Oh quanta gioia che provo nello scrivere questo post. Non tanto nello scrivere forse, piuttosto perché quello che vi mostro l'ho desiderato da molto, moltissimo tempo. Cos'è? Il mio studio. Pensate, sul progetto iniziale non c'era neanche questa piccola stanza. Al suo posto si trovava un bagno. Ho pensato e ripensato a un sacco di cambiamenti, avevo idee per ogni gusto ma alla fine ho deciso così: via la cabina armadio (la prossima casetta forse?), due bagni al piano superiore (le scale non ci fanno paura e non hanno mai ammazzato nessuno) e spazio nuovo per il mio studio. Questo pensiero l'ho formulato più di quattro anni fa.
Nel frattempo sono trascorsi mesi, anni in cui per il mio studio non vedevo la fine...tutt'altro. E' stata la prima stanza dove ho trattato il pavimento in pietra ma per il resto è sempre stato difficile scegliere qualsiasi cosa: dalla disposizione dei mobili, a prima ancora il pensare dove mettere le prese per la luce. Le scelta del colore delle pareti poi è stata un parto...forse più. Vi ricordate quella foto in cui vi mostravo alcune prove di colore? Accidenti a me, se avessi proseguito in quella direzione. E invece no, mi sono lasciata convincere che il "Brassica"è un colore troppo scuro per una stanza esposta a Nord e mi sono buttata sul mio colore preferito, il verde. In questo post ero ancora indecisa sulle varie tonalità, ma alla fine avevo scelto un verde salvia molto classico per la parte bassa delle pareti fino a circa 1,10 m da terra mentre per la parte superiore avevo deciso per un panna caldo.
La settimana scorsa, quando abbiamo cominciato a rivoluzionare casa ho ripensato al mio studio come stanza in cui passerò la maggior parte del tempo durante la giornata. Gigi lo ha già ribattezzato "il mio regno" dicendo alle bambine: "Bimbe se non trovate più la mamma da nessuna parte, venitela a cercare in studio"! Lo diceva per scherzo ovviamente, ma non so poi fino a che punto. Dicevo, la settimana scorsa ho varcato la soglia, ancora senza porta e mi sono guardata attorno. Non sentivo nessuna vibrazione, nessuna bella sensazione, non lo sentivo mio. Urgeva un forte cambiamento, una rivoluzione totale. Così sono tornata dal mio colorificio di fiducia e ho comprato una latta per le pareti. Colore scelto: Brassica!

Sicuramente è di forte impatto, anche perché come dice Silvano, ho pitturato il resto della casa con dei colori neutri e sono andata a fare la "camera mortuaria" proprio in studio! Ihih! Ma a me piace un sacco, la amo e adoro quel colore. Forse era proprio quello di cui aveva bisogno la stanza per decollare, per essere unica ed entrarmi dentro. Poi con i mobili in legno naturale devo ammettere che fa il suo figurone. Appena realizzerò il bancone in cucina, sposterò il vecchio tavolo in studio, non vedo l'ora. I lavori sono ancora tanti da fare: una libreria tutta parete che incornicia la finestra, montare i battiscopa, qualche ritocco di colore alle pareti, appendere quadri e lavagna. Insomma cosine da fare ce ne sono ma non mi demoralizzo. Ora comincio a vedere il mio studio finito.
Anche se metà di esso è adibito a nursery. Eh sì, questi cinque cucciolotti non posso proprio spodestarli. Tra l'altro ci stanno benissimo lì, hanno una stanza tutta per loro. In questi giorni erano molto curiosi a quello che gli accadeva intorno e cominciano ad agitarsi per attirare l'attenzione. Cosa posso dirvi dei mobili/oggetti che vedete in foto? Una delle prima cose che ho rispolverato è quel vecchio mobiletto pieno di cassettini. In origine era ancora più lungo ma non mi stava da nessuna parte per cui l'ho diviso e ho un fratello con altri sei cassettini pronto per essere messo in cucina. Il cassetto che vedete mancante era "sotto i ferri", lo stavo carteggiando un pochino perché faticava ad entrare. Lo acquistai su Ebay parecchi anni fa. Mi ricordo che appena lo vidi pensai: "Questo mobile deve essere mio a qualunque costo"!
Il forma scarpe in legno con la bandiera inglese dipinta è stato un regalo da parte di mia madre che acquistò nel famoso mercatino di Portobello a Londra. Il manichino in legno era il mio di quando andavo alla scuola media e facevamo gli studi del corpo a lezione di educazione artistica. E poi non potevano mancare vecchie scatole di latta, spago, bottoni, charms, un cassetto appeso dove ho inserito alcuni dei miei washi tapes preferiti (presumo che la collezione aumenterà molto presto ora che hanno il loro posto d'onore). La credenza l'ho ridipinta in questi giorni. Era ormai tutta rovinata dai traslochi degli anni passati, soprattutto da quest'ultimo, così gli ho dato una bella "spolverata" con un mix di rimasugli di colori che avevo in casa. Ho mischiato l'avorio (colore base) con un poco di verdone e una punta di nero. L'effetto lo potete valutare voi stessi dalle foto. Che aggiungere altro? Io corro nel mio studio a lavorare e domenica se ne avete voglia potete venirmi a trovare alla Fiera Hobby Show di Milano. Sarò là ad aspettarvi!
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