Sarà un po' sciocco non saprei, ma mi sento emozionata perché oggi nasce una nuova rubrica, un appuntamento mensile (anche se non so ancora di preciso le scadenze con cui usciranno i post) in cui vi parlerò di un libro che mi sta a cuore o di un libro che mi abbia colpito perché particolarmente bello quindi interessante da proporvelo. Una rassegna stampa o recensione così come la si voglia chiamare. E dato che oggi è il primo appuntamento di questa nuova rubrica mi sono chiesta perché non farvi vedere un libro meraviglioso che proprio in questo periodo è diventato un must per chi ama la cucina ma non solo, per chi apprezza le cose semplici e i dettagli originali?
Eh sì, il libro di Irene Berni "Quello che piace a Irene"è pieno di dettagli, colmo di amore per la cucina, per i bei ricordi di famiglia e vive della passione che l'autrice riversa nei particolari che un giorno sono un fiore di campo appena colto, un altro giorno diventa una matassa di spago e un altro ancora una vecchia tovaglia di lino che porta con sé tanti ricordi dal passato. Le ricette seguono le stagioni, le stagioni seguono la tradizione in cucina di Irene e della sua famiglia. Il tempo passato si mescola al tempo presente e legandosi insieme formano un libro che ogni gourmand dovrebbe avere nella sua cucina.
Dalle mie parole forse capirete che sono particolarmente affezionata a questo libro, non solo perché trovo che il lavoro di Irene sia ottimo, ma perché ho aspettato con ansia la sua uscita, da quando (ricordo come se fosse ieri) al telefono con Irene, mi raccontò di questo suo nuovo progetto a cui stava lavorando e l'impegno quotidiano nel trovare nuove ricette, scrivere e scattare le fotografie. Ma torniamo a parlare del libro. Dopo aver prenotato la mia copia in un sito di vendita online, ho dovuto "litigare" con il mio compagno per poter sfogliare in santa pace "Quello che piace a Irene" e godermi i racconti che accompagnano le pagine. Infatti Gigi si era così tanto appassionato alle ricette, che in una settimana ha trasformato la cucina di casa in una cucina professionale pronta a sfornare piatti su piatti, neanche fossimo in un ristorante famoso. Certo non mi posso lamentare, ma la dieta è andata a farsi friggere!
Oltre 260 pagine di ricette ed emozioni, ambienti unici fotografati con il cuore non solo con gli occhi. Ora però voglio passare alla domanda che caratterizzerà questa rubrica e che troverete scritta in ogni post: perché consiglio di comprare questo libro? Perché anche le persone non esperte in cucina si divertiranno a cucinare, perché le ricette sono facili e nello stesso tempo (cosa importantissima) sono originali. Perché le foto sono poesia e vi faranno sognare ad occhi aperti e perché i ricordi che legano la cucina alla famiglia sono in qualche modo ricordi anche un po' nostri. Buona lettura e buona cucina!
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