetro del 40, ma prima di questo mi sono aiutata con una spatola (tenuta in posizione quasi perpendicolare rispetto al pavimento) per togliere il primo strato di cera. Ho fatto questo altrimenti appena toccavo con la carta a vetro il pavimento, la carta s'impastava con la cera. Il problema era che dovevo cambiare carta ogni due secondi perché questa non carteggiava più, perdeva subito la sua ruvidità. Lavorando prima con la spatola ho eliminato il problema alla radice. Sì, c'è un passaggio in più, ma alla fine si è comunque ridotto perché continuare a fermarsi per dover cambiare carta (tagliarla della misura giusta e montarla) è una perdita di tempo incredibile.
Una volta carteggiato tutto il pavimento, ho dato una bella aspirata e sono passata direttamente alla cera bianca. Sono sicura che dopo aver lavato il pavimento un paio di volte, diventerà ancora più bello. Ora è troppo "nuovo" per i miei gusti. Guardandolo, trovo ci sia una differenza abissale rispetto a prima. In primis, ha donato all'ambiente più luminosità e in secondo luogo, vedere il contrasto tra il pavimento chiaro e quello scuro delle camere è pazzesco. A questo punto non vedo l'ora di aver terminato tutto il lavoro. La camera di Mathi sarà la prima a passare sotto le mie mani (che tra l'altro sto rivoluzionato già da qualche settimana). Dovrò spostare la fanciulla in camera di Bea e proteggere quanta più roba possibile con teli di nylon perché lo ribadisco, la polvere del legno non perdona nessuno. Cosa ne dite, vi piace il pavimento più chiaro?
P.S. Ho anche cambiato la panca preferendo questa, dallo stile decisamente nordico. Si tratta del tavolino della serie Stockholm che trovate all'Ikea. È realizzata in rattan e frassino massiccio ed è caratterizzata da un design semplice e lineare. Penso che quell'angolino sia nato apposta per lei.
Photo by Sarah Tognetti